IL PETROLIO E LA CARTA

Il costo del petrolio come i lockdown

ANDREA CECCHI

Vi racconto una barzelletta:

A scuola, durante l’ora di ricreazione, la maestra riceve la notizia della morte della mamma di Gigetto.

Non sapendo come fare a dire al bambino questa tragica cosa, ella decide di chiamare Pierino che stava giocando a pallone in cortile insieme a Gigetto e agli altri compagni di classe.

Pierino, è morta la mamma di Gigetto. Solo tu che sei il suo migliore amico saprai come dirglielo nella maniera più delicata, per non causargli troppo dolore“.
-“Certo maestra. Glielo dirò in un modo che non se ne accorgerà nemmeno”..
Cosi Pierino si gira e urla al compagno: “
Gigetto Gigetto!…T’è morto il babbo e la mamma…….no…..scherzo, la mamma sola


La barzelletta serve per capire il metodo comunicativo adottato dalle oligarchie dominanti per far passare attraverso i media la loro agenda criminale.
Viene annunciato qualcosa di mostruoso, e quando i “Gigetti” sono sufficientemente sconvolti da quello che si prospetta, il tiro viene corretto leggermente al ribasso con qualcosa di un po’ meno catastrofico.
Lo abbiamo visto in molte circostanze: mascherina e guanti…no, solo la mascherina. Distanziamento di due metri? NO. Ne basta uno.
Lockdown per un anno? No, siamo buoni, solo sei mesi.
Prezzi raddoppiati? No, solo aumentati.
Il sistema è quello di sparare un messaggio estremo per poi ricalibrarlo con una linea leggermente più accettabile e dare quindi un senso di sollievo.
La tecnica funziona incredibilmente bene.

Il risultato si chiama NORMALIZZAZIONE.
Molti avranno notato come l’energia derivante da combustibili fossili sia divenuta la principale componente economica della crisi attuale.
Il prezzo del carburante alla pompa ha subito un’impennata verticale. Una volta che il prezzo scende anche di poco, mentalmente si ha l’effetto della barzelletta di cui sopra; un senso di refrigerio, che faccia accettare una situazione drammatica con più facilità. Ecco così ottenuta la normalizzazione.
A livello geopolitico,stanno avvenendo stravolgimenti e riposizionamenti epocali. La minaccia di una guerra atomica globale fa passare come un male minore il fatto che possano esistere conflitti localizzati di entità inferiore anche se sanguinari ed ingiusti.
Per poter valutare quello che sta accadendo bisogna seguire la giusta progressione di elementi in quanto il paradigma energetico si sta intrecciando con quello sanitario ed economico in un garbuglio di spire mortali. La linea comunicativa, anche a questo riguardo è sempre impostata sulla necessità finale di ottenere la normalizzazione e per poter fare questo, si utilizzano sistemi di confusione estrema, facendo seguire messaggi contraddittori di continuo, per spezzare la possibilità della mente di seguire un ragionamento logico.
L’energia è indispensabile per la sopravvivenza umana, soprattutto nell’attuale gestione del pianeta. È interessante lo studio delle dinastie che hanno il controllo dell’energia derivante dai combustibili fossili e la loro partecipazione anche nel controllo dell’economia attraverso le banche. Ci sono molti libri che ne parlano.

La famiglia predominante è quella dei Rockefeller,che controlla banche, petrolio, farmaci, agricoltura e industria,con molti punti di contatto anche nella politica e nelle istituzioni internazionali.

Seguendo questo filo conduttore ci si accorge che ogni aspetto della vita umana è gestito dalle stesse famiglie unite da secoli attraverso legami di matrimonio. La gestione delle masse umane è analoga a quella adottata dei grandi allevatori di bestiame. Basta aver viaggiato su di un aereo commerciale per rendersene conto. Per questo motivo, loro ci tengono a farci vedere che si spostano sempre con Jet privati.
Il cartello oligarchico internazionale, quello che Catherine Austin Fitts chiama “MR GLOBAL”, controlla
1) Religioni organizzate
2) Banche – Borse – Mercati – Valute – Commercio
3) Energia
4) Cibo
5) Industria Medica – Big Farma – Apparato Militare Industriale
6) Politica – Mass Media – ONG
7) Industria, Telecomunicazioni e Tecnologia
Ogni aspetto della nostra vita è infatti possibile solo interagendo con i mezzi messi a disposizione da parte di questo cartello oligarchico. Ogni nostra idea, pulsione ed azione è già prevista ed integrata nei loro piani industriali e decisa dai loro consigli di amministrazione.
A livello pratico-gestionale, siamo delle X rosse sui loro fogli Excel.
Pensiamo ad esempio alla routine quotidiana di una persona media del mondo sviluppato occidentale. Ecco qui di seguito una scherzosa ricostruzione che attribuisce ogni azione dell’individuo ad un codice ISIN di un’azienda quotata in borsa e quindi gestita dal cartello oligarchico internazionale:

