Dal 2000 un aumento significativo di aerosol in alta stratosfera
Dal 2000 un aumento significativo di aerosol in alta stratosfera . perché?
Di Nogeoingegeria (2013)
Nel 2011 è stato pubblicato un rapporto particolarmente interessante da una Top -Scienziata della NOAA : Susan Solomon. La scienziata era partecipe alla stesura del quarto rapporto del IPCC di cui era co-presidente (1). In veste di specializzata in chimica dell’atmosfera dirigeva il Chemistry and Climate Processes Group della National Oceanic and Atmospheric Administration. E’ stata una delle prime a proporre i clorofluorocarburi come causa del buco di ozono sopra l’Antartide. È membro della US National Academy of Sciences, dell’Accademia Europea delle Scienze e dell’Accademia delle Scienze Francese.
Nel 2010 pubblicò un rapporto, a suo tempo ripreso dal Corriere della sera: Meno vapore acqueo. La Terra si raffredda
La Solomon dichiara in questa ricerca che ci sia stata una sottovalutazione del ruolo del vapore acqueo nella stratosfera e del suo significato per l’innalzamento delle temperatura del pianeta. Secondo la ricercatrice l’impennata delle temperature negli anni ’90 era causata dalla maggiore concentrazione del vapore acqueo nell’alta atmosfera di quel periodo: dal 2000 invece la tendenza si è invertita.
Dall’anno 2000 si poteva osservare una significativa riduzione del vapore acqueo stratosferico. Il vapore acqueo è il principale gas serra ed è concentrato soprattutto nella troposfera (circa 99%) e, in misura di gran lunga minore, nella stratosfera. Il gruppo di ricercatori del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha potuto constatare, con i dati raccolti attraverso osservazioni satellitari e palloni sonda, che la concentrazione del vapore acqueo nella stratosfera è diminuito del 10% dal 2000 al 2010. Conseguenza: la diminuzione del vapore acqueo ha provocato un rallentamento del riscaldamento globale!
Il ruolo del vapore acqueo stratosferico è esaminato nell’articolo:
L’atmosfera è costituita da diversi strati. La troposfera è lo strato più basso e contiene la maggior parte del vapore acqueo atmosferico, prodotto prevalentemente dalla evaporazione delle superfici oceaniche. Nella troposfera la temperatura diminuisce con l’altezza, il confine tra troposfera e stratosfera è chiamato tropopausa. Questa zona è conosciuta come “punto freddo”, in quanto la temperatura raggiunge valori più bassi rispetto all’atmosfera inferiore. Nella stratosfera invece la temperatura cresce con l’altezza, esattamente l’opposto che nella troposfera. Fonte
Nel rapporto del 2010 la Solomon constatò un cambiamento rilevante nella concentrazione del vapore acqueo nella stratosfera. Tutte le differenti osservazioni trovarono una significativa riduzione del vapore acqueo stratosferico dall’anno 2000 (!!). La maggior parte del cambiamento si registrò nella stratosfera inferiore, appena al di sopra della tropopausa (vedi grafico).
Nel 2011 Susan Solomon presentò lo studio seguente, sempre della NOAA:The persistently variable “background” stratospheric aerosol layer .. pubblicato sempre dalla NASA: NASA – Particles in Upper Atmosphere Slow Down Global.
La ricerca sottolinea un aumento di particelle/aerosol nello strato alto dell’atmosfera terrestre come causa del calo di temperatura (rilevato l’anno precedente).
Susan Solomon nel suo documento afferma, pur restando critica verso le attività umane e il relativo aumento delle temperature, che nei modelli previsionali diffusi non è stato considerato un parametro importante: la presenza degli aerosol. Lei parla di “grande variabilità della loro presenza in atmosfera”.
Quindi il nuovo dato rilevante è: gli aerosol stratosferici hanno causato un rallentamento del tasso di riscaldamento e questo dal 2000. Nella stratosfera, chilometri sopra la superficie terrestre, piccole particelle sospese nell’aria riflettono la luce solare verso lo spazio, che porta ad influenzare il raffreddamento della terra. La presenza degli aerosol in atmosfera, in generale è dovuta alle eruzioni vulcaniche e alle attività umane. In pratica, è stata sottovalutata l’opacità dell’atmosfera, che in base a delle misure dirette, spiega una quantità pari al 25% in meno del riscaldamento globale stimato.
Il rapporto NON approfondisce la composizione degli aerosol in aumento e NON ne sa spiegare la fonte,ma ritiene questo dato responsabile del rallentamento del riscaldamento globale planetario così come dichiarato negli ultimi anni.
ALCUNE RIFLESSIONI
Da focalizzare sono due fattori del rapporto della ricercatrice:
1. Gli aerosol in alta stratosfera sono raddoppiati in questo decennio
2. Non si conosce la fonte di questi aerosol in rapido aumento.
Ad 1.
Dal 2000 notiamo un rapido aumento di segnalazioni su tutto il globo che parlano di aerei indubbiamente creatori di consistenti coperture dei nostri cieli con scie e conseguenti coperture nuvolose artificiali. L’ufficialità parla di scie di condensa ma prove al di là delle parole non sono state date. Attente osservazioni dei cieli fanno pensare ad altro.
