Si è appena offerto di comprare Twitter, attacca Netflix commentando lapidario: “Il virus della mente sveglia sta rendendo Netflix inguardabile“. Elon Musk è onnipresente e racconta i suoi più grandi rimpianti e il futuro che immagina in un’intervista al capo di TED Chris Anderson. La stessa intervista che sarà possibile rivedere e condividere il 2 maggio nella sede di Confindustria Bergamo.
Il suo contributo nel teatro di guerra in Ucraina non può essere trascurato. Assieme, il governo degli Stati Uniti e Musk assicurano una comunicazione stabile tra i funzionari governativi e gli operatori all’interno e all’esterno del paese. 5000 terminali Starlink sono stati già consegnati. E Starlink, lanciato come un servizio all’umanità per connettere tutti, ovunque, dovrebbe aiutare a far volare i droni contro l’aggressore russo. Musk porta la pace?
Chi è Musk? Nel contesto dei supermiliardari, il cui potere e reddito è aumentato mentre il mondo è in declino, bisogna porsi delle domande. La società di Elon Musk che vuole sconfiggere il traffico con i tunnel sotterranei ora vale 5,7 miliardi
Le notizie fantascientifiche si susseguono.“SpaceX sta iniziando un programma per rimuovere Co2 dall’atmosfera e trasformarla in combustibile per razzi.
L’anno scorso in occasione della ‘giornata della terra’ – il 22 di aprile – ha offerto 100 milioni di dollari a chi drenerà la CO2 dai mari
A parte il progetto folle che con Neuralink vuole entrarvi in testa la sua idea più folle finora è stata probabilmente questa:
Elon Musk vuole bombardare Marte con l’atomica
Nei piani del patron di Tesla e Space X, delle bombe atomiche lanciate sui poli marziani aiuterebbero a riscaldare l’atmosfera rendendo il pianeta rosso più simile alla Terra
L’idea di Musk
Nei piani di Musk, le cose dovrebbero andare più o meno come segue. Le testate nucleari andrebbero indirizzate verso i poli, al di sotto dei quali sappiamo ormai da tempo che giace nascosta abbastanza acqua da coprire l’intero pianeta con un oceano di circa 8 metri. Lo scopo sarebbe quello di proiettare nella rada atmosfera marziana grandi quantità di vapor acque****o e anidride carbonica, due potenti gas serra. In questo modo, lo stesso effetto serra che sul nostro pianeta causa il global warming, su Marte aiuterebbe a riscaldare l’atmosfera quel tanto che basta per rendere la superficie più adatta alle esigenze dei futuri colonizzatori.
Quali colonizzatori? Ma è ovvio: quelli che Musk intende mandare su Marte nei prossimi anni a bordo dei suoi razzi Super Heavy, spinti per l’occasione dal nuovo motore Raptor (ancora in fase di studio). Un progetto a cui ha dedicato anche un articolo peer reviewed pubblicato sulla rivista New Space, in cui, a dire la verità, non si fa menzione di progetti per rendere il pianeta rosso simile alla Terra. Ed è facile capire perché: molti esperti sono scettici riguardo alle reali potenzialità della tecnica proposta da Musk.
Lo scetticismo degli esperti
Per iniziare, uno studio su Nature Astronomy dello scorso anno ha calcolato che la quantità di CO2 presente su Marte non sembrerebbe sufficiente per ottenere i risultati attesi da Musk, neanche se tutte le riserve del pianete fossero liberate contemporaneamente nell’atmosfera.
Secondo alcuni scienziati, inoltre, la situazione potrebbe addirittura peggiorare. L’esplosione di una bomba atomica su Marte potrebbe dare inizio a un lungo inverno nucleare, che avrebbe esattamente l’effetto opposto a quello sperato, perché le particelle di polvere e detriti proiettate nell’atmosfera dall’esplosione bloccherebbero buona parte dei raggi solari, e finirebbero così per abbassare drasticamente la temperatura del pianeta.
Le perplessità della comunità scientifica, comunque, non sembrano impensierire il patron di Space X. Anzi, sembra fare sul serio. A poche ore dal criptico “Nuke Mars” aveva già annunciato il lancio di una linea di magliette dedicate al progetto. Promessa prontamente mantenuta il giorno seguente, con l’arrivo delle t-shirt “Nuke Mars” nello store online di Space X.
Un simile tempismo può sicuramente sollevare qualche dubbio: si tratta semplicemente di marketing, o bombardare Marte è parte di un concreto progetto di colonizzazione? Per scoprirlo bisognerà aspettare, ma neanche troppo: secondo i piani di Musk, i primi equipaggi umani dovrebbero iniziare il viaggio verso il pianeta rosso entro il 2024.
FONTE https://www.wired.it/scienza/spazio/2019/08/19/musk-marte/
L’idea non è nuova
Elon Musk deve aver rovistato negli archivi della NASA. Harry Wexler, il genio della NASA, aveva fatto diversi suggerimenti per manipolare il clima globale. Wexler ha sottolineato che le manipolazioni strategiche del bilancio di radiazioni a onde corte e lunghe della Terra per brevi o lunghi periodi di tempo potrebbero avere effetti di vasta portata sui modelli di circolazione generale. Queste tecniche includevano l’aumento della temperatura mondiale di diversi gradi facendo esplodere fino a dieci bombe H nell’Oceano Artico.
“Il tema del tempo meteo e del controllo del clima sta diventando abbastanza consistente da poterne parlare”, ha detto Harry Wexler durante il suo intervento “On the Possibilities of Climate Control in 1962”.
E’ morto precocemente. VEDI QUI https://www.nogeoingegneria.com/timeline/storia-del-controllo-climatico/herry-wexler/
L’idea dello scioglimento della calotta artica risale al 1877, quando un geologo di Harvard, Nathaniel Shaler, propose di incanalare la calda corrente Kuroshio nello stretto di Bering.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale sono state avanzate proposte di fusione delle calotte polari da figure ben note, tra cui il primo direttore generale dell’UNESCO (Julian Huxley nel 1946) e un alto funzionario presso il US Weather Bureau, l’ingegnere petrolifero russo Petr Mikhailovich Borisov. Varie conferenze scientifiche hanno esaminato i vantaggi delle manipolazioni, mentre le società minerarie ed energetiche contemplarono l’uso di esplosioni nucleari per l’estrazione di carbone e petrolio. Borisov considerava utili gli effetti della fusione della calotta artica ed è stato preso sul serio dai climatologi sovietici…
VEDI QUI https://www.nogeoingegneria.com/timeline/storia-del-controllo-climatico/herry-wexler/
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