Mi sveglio la mattina al suono della mia infallibile radio sveglia della SONY isin JP3435000009, dopo aver dormito grazie all’aiuto di qualche goccia di Xanax. prodotto della Pfizer –  Isin: US7170811035 .
Inforco le mie CROCS – ISIN: US2270461096 e vado in bagno arredato con sanitari in ceramica dell’ IDEAL STANDARD GROUP – Isin: GRS148003015.
Mi lavo la faccia con acqua erogata da PUBLIACQUA SPA, controllata da ACEA controllata a sua volta da GDF SUEZ FR0010208488, e sapone PALMOLIVE – isin US1941621039.
Poi mi insapono con crema da barba GILETTE – ISIN: US3757661026, e mi rado con un rasoio BIC – isin FR0000120966. Una bella spalmata di dopobarba NIVEA (Beiersdorf) isin DE0005200000 e sono pronto per la colazione.
Mi preparo una bella tazza di caffè con NESCAFE’ ISIN: CH0038863350, cereali KELLOGS Isin US4878361082, e uno yogurt DANONE FR0000120644.
Saranno gli effetti del bifidus, che subito mi sento gorgogliare l’intestino.
Torno in bagno e effettuo la defecazione dentro il cesso IDEAL STANDARD, società del gruppo AMERICAN STANDARDS BRAND, controllata da BAIN CAPITALS, (si, quella di Mitt Romney, il candidato alle presidenziali USA del 2012).  Mi pulisco l’ano con carta igienica KIMBERLY CLARK ISIN: US4943681035.
Mi preparo per il lavoro e decido di indossare un bel completo di FERRAGAMO – IT0004712375 e di calzare le mie nuove TODS isin IT0003007728.
Salgo in macchina, una bella AUDI ISIN DE0006757008 e metto su gli occhiali della RAYBAN (LUXOTTICA) isin – IT0001479374. La spia sul cruscotto mi segnala che ho bisogno di carburante. Mi fermo dal mio amico Gino che gestisce una moderna pompa dell’ENI isin  IT0003132476, e faccio un bel pieno di gasolio.
Già che ci sono gli faccio dare anche una controllatina alle gomme MICHELIN ISIN: FR0000121261, e riparto verso il mio lavoro. Sono un funzionario della BARKLAYS, ISIN: GB0031348658.
Mi siedo alla scrivania, appoggio il mio IPHONE (APPLE) isin US0378331005 accanto al PC della HEWLETT  PACKARD ISIN: US4282361033   e avvio Windows (Microsoft) ISIN:
US5949181045. Saluto la mia collega che invece viene in treno, costruito da Hitachi – Isin JP3788600009
La giornata scorre via veloce e mi accorgo che è già ora di pranzo. Per fortuna che c’è un  MC DONALD ISIN US5801351017 dove mangiare un cheeseburger e bere un bicchierone di COCA COLA isin US1912161007,
Dopo pranzo ci vuole proprio una bella sigarettina e così, prima di rientrare in ufficio, mi accendo una MARLBORO (Philp Morris) isin US7181721090.
Finito il lavoro, mi fermo a fare la spesa al nuovo ipermercato CARREFOUR ISIN : FR0000120172. C’è l’offerta del detersivo DIXAN (Unilever) isin NL0000009355.
Torno a casa e accendo la nuova mega tv a schermo piatto 3d  SAMSUNG isin KR7005930003 per seguire il telegiornale di Canale5, MEDIASET isin IT0001063210.
Quante brutte notizie! Mi hanno fatto venire l’emicrania. “dov’è” l’ASPIRINA” (BAYER) ISIN: DE000BAY0017.
Meglio andare a letto ora. Spengo la luce, erogata da ENEL isin IT0003128367.
E buonanotte al secchio (fatto dalla VILEDA, gruppo HENKEL ISIN: DE0006048408).

