Notizie significative, e che sembrano faticare a circolare, su come sono state costituite le organizzazioni di censura negli ultimi anni e su chi c’è dietro. GOOGLE Research risponde alla richiesta di informazioni sui CTIL Files: Sembra che non ci siano molti risultati di qualità per questa ricerca.

Comunque, fornisce questo link https://www.congress.gov/118/meeting/house/116615/documents/HHRG-118-FD00-20231130-SD001.pdf

Elon Musk ha postato questo messaggio sulla sua pagina Twitter/X 

 

CTIL Files: Nuovi documenti mostrano che i contractor militari americani e britannici hanno sviluppato un piano completo per la censura globale nel 2018

Brevi estratti

Whistleblower offreal pubblico una grande quantità di nuovi documenti che rivelano
l’emergere del complesso industriale della censura in risposta alla Brexit e all’elezione di Trump nel 2016.

Un “whistleblower” ha pubblicato una nuova ed esplosiva serie di documenti che superano per portata e importanza i Twitter Files e i Facebook Files. I documenti descrivono le attività di un gruppo “anti-disinformazione” chiamato Cyber Threat Intelligence League (CTIL), nato ufficialmente come progetto volontario di informatici, veterani della difesa e dell’intelligence, ma le cui tattiche sono state apparentemente incorporate nel corso del tempo in diversi progetti ufficiali, tra cui quello del Dipartimento della Sicurezza Nazionale. compreso quello del Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS).

I documenti della CTI League sono l’anello mancante della catena per rispondere a importanti domande che non sono state affrontate nei dossier di Twitter e Facebook.  Nel loro insieme, forniscono un quadro completo dell’emergere del settore “anti-disinformazione”, o di quello che abbiamo chiamato “complesso industriale della censura”.
I documenti del whistleblower descrivono tutto, dall’emergere dei moderni programmi di censura digitale al ruolo dei militari e delle agenzie di intelligence, alle partnership con le organizzazioni della società civile e i media commerciali all’uso di account fantoccio e di altre tecniche offensive.

Un altro documento spiega che mentre tali attività all’estero sono “tipicamente” svolte dalla CIA, dalla NSA e dal Dipartimento della Difesa, gli sforzi di censura “contro gli americani” devono essere condotti con l’aiuto di partner privati perché il governo non ha “l’autorità legale”.

Dalla primavera del 2020, il CTIL ha iniziato a tracciare e segnalare i contenuti impopolari sui social media, compresi i messaggi contro il lockdown del tipo “tutti i lavori sono importanti”, “non resteremo a casa”  e “aprite l’America ora”. Nell’ambito di questo sforzo, la CTIL ha istituito un canale per le forze dell’ordine dedicato alla segnalazione dei contenuti. L’organizzazione ha anche condotto una ricerca sugli individui che hanno postato hashtag anti-lockdown come #freeCA, e ha tenuto un foglio di calcolo con i dettagli dei loro profili Twitter.  Il gruppo ha anche discusso la richiesta di “takedown” e la segnalazione di siti web segnalazione di domini di siti web ai relativi registri.

La strategia del CTIL in materia di “disinformazione” è andata ben oltre la censura. I documenti dimostrano che il gruppo conduceva operazioni offensive per influenzare l’opinione pubblica fornendo opportunità di promuovere “contro-messaggi”, impossessandosi di hashtag, annacquando messaggi impopolari, creando   account fantocci e infiltrandosi in gruppi privati che erano accessibili solo su invito.

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Nonostante la fiducia nella legalità delle loro azioni, alcuni membri del CTIL potrebbero aver adottato misure estreme per mantenere la loro identità. Il manuale del gruppo raccomanda di usare telefoni usa e getta, di creare pseudonimi e di generare falsi volti creati da AI usando il sito web “Questa persona non esiste”.

Nel giugno 2020, secondo l’informatore, il gruppo segreto ha intrapreso azioni per nascondere ancora di più le proprie azioni. 

PDF https://www.congress.gov/118/meeting/house/116615/documents/HHRG-118-FD00-20231130-SD001.pdf

https://stacks.stanford.edu/file/druid:tr171zs0069/EIP-Final-Report.pdf

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