La Regione Toscana ha ordinato uno studio completo sui rischi della rete 5G

CONTRORADIO ha interpellato il prof. Livio Giuliani, uno dei massimi esperti di campi elettromagnetici. Biofisico, ex dirigente di INAIL e ISPESL, già docente di bioelettromagnetismo, nella sua lunga carriera ha lavorato presso università, enti ed organizzazioni di livello internazionale. Fu lui a proporre il limite di 6V/m, limite recepito da numerosi Paesi occidentali, tra cui l’Italia ed oggi modificato.

L’ INTERVISTA QUI https://www.controradio.it/podcast/5g-la-regione-fa-verifiche-sono-quelle-giuste/

SCRIVE IL PROF. LIVIO GIULIANI

Un certo Giacomelli, politico di terza fila e ben lontano dall’essere un intellettuale, ha criticato la Regione Toscana perché ha affidato all’ ARS Toscana e all’ARPAT il compito di realizzare uno studio epidemiologico sull’impatto dei campi elettromagnetici in radiofrequenza sulla salute..

Secondo il noto scienziato, che ha il merito di essere stato nominato all’AGCOM non si sa se dalla politica o direttamente dall’economia, coloro che pensano che i campi elettromagnetici possano nuocere alla salute sono terrapiattisti e lui, il genio, i terrapiattisti non li vuole in Toscana. Peccato che a pensare che I campi elettromagnetici fanno male inizialmente è stata la US Navy, che già all’inizio degli anni 50 commissionó ai fratelli medici Tonascia una indagine epidemiologica per stabilire se il personale dell’ambasciata USA di Mosca presentasse negli anni un eccesso di tumori, dovuto all’esposizione alle radiofrequenze, subita a Mosca ad opera dei sovietici. Il rapporto concluse che sì, quelle radiofrequenze erano risultate cancerogene (Goldsmith J, Environmental Health Perspective, vol. 105). Da allora tutto il mondo si è reso conto che le radiofrequenze possono far male e ci si è chiesto quale fosse il meccanismo d’azione di tali radiazioni sull’uomo. Si concluse che il meccanismo era l’interazione tra un’onda elettromagnetica, che in propagazione presenta a turno fasi positive e negative, e il dipolo elettrico costituito dalla molecola d’acqua. La quale per effetto dell’onda si mette a girare e, girando, trasferisce calore al corpo umano esposto, con un meccanismo simile a quello della paletta di Joule nell’acqua (ma questo, forse il noto esperto dell’AGCOM potrebbe non conoscerlo, non avendolo studiato, se non, sommariamente, a scuola media). 

Ora, secondo gli esperti, che peroʻ non stanno all’AGCOM dove stanno appunto i politici di terza fila, le emissioni della telefonia cellulare non causano danni dovuti a questo trasferimento di calore, detto appunto effetto termico, perché sono più deboli della  soglia termica, il livello di campo elettrico o magnetico superato il quale l’effetto si manifesta.  E fin qui tutti d’accordo gli esperti (sempre fuori dall’AGCOM).

Il problema è stabilire se esistono altri effetti, così detti non termici, dovuti all’esposizione alle onde della telefonia mobile. Su questo c’è una netta divisione tra gli esperti che studiano, finanziati direttamente o indirettamente dall’industria telefonica e che affollano I posti delle istituzioni sovranazionali dove sono stati collocati dalle lobby dell’industrua medesima, e gli esperti indipendenti, che non ricevono finanziamenti dall’industria. La divisione riguarda anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, della quale fa parte l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) costituita a Lione, in forza di uno dei trattati istitutivi dell’OMS, la quale nel 2011 ha classificato le radiazioni della telefonia cellulare “possibile cancerogeno”, avvertendo (IARC Monograph n. 102, Lion 2013) che una classificazione più severa sarebbe stata data se si fosse avuto il supporto di studi sperimentali adeguati anche su animali (cioè con migliaia di animali): studi sperimentali che si sono avuti solo nel 2018, condotti dal US National Toxicology Program degli N.I.H. e dall’Istituto Ramazzini di Bologna: I quali esperimenti hanno permesso di scoprire che le onde della telefonia mobile causano, nei maschi adulti, il tumore al cuore (ed altri tipi di tumore).

Dall’altra parte l’ufficio presso la D.G. dell’OMS a Ginevra, detto Progetto campi elettromagnetici, che dalla sua costituzione nel 1997, con a capo il medico australiano Mike Repacholi  (che poi dovrà abbandonare l’ufficio perchè la giornalista svedese Mona Nilson scoprirà che veniva pagato in Australia da un’industria telefonica) ha sempre negato esistano effetti non termici. L’Italia ha per prima dato una soluzione a tale divisione del mondo scientifico, ricorrendo al principio di precauzione e introducendo il valore di attenzione, con la legge 36/2001, tanto per le radiofrequenze che per le basse frequenze, queste ultime classificate possibile cancerogeno dallo IARC nello stesso 2001 (IARC Monograph n. 80, Lion 2002). Ora dopo l’innalzamento sconsiderato di 6 volte del valore di attenzione, avvenuto per l’inserimento in un ddl di tutt’altra materia, in seconda lettura, di un emendamento, votato dalla maggioranza di destra, il genio che siede all’AGCOM tratta da terrapiattisti non solo il Consiglio Regionale della Toscana, ma il Governo Prodi, che con la legge Maccanico già aveva introdotto un Regolamento “recante tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”, che aveva introdotto per la prima volta, nel 1998, il valore di attenzione di 6 V/m; ma anche il Governo Berlusconi che con il DPCM 8/7/2003 confermoʻ lo stesso valore di attenzione.

Avevamo bisogno di geni come il suddetto membro toscano dell’AGCOM, che dalla profondità intellettuale dove si trova chiama terrapiattista chi si preoccupa dell’elettrosmog, o di un Signor di Montgolfier, come il ministro Urso, proponente dell’emendamento detto, tutti pugnaci combattenti per le sorti del mondo magnifiche e progressive, per comprendere che esistono effetti termici e non termici delle onde elettromagnetiche che, volendo, si possono prevenire. Anche ad evitare che le Corti d’Appello e la Suprema Corte di Cassazione, questa nel 2012 (Sent. 12438), si debbano occupare di risarcimenti a poveri tumorati, a causa della loro esposizione cronica al telefiono cellulare. 

Cari saluti.

ISDE: POLEMICHE INGIUSTIFICATE https://www.isdenews.it/regione-toscana-avvia-un-programma-di-monitoraggio-e-di-studio-sui-campi-elettromagnetici-a-radiofrequenza-polemiche-infondate-accompagnano-il-progetto/

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