Cosa bisogna fare? La rete stradale dovrà essere adattata in modo da poter essere letta dagli “occhi” del sistema informatico. Bisogna progettare un mondo a misura di macchina. Il Recovery Plan tiene conto di questo, è una scommessa sulla rete stradale intelligente. Nel piano oltre 25 miliardi per alta velocità e strade. Si chiama: La transizione ecologica. Il documento approvato in Consiglio dei ministri, formalmente denominato Piano nazionale di ripresa e resilienza, indica le linee guida dettagliate per andare a operare in tre direzioni strategiche: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Ma arriviamo a Musk, la sua visione illustra i progetti per il futuro:
Con uno dei suoi soliti stravaganti tweet Musk ha posto una questione tutt’altro che banale. Passare dal Livello 2 di guida autonoma al Livello 3 non sarà affatto semplice
“Bisogna capire come affrontare il problema dell’intelligenza artificiale del mondo reale per poter concretizzare la guida autonoma generalizzata e non supervisionata, poiché l’intero sistema stradale è progettato per reti neurali biologiche con imager ottici” lo ha scritto Elon Musk, CEO di Tesla, su Twitter. Quello che probabilmente è uno dei più coloriti e cervellotici messaggi di Musk, in realtà, sottintende una complessa problematica, quella legata al passaggio dalla guida autonoma di Livello 2 alla guida autonoma di Livello 3.
In maniera molto più prosaica, Musk intende dire che, visto che le strade sono state originariamente concepite per gli esseri umani, è difficile adattare un sistema di intelligenza artificiale in modo tale da essere in grado di interpretare l’ambiente in maniera sufficientemente efficace. In altre parole, affinché sia possibile affidarsi esclusivamente alla guida autonoma non è sufficiente dotare i veicoli di sensori, ma è necessario che il sistema conosca tutte le caratteristiche e le eventuali problematiche dei tragitti che deve affrontare.
Per questi motivi, i sistemi di guida autonoma superiori al Livello 2 sono proibiti, se non in rarissime eccezioni. Come nel caso di Honda Legend, il primo veicolo dotato di guida autonoma di Livello 3. Per poter rendere questa auto sicura si è provveduto a un meticoloso lavoro di mappatura delle autostrade e dei percorsi su cui l’auto si troverà a circolare.
Proprio le informazioni sui percorsi immagazzinati nel sistema di guida autonoma di Honda Legend consentono alla casa giapponese di parlare di guida autonoma di Livello 3. In altre parole, questo veicolo avrà una maggiore consapevolezza di ciò che lo circonda.
Ciò che ci dice Musk è proprio questo: dotare i veicoli di guida completamente autonoma non sarà una sfida solo per le case automobilistiche ma anche e soprattutto per la rete viaria, che dovrà essere adattata in modo da poter essere leggibile dagli “occhi” del sistema informatico. FONTE
Il programma Smart Road di ANAS
Oltre 3.000 km di strade intelligenti con un investimento complessivo di 1 miliardo di euro: sono i valori del programma Smart Road Anas.
Con grande anticipo in Europa e in linea con gli indirizzi ricevuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anas (Gruppo FS Italiane) ha scelto di investire nel progetto Smart Road, una tecnologia propedeutica allo sviluppo della Smart Mobility e ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. I dettagli di questo programma sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Cortina d’Ampezzo, nell’ambito dei Mondiali di Sci, Cortina 2021….«Questa è la prima strada in Italia ad essere stata attrezzata con tecnologie avanzate che consentiranno lo scambio di informazioni infrastruttura-utenti e il dialogo fra gli utenti. Una strada idonea a dialogare con i veicoli di nuova generazione anche nell’ottica dell’impiego dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida prodromici alla guida autonoma».
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