La tecnologia ha conquistato il centro della scena nell’attuale teatro della geopolitica globale. Chi è superiore negli algoritmi e nell’IA prevarrà in guerra. 5G, satelliti, oceani intelligenti e altre tecnologie emergenti stanno cambiando il carattere della guerra del XXI secolo. Il vantaggio in guerra dipende ora dal mantenimento della superiorità nello spettro elettromagnetico (EMS) e nell’intelligenza artificiale (AI) e dal superamento degli avversari nelle innovazioni tecnologiche. I progressi delle navi aeree, terrestri e sottomarine senza equipaggio, l’elaborazione dei dati, la robotica, gli algoritmi e il networking consentono una maggiore precisione, velocità e una guerra più letale.
Tutte le operazioni militari dipendono dalla piena conoscenza dell’ambiente operativo dello spettro elettromagnetico (EMOE). Il rilevamento, il rilevamento e l’azione si basano su una vasta e crescente rete digitale per una manovrabilità ottimale. Come ha detto Steve Blank in un recente podcast, “nel 20° secolo la maggior parte della nostra tecnologia era una lamiera che forse si piegava e a cui si aggiungeva del software, se ne aveva bisogno. Nel 21° secolo, questi sistemi sono software a cui si può avvolgere un po’ di lamiera”. In sostanza, lo spettro elettromagnetico, i dati e l’intelligenza artificiale sono necessari per “arrivare sul campo [sia esso un campo letterale o cibernetico] in tempo per la battaglia”.
Il nostro mondo digitalmente connesso ha introdotto tre nuovi domini di guerra: la guerra cibernetica, elettromagnetica e informativa/cognitiva.
– La guerra cibernetica è quella in cui un attaccante prende il controllo, altera o danneggia sistemi o infrastrutture controllati da computer, come una rete idrica o elettrica.
– La guerra elettromagnetica (EW) consiste nel combattere l’avversario nello spettro elettromagnetico negando l’accesso, tracciando la “firma” EMS del nemico, camuffando la propria “impronta” EMS, disturbando e compiendo molte altre virtuose imprese EMS. L’EW può anche comportare l’uso di armi a impulso elettromagnetico (EMP) per distruggere una o più reti elettriche e tutta l’elettronica collegata. Le armi a energia diretta (DEW) puntano potenti raggi laser o a microonde contro infrastrutture, veicoli o altri esseri umani. Le DEW sono utilizzate anche per contrastare missili ipersonici (che viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono), razzi, droni o artiglieria abbagliando (disattivando temporaneamente) o danneggiando satelliti o sensori.
– La guerra dell’informazione (IW), nota anche come guerra cognitiva (CW), prevede l’uso di strumenti digitali per mirare e manipolare la cognizione umana al fine di ottenere un vantaggio strategico o tattico. In sostanza, il campo di battaglia è la mente e la volontà di individui o gruppi. L’IW/CW può essere “combattuta” con la disinformazione o la propaganda su piattaforme di social media o legacy media per mezzo di bot, filmati falsi, tecnologia voice over, o con immagini o codici alterati. L’IW/CW può disturbare, interrompere o negare al nemico l’accesso alle informazioni per confondere tatticamente le sue forze armate o, se diretta alla cittadinanza, per diminuire il morale e la coesione. Le tecnologie avanzate di guerra chimica sono utilizzate anche per alterare la volontà umana.
FONTE https://safetechinternational.org/tech-and-the-military/
IL GRANDE TRUCCO – L’ USO DUALE
La tecnologia a doppio uso è l’utilizzo di sistemi o componenti di tecnologia digitale per applicazioni sia civili che militari. La tecnologia a doppio uso può passare dal settore militare a quello commerciale o viceversa. Ad esempio, il GPS è stato sviluppato originariamente per l’esercito, ma poi adattato a usi commerciali e di consumo, come la navigazione e la mappatura. L’esercito ha preso in prestito dal settore commerciale quando SpaceX ha collaborato con le forze armate per fornire connessioni satellitari tramite il programma Starlink per Internet a banda larga. I satelliti di SpaceX hanno svolto un ruolo significativo nella guerra in Ucraina, fornendo una rete di comunicazione sia all’Ucraina che alla Russia.
Le forze armate affidano sempre più spesso lo sviluppo di nuovi sistemi d’arma al settore tecnologico, poiché quest’ultimo è molto più attrezzato per tenere il passo con la velocità dei progressi tecnologici. FONTE https://safetechinternational.org/tech-and-the-military/
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