Xenobots 2.0: Scientists Create the Next Generation of Living Robots

Non si tratta di robot tradizionali né una nuova specie conosciuta di animalima di una nuova tipologia di organismi viventi programmabili”. 

All’inizio dell’ anno l’università del Vermont in USA aveva reso pubbliche le prime informazioni sugli xenorobot, realizzati da cