Secondo le previsioni, circa il 60% di tutte le professioni e circa il 30% dell’orario di lavoro potranno essere automatizzati entro il 2030. Entro dieci anni, a causa dell’automazione e lo sviluppo tecnologico, scompariranno di circa il 30% dei posti di lavoro. 120 milioni di persone dovranno riqualificarsi. Le Intelligenze artificiali assumeranno ruoli di lavoratori instancabili ed intelligenti.

 Nel 2014, Elon Musk dichiarò durante la Conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale a Shanghai: Le A.I. sono una minaccia esistenziale per l’umanità, l’intelligenza artificiale renderà gli esseri umani nutili

Recentemente ha dichiarato: Il futuro con le A.I. potrà essere terribile o fantastico, col tempo non potranno più essere controllate dall’uomo perché in breve saranno capaci di autoprogrammarsi e avranno un’intelligenza drasticamente superiore a tutti gli uomini messi insieme“.

Gli esseri umani, limitati dalla loro lenta evoluzione biologica, non potranno competere e saranno sostituiti dall’Intelligenza Artificiale”. Stephen Hawking 

Disponibile dal 24/04/2021 fino al 29/06/2021 sul canale ARTE il documentario: L’intelligenza artificiale riuscirà a superare l’uomo?

Dove ci porterà il nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. Un evento in streaming

L’evento promosso dall’integruppo parlamentare guidato da Alessandro Fusacchia sarà in diretta streaming il 6 maggio, per una discussione incentivata anche dalle indicazioni arrivate a livello Ue con il recente regolamento in materia

Il 21 aprile la Commissione europea ha svelato nuove regole e azioni che puntano a garantire la sicurezza e i diritti fondamentali di persone e imprese, rafforzando nel contempo l’adozione dell’intelligenza artificiale e gli investimenti e l’innovazione nel settore in tutta l’Ue”.

È tempo, almeno secondo la visione della Commissione, di tracciare dei perimetri e definire con chiarezza quali sono i rischi inaccettabili legati all’utilizzo dei sistemi e delle applicazioni legate all’intelligenza artificiale, quali quelli accettabili pur ad alto rischio (ecco allora obblighi rigorosi da osservare prima dell’immissione delle tecnologie sul mercato), quali quelli limitati o minimi. Soggetti pubblici e privati saranno quindi alle prese con un quadro giuridico che indicherà le condizioni per l’immissione sul mercato dei prodotti e le ricadute degli stessi sugli utenti, ovviamente nell’area comunitaria.

All’aspetto normativo (obblighi, sanzioni, ecc), si affiancano numerose altre questioni, ancor più rilevanti: bisogna tutelare l’innovazione e non deprimere la possibilità per startup e imprese di avanzare nelle sperimentazioni; una sintesi va trovata tra l’avanzamento del business e il rispetto dei diritti fondamentali, rispettando quindi un approccio antropocentrico”; infine, il confronto con il resto del mondo perché il settore ha una importanza strategica e geopolitica e non tutti i paesi sono guidati dagli stessi valori nel normarlo.

Eccellenza e fiducia nell’ecosistema dell’intelligenza artificiale possono andare di pari passo, secondo una visione che era già presentata nel libro bianco pubblicato nel 2020. Ma sarà davvero questo lo scenario dei prossimi anni? L’integruppo parlamentare sull’Ai guidato dal deputato Alessandro Fusacchia promuove un evento, il 6 maggio, per una discussione sul Nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, in programma online dalle 16:15 alle 18:45. L’evento sarà trasmesso su Wired.it, qui sopra, e sulla nostra pagina Facebook.

Quattro gli ambiti di discussione: si parte con la Strategia europea sull’Ia e il nuovo regolamento del 21 aprile; si prosegue con una discussione su come Mantenere la barra dei diritti; poi uno sguardo su Formazione, ricerca, industria; infine, spazio alla strettissima attualità con Ia, Pnrr e le intenzioni del governo, con un’intervista di Federico Ferrazza, direttore di Wired, ad Anna Ascani, sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico con delega per Ia. Meno di un anno è trascorso dalla pubblicazione del documento con le proposte per la Strategia italiana per l’Intelligenza artificiale, frutto del lavoro di un gruppo di esperti selezionati dal Mise articolato in tre parti; documento che costitutiva l’apporto italiano nell’ambito del Piano Coordinato europeo.

All’interno dei vari macrotemi, spazio ai singoli approfondimenti con esperti di diversi ambiti e non manca anche la voce dell’Europa, con gli eurodeputati Alexandra Geese e Brando Benifei. Tra gli argomenti di maggiore interesse, Cosa contiene la nuova proposta di regolamento, con Lucilla Sioli, leader del direttorato per l’Ai e la digital industry della Commissione europea; Quali autorità per l’Ia, con Guido Scorza, componente del collegio del Garante per la protezione dei dati personali; Algoritmi e discriminazioni, con Diletta Huyskes, ricercatrice e esponsabile del dipartimento Advocacy di Privacy Network, Il lavoro alla prova dell’Ai con Valerio De Stefano, docente dell’Università di Lovanio; Quale ruolo per la ricerca italiana nella strategia europea, con Rita Cucchiara, direttore del Laboratorio italiano di intelligenza artificiale e sistemi intelligenti Cini.

Il tempo della discussione è adesso, alla luce del recente annuncio della ma anche dei prossimi passi che, come da prassi, vedranno parlamento e stati membri alle prese con l’adozione delle proposte della Commissione; una volta adottati, i regolamenti verranno applicati in tutti gli stati membri.

L’evento promosso da Fusacchia consentirà di testare la reazione dell’ecosistema italiano alla proposta di regolamento della Commissione europea che ha suscitato feedback piuttosto vivaci, in un senso o nell’altro.

Ecco il programma completo

IL PADRE DEL MICROCHIP: “LE MACCHINE NON SARANNO MAI PIÙ INTELLIGENTI DELL’UOMO. VI SPIEGO PERCHÉ”

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