La correlazione di ogni elemento della nostra vita con una pletora di aziende che la rendono possibile ci dà la misura di come sia ingenuo anche soltanto credere di non essere parte di un sistema ben oliato con il quale interagiamo in ogni istante.
La nostra funzione all’interno di questo sistema è quella di renderlo possibile.
Siamo protagonisti necessari, almeno per adesso, e questo ci deve rassicurare sul fatto che, finché la nostra vita è utile a loro, avremo ancora la possibilità di campare.
In modo molto riassuntivo, il funzionamento del paradigma della vita umana si basa sul binomio ENERGIA-ECONOMIA.
Per potersi approvvigionare di energia occorrono soldi. I soldi sono indispensabili per sopravvivere. Tutto quello che esiste ha un corrispettivo espresso in unità valutarie dette soldi, che sono monopolio del cartello oligopolistico dinastico delle banche.
Per poter creare i soldi, le banche hanno bisogno di qualcuno da indebitare. Qualcuno a cui appioppare il debito. Quel qualcuno siamo noi: ipoteche che camminano.
Tutti i soldi che esistono sono debito. O sono il debito tuo o sono il debito di un altro.
I soldi sono infatti unità di debito e, nell’attuale paradigma economico, ovvero quello che va dagli accordi di Bretton Woods del 1944 in poi, la massa monetaria si è potuta espandere in modo sempre crescente di pari passo con la crescita demografica.
Dal 1971, venuto meno ogni ancoraggio tra creazione monetaria e oro fisico, l’esperimento monetario si espande esponenzialmente. Di pari passo, per le dinamiche precedentemente esposte, anche la demografia riceve lo stesso impulso esponenziale.
Siamo arrivati adesso al punto in cui le curve esponenziali di crescita del debito e crescita demografica stanno impattando contro il limite strutturale di un pianeta gestito da una classe oligarchica che ha deciso di interrompere questo modello anche perché vede come devastante la distruzione dell’ambiente e delle risorse causata dal verminaio delle masse umane che secondo loro sono in eccesso.

Il desiderio di correggere questo meccanismo è stato annunciato nel gennaio 2020 con il progetto denominato THE GREAT RESET.
Qui si gioca la più grande partita del genere umano. La decisione di sgonfiare la bolla del debito pare essere contestuale alla necessità di sgonfiare pure la bolla demografica, essendo le due curve strettamente correlate.
Le manovre messe in campo fino ad ora sono state manovre monetarie di entità gigantesca. In realtà, invece di sgonfiare il debito, dal 2020 ad ora, sono stati stampati dal nulla decine di trilioni di debito aggiuntivo. Decine di trilioni inutili al miglioramento della vita umana, in quanto, come stiamo osservando, hanno solo esacerbato la recessione e peggiorato la vita di ognuno di noi, con l’aumento verticale del prezzo di ogni articolo indispensabile alla sopravvivenza.
L’inflazione è causata dalla stampa di moneta e dalla sua velocità di circolazione.
Gli strumenti di cui le Banche Centrali dispongono per gestire i fenomeni inflattivi sono soprattutto collegati al controllo dei tassi d’interesse. Per controllare l’inflazione, il metodo maggiormente usato è sempre stato quello di alzare il tasso ufficiale di sconto per drenare la liquidità in eccesso. Questo metodo adesso è inapplicabile a causa dell’enormità del debito complessivo e della sua fragilità dovuta all’eccesso di debito con finalità speculative – effetto leva – presente nella galassia del sistema bancario ombra che opera attraverso REPO e derivati, con tutte le declinazioni più o meno tossiche.
Siamo in un mondo in cui debiti tossici sono la garanzia di altri debiti tossici, in una progressione ormai incalcolabile ed astronomica.
Non potendo fare niente riguardo ai tassi d’ interesse, tranne annunci solenni e finti rialzi omeopatici, le banche centrali si avvalgono dell’altro ramo della famiglia oligarchica ovvero quello che controlla l’energia.
La funzione di drenaggio di liquidità in eccesso del sistema viene quindi affidata al costo del petrolio. Incidenti a comando vengono causati di proposito per giustificarne l’aumento

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