Estratto da un esaustivo articolo sulla situazione militare generale negli USA
La US Space Force si integrerà maggiormente con la difesa antimissile del Nordamerica acquisendo dalla Missile Defense Agency il controllo del grande radar di terra LRDR, o Long Range Discrimination Radar, in corso di sperimentazione alla base di Clear e per la cui gestione sono previsti 100 milioni di dollari.
L’USSF programma di attuare inoltre, nel 2025, fino a 18 lanci di satelliti in orbita, a vario titolo, per il programma National Security Space Launch, di cui 11, al costo di 2,4 miliardi di dollari, direttamente con razzo vettore Vulcan della United Launch Alliance, la joint-venture fra Lockheed Martin e Boeing, e i restanti 7 lanci col Falcon 9 della Space X di Elon Musk.
L’impegno non è da poco, se si pensa che ogni lancio di un vettore Vulcan costa circa 100 milioni. Fra i lanci militari previsti nel 2025, ma ancora senza una data precisa, si segnala un Navigation Technology Satellite 3, o NTS-3, che è un prototipo per una prossima generazione di satelliti di navigazione per migliorare il sistema GPS.
Verranno poi immessi in orbita geostazionaria, a 36.000 km di quota, il settimo e ottavo esemplare dei sistemi noti come GSSAP, o Geosynchronous Space Situational Awareness Program, satelliti segreti, dai dati classificati, per la sorveglianza di tutti i satelliti, propri e dei potenziali avversari, orbitanti attorno alla Terra.
Sviluppati da Orbital Sciences Corporation e Northrop Grumman, peserebbero circa 700 kg e hanno una certa capacità di manovre, anche per avvicinarsi in rendez-vous a osservare da vicino coi loro sensori altre navicelle, come uno di essi ha fatto nel 2022 con un satellite cinese.
Almeno due lanci, catalogati USSF 112 e USSF 114 sono totalmente “classificati” e potrebbe trattarsi di satelliti spia oppure perfino di esperimenti “top secret” di satelliti “ispettori” o “killer” con cui gli Stati Uniti tentano di recuperare terreno sui noti lanci di satelliti russi in grado di inseguire e forse di danneggiare fisicamente quelli altrui. Anche la loro orbita, come fascia di quota e come inclinazione, non è preannnunciata, potendo dare indizi sul tipo di missione.
Il bilancio 2025 finanzia inoltre 4 satelliti del nuovo sistema Next-Generation Overhead Persistent Infrared (NG OPIR) per l’allarme missilistico e spaziale mediante rilevamento di traccia infrarossa, moderna incarnazione della dinastia dei satelliti di preallarme SBIRS, anch’essi all’infrarosso. Il sistema verrà integrato con il Resilient Missile Warning and Missile Tracking (MW/MT), di cui Space Force ha ordinato 6 esemplari. Il primo NG Opir verrebbe lanciato nel dicembre 2025 dal poligono di Cape Canaveral, mentre i lanci degli MW/MT si avrebbero nel 2026-2027.
La vitalità spaziale delle forze armate americane e in particolare della dedicata US Space Force si spiega ovviamente con la necessità di reagire in tempi realistici al crescere della minaccia soprattutto da parte della Russia in fatto di missili balistici con testata ipersonica planante Avangard e anche della prospettata riesumazione dei sistemi FOBS, per il bombardamento frazionato orbitale.
Continuano peraltro le prove dei nuovi satelliti HBTSS, ovvero Hypersonic and Ballistic Tracking Space Sensor, di cui due prototipi, costruiti da Northrop Grumman ed L3 Harris, da febbraio 2024 navigano su orbita bassa e quasi circolare con apogeo di 1.004 e perigeo di 992 chilometri.
Concepiti per rilevare non solo missili balistici, ma anche i temuti veicoli di rientro atmosferico ipersonici. La panoplia di rilevamento spaziale migliorerà le capacità di intercettazione dei sistemi antimissile a protezione del Nordamerica e e anche, a livello tattico, delle truppe americane nei vari teatri di rischieramento.
Nel campo della difesa antimissile 2,7 miliardi sono destinati allo sviluppo del Next Generation Interceptor, il nuovo missile antimissile appaltato a Lockheed Martin e destinato a sostituire i GBI, Ground Base Interceptor, di fattura principalmente Raytheon e Boeing, attualmente schierati nelle basi della difesa antibalistica di Fort Greely, in Alaska, e di Vandenberg, in California.
ARTICOLO INTEGRALE Il Bilancio della Difesa degli Stati Uniti nel 2025
VEDI ANCHE SpaceX si è aggiudicata un contratto della Space Force
Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.
TRUMP CREA LA SPACE FORCE: GLI STATI UNITI VOGLIONO LO SPAZIO
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.