Il fenomeno dei cieli modificati da scie persistenti rilasciati da aeroplani iniziò a preoccupare i cittadini del Canada e degli USA dal 1996. Dal 1999/2000 si intensificò enormemente per poi verificarsi anche in Europa dal 2003 circa. Con il passare del tempo ogni angolo del nostro pianeta è stato investito da questo nuovo scenario.
Ad 2.
Nel 1997 Edward Teller affermò pubblicamente il suo proposito di usare l’aviazione per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di particolati, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale. Presentò ad Erice in Sicilia il suo “Sunscreen for Planet Earth”. Cosa spinse Teller e altri, a voler modificare la nostra atmosfera a tutti i costi? Teller è padre del progetto SDÌ Strategic Defense Initiative (Iniziativa di difesa strategica). Una atmosfera adattata poteva essere un ingrediente necessario per i famigerati Starwars, ma significativo anche in altri scenari futuri, come descritto nel documento Owning the weather 2025 che prevede modifiche atmosferiche tramite particelle per manipolare il tempo. Altri indizi li troviamo nei brevetti di Eastlund nell’ambito Haarp.
Poco dopo la presentazione da parte di Teller, i cittadini cominciarono ad osservare nei cieli una sempre più frenetica attività e notarono sempre più pesanti irrorazioni, rilevabili nelle acque piovane ed in atmosfera (polveri sottili). Nel 2000, la CBS News ammise che gli scienziati stavano “cercando soluzioni drastiche per il riscaldamento globale, incluse manipolazioni dell’atmosfera su scala planetaria”.
Si iniziò con crescente fervore a parlare della necessità del Sun Radiation Management (SRM) per “salvare il pianeta”.
Con il Sun Radiation Management si doveva gestire la radiazione solare regolando in questo modo il termostato globale.
Ecco una relazione dettagliata su come metterlo in pratica e i costi: Aurora Report ed un Video-Spot illustrato nel link.
La Rete Nazionale ZDF tedesca rendeva l’idea del progetto:
I cieli reali di oggi assomigliano non poco a questi scenari futuri elaborati al computer. Ed è proprio dal 2000 che si segnala un rapido aumento di vere flotte di aerei in cielo che creano consistenti coperture nuvolose artificiali
La terra è sul rogo ed il CO2 è il Belzebù. Gore ricevette il Nobel per aver tracciato questo quadro.
C’è chi dice che abbia avuto qualche interesse personale. Scrisse il Telegraph del premio Nobel Al Gore could become world’s first carbon billionaire. Altri grandi giocatori del Carbon Trading sono stati la Goldman Sachs e la Banca Mondiale, ma in silenzio stanno chiudendo. La GIM di Al Gore e la Goldman Sachs sono rientrati dai loro investimenti (2).
Ma il pianeta la febbre ce l’ha o non ce l’ha?
Il Global Warming si gioca come una palla, tra chi è pro e chi è contro. Le posizioni sono contrastanti. Un rapporto recente ed importante dice: Riscaldamento Globale fermo dal 1997, rivela MetOffice, Il prestigioso ente meteo britannico ha stilato un sorprendente rapporto climatico, che dimostrerebbe come il riscaldamento climatico sia cessato nell’ultimo quindicennio fra normali oscillazioni annuali che rientrano in una situazione di sostanziale equilibrio.
Concludendo, crediamo che la Geoingegneria, ufficialmente l’opzione di riserva contro i cambiamenti climatici, sia già realtà. Abbiamo fortemente il sospetto che la “cura clandestina” sia la causa rilevante e non il rimedio per il caos climatico globale che osserviamo.
E’ lo stesso gruppo di potere fortemente responsabile dello scempio ambientale a promuovere oggi le “cure” geoingegneristiche. Non è un paradosso? Forse no, la guerra al pianeta continua.
L’unico dato sicuro della ricerca della Solomon pare che ci sia un aumento consistente (del 7 % dal 2000 al 2010 ) di particelle in atmosfera con conseguenze per il clima. C’è da sperare che i ricercatori sappiano svelare presto la composizione delle particelle ed indicarne le fonti. Le osservazioni del gruppo di ricerca della Solomon non forniscono una prova ma ottimi indizi. Ci stiamo avvicinando ad avere delle prove che abbiano iniziato ad irrorare il pianeta e senza dircelo?
AGGIORNAMENTO DELL’ULTIMA ORA:
Notizia di questi giorni: è stata trovata una spiegazione. L’imbarazzante rapporto potrà finalmente trovare diffusione senza confondere le idee. L’aumento degli aerosol in alta quota avrebbe cause del tutto naturali. Pare che le simulazioni al computer non abbiano tenuto conto degli sbuffi naturali fornendo calcoli e previsioni errati.
E’ colpa dei vulcani: sono le eruzioni la causa del rallentamento del Global Warming degli ultimi 10 anni!
ANNOTAZIONE: Secondo Susan Salomon le “proposte” di geoingegneria (la fertilizzazione degli oceani, gli aerosol stratosferici, gli specchi orbitanti per riflettere la luce del sole) sono tecniche non sperimentate che alterano in modo imprevedibile il funzionamento di sistemi comportando grossi rischi. Risks of Climate Engineering”
Citazioni:
(1) Edited by Susan Solomon …, Working Group I: The Physical Basis for Climate Change (Summary for Policymakers
(2) Al Gore’s Inconvenient Greentech Truth http://www.greentechmedia.com/articles/read/Al-Gores-Inconvenient-Greentech-Truth
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