Mercoledì (10 luglio 2024), la NATO ha pubblicato la sua strategia rivista sull’intelligenza artificiale (AI), che mira ad accelerare l’uso delle tecnologie AI all’interno della NATO in modo sicuro e responsabile.
La strategia si basa su quella pubblicata nel 2021 e tiene conto dei recenti progressi nelle tecnologie dell’IA, come l’IA generativa e gli strumenti informativi abilitati dall’IA.
La strategia identifica diverse priorità, tra cui: l’avanzamento dell’attuazione dei Principi di uso responsabile della NATO; l’aumento dell’interoperabilità tra i sistemi di IA in tutta l’Alleanza; la combinazione dell’IA con altre tecnologie dirompenti emergenti; l’espansione dell’ecosistema di IA della NATO attraverso una più stretta cooperazione con l’industria e il mondo accademico alleati, l’acceleratore di innovazione della difesa della NATO DIANA, il Fondo per l’innovazione della NATO e i partner che condividono le stesse idee.
Per la prima volta, la strategia identifica anche la disinformazione abilitata dall’IA, le operazioni di informazione e la violenza di genere come questioni di preoccupazione per l’Alleanza, le nostre società e democrazie.
Nell’ambito della nuova strategia sull’IA, la NATO lavorerà per proteggersi dall’uso avversario dell’IA, anche attraverso una maggiore previsione e analisi strategica.
La sintesi della strategia riveduta della NATO sull’IA è disponibile qui.
FONTE https://www.nato.int/cps/en/natohq/news_227234.htm
Notizie recenti: Dove investe la Nato con il suo fondo innovazione
1 miliardo di euro da usare per sostenere startup di deeptech nel campo della difesa. La prima tranche di aziende è stata selezionata e include società specializzate in intelligenza artificiale, robotica e space economy. Nella lista, ufficializzata il 18 giugno, non compaiono startup italiane anche se, come raccontato da MF-Milano Finanza a maggio, il fondo avrebbe avviato una due diligence con due società della Penisola. L’Italia ha stanziato 7,65 milioni di euro come versamento al Nif per il 2024 e si è impegnata a contribuire con circa 80 milioni in totale, una delle quote più rilevanti tra i 24 Paesi aderenti. VEDI https://www.milanofinanza.it/news/difesa-ecco-le-prime-quattro-startup-finanziate-dal-nato-innovation-fund-202406181505212021
Dai chip del futuro alle “fabbriche” nello spazio: dove investe la Nato con il suo fondo innovazione
A tre anni dal lancio l’Alleanza atlantica piazza i primi gettoni del suo fondo da un miliardo per finanziare startup di tecnologie di frontiera con fondi amici. Riuscirà il piano per recuperare terreno?
Chip più potenti per l’AI del futuro. Materiali più leggeri per auto e aerei. Nuovi robot per i campi di battaglia. Produzioni di farmaci nello spazio. La Nato ha piazzato le prime quattro fiches del suo Fondo innovazione, a tre anni dal lancio. Selezionando quattro startup che la dicono lunga sulle priorità dell’Organizzazione del trattato dell’Atlantico del nord nello spendere il miliardo di euro che 24 dei 32 Paesi alleati le hanno affidato per foraggiare con fondi “amici” aziende innovative in tecnologie di frontiera. Ossia ridisegnare la filiera dei semiconduttori, e sopratutto dei semiconduttori di ultima generazione, oggi prodotti per la maggior parte a Taiwan; affermare una primazia nella nuova corsa allo spazio; modernizzare gli eserciti. Tra le righe si leggono le competizioni globali che oggi mettono i paesi Nato sotto pressione.
Annunciato nel 2021 come un veicolo per finanziare startup in settori come intelligenza artificiale, spazio, robotica, nuovi materiali e biotecnologia e tenerle al riparo dagli interessi di finanziatori esterni alla cerchia della Nato, il Fondo innovazione (Nif) nelle scorse ore ha diffuso i nomi dei primi beneficiari dei suoi strumenti.
Le 4 startup
Da un lato ci sono quattro startup. La prima è Arx Robotics, sede a Oberding, Baviera. La startup realizza mezzi a guida autonoma per la difesa, che possono essere impiegati per spostare pesi fino a 500 chili, fare sorveglianza o fungere da obiettivi. I suoi dispositivi sono già in uso agli eserciti di Germania, Austria, Ungheria e Svizzera e sono stati impiegati anche sul fronte ucraino. Il Fondo innovazione della Nato ha partecipato a un round da 9 milioni di euro, con altri due finanziatori: Discovery Venture e Project A Venture. Secondo Arx, questo è la importante operazione di investimento nel campo delle tecnologie di difesa in Europa. Un segno dei tempi. Secondo il Financial Times, le principali aziende del mondo delle armi stanno assumendo a spron battuto: ballano quasi 43mila posizioni tra Stati Uniti ed Europa.
Gli altri tre investimenti si collocano tutti nel Regno Unito. Il primo è su Fractile, una startup che ha appena due anni di vita e progetta chip in grado di migliorare l’addestramento dei grandi modelli linguistici per l’AI generativa, perché interviene sulle attività di inferenza successive a quando la parola è generata. Secondo la società, fatto uno il tempo per elaborare una parola attraverso un sistema di intelligenza artificiale, è pari a 200 il tempo che l’hardware attuale per spostare le parole dalla memoria alle unità di processamento. Tempo che Fractile ambisce a ridurre a due.
CONTINUA https://www.wired.it/article/nato-fondo-innovazione-startup-spazio-robot/
Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.