L’anno 2025 è stato un punto fermo in termini di governance globale, in particolare per quanto riguarda la governance del tempo e del clima. Il documento della Fondazione Bosch qui presentato ne è un esempio. Ho fatto analizzare il documento “Human Intervention in the Earth’s Climate: The Governance of Geoengineering in 2025” da perplexityAI ed ecco qui il risultato e il link al documento.
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Il documento “Human Intervention in the Earth’s Climate: The Governance of Geoengineering in 2025” è un rapporto pubblicato nel maggio 2015 nell’ambito del programma Global Governance Futures (GGF) 2025, sostenuto dalla Robert Bosch Stiftung. Questo rapporto esplora il futuro della geoingegneria climatica e propone scenari per la sua governance globale.
Il Programma Global Governance Futures
Il Global Governance Futures è un’iniziativa che riunisce giovani professionisti provenienti da diversi paesi per analizzare sfide globali e sviluppare raccomandazioni di policy con una prospettiva decennale.
Il GGF 2025 ha coinvolto 25 professionisti (chiamati “fellows”) provenienti da Germania, Cina, Giappone, India e Stati Uniti, selezionati tra un’ampia gamma di candidati dei settori pubblico, privato e non profit.
Il programma si è svolto attraverso quattro sessioni di dialogo nel 2014-2015 in diverse città globali: Berlino, Tokyo, Pechino, New Delhi e Washington DC.
I partecipanti si sono divisi in tre gruppi di lavoro, concentrandosi rispettivamente sulla governance di Internet, la governance della geoingegneria e il controllo globale degli armamenti.
Metodologia e obiettivi
Il valore distintivo del programma risiede nella diversità dei partecipanti e nell’energia collettiva che sviluppano durante le intense sessioni di lavoro.
I fellow utilizzano strumenti di ricerca sul futuro per produrre scenari potenziali, non previsioni, che servono come base per formulare raccomandazioni politiche.
La Geoingegneria: Definizione e Contesto
Il rapporto definisce la geoingegneria, o ingegneria climatica, come un intervento tecnologico su larga scala nel sistema climatico volto a contrastare alcuni effetti del riscaldamento globale.
A causa dei limitati progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra, la geoingegneria viene sempre più considerata come potenziale complemento alle strategie di mitigazione e adattamento climatico.
Le tecnologie di geoingegneria si dividono principalmente in due categorie:
Solar Radiation Management (SRM): tecniche che mirano a riflettere la luce solare lontano dalla Terra, come l’iniezione di particelle riflettenti nella stratosfera
Carbon Dioxide Removal (CDR): approcci che mirano a rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera
Il rapporto si concentra principalmente sulle tecnologie SRM, che presentano peculiari sfide di governance perché:
Avrebbero un effetto globale rapido
Potrebbero essere implementate da un singolo attore o un piccolo gruppo di attori a costi relativamente bassi
Produrrebbero impatti differenti nelle diverse regioni del mondo
Scenari per il 2025 e oltre
Il rapporto presenta due scenari ipotetici ambientati nel 2025:
Scenario 1: “Mitigating for the Future?”
In questo scenario, il mondo raggiunge un accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni di gas serra al COP dell’UNFCCC nel 2017
Nonostante la riduzione delle emissioni, disastri naturali legati al clima continuano a verificarsi a causa dello stock di gas serra già presente nell’atmosfera. Con l’urgenza crescente, alcuni paesi avviano unilateralmente ricerche e test sulle tecnologie SRM, in assenza di una governance globale coordinata, generando sfiducia reciproca.
Scenario 2: “Geoengineering the Future?”
In questo scenario, non si raggiunge alcun accordo globale vincolante sulla riduzione delle emissioni.
Con l’aggravarsi degli eventi climatici estremi, cresce l’interesse verso le tecnologie SRM. Finanziatori pubblici e fondazioni non-profit supportano la ricerca iniziale, seguiti da capitali commerciali in cerca di ritorni finanziari. Nasce una collaborazione internazionale che porta a una svolta tecnologica e infine al dispiegamento della tecnologia sotto una nuova convenzione globale sulla geoingegneria. Nonostante l’intenzione iniziale di un utilizzo temporaneo, si teme che il dispiegamento diventi permanente a causa degli ingenti investimenti di capitale privato e l’emergere di un nuovo settore economico.
Raccomandazioni Politiche
Il rapporto identifica elementi cruciali per la governance globale della geoingegneria SRM, come inclusività, trasparenza decisionale, promozione della collaborazione nella ricerca, e prevenzione di test su larga scala in assenza di accordi vincolanti.
Le raccomandazioni specifiche includono:
Pubblicazione di un rapporto speciale dell’IPCC sulle tecnologie SRM: per valutare complessivamente i risultati più recenti della ricerca e identificare le priorità future.
Formazione di un comitato consultivo ONU sulla geoingegneria: per discutere il contesto socioeconomico e le questioni etiche sollevate da queste tecnologie.
Creazione di un nuovo percorso negoziale per la geoingegneria nell’ambito dell’UNFCCC: per regolamentare tali tecnologie come potenziale complemento agli sforzi di mitigazione e adattamento.
Conclusione
Il programma della Bosch Stiftung sulla governance della geoingegneria rappresenta un importante contributo al dibattito internazionale su come gestire responsabilmente queste tecnologie emergenti, considerando sia il loro potenziale per affrontare il cambiamento climatico sia i rischi e le incertezze associate al loro sviluppo e implementazione.
SINTESI ELABORATA DA PERPLEXITY AI
Altro documento con il quadro temporale del 2025
Questo rapporto analizza il divario tra le attuali istituzioni di governance internazionale, le organizzazioni e le norme e le richieste di governance globale che potrebbero essere poste da sfide strategiche a lungo termine nei prossimi 15 anni. Il rapporto è il prodotto della ricerca e dell’analisi da parte del NIC e dell’EUISS a seguito di una serie di dialoghi internazionali co-organizzati dal Consiglio Atlantico, TPN e da altre organizzazioni partner a Pechino, Tokyo, Dubai, Nuova Delhi, Pretoria, San Paolo e Brasilia, Mosca e Parigi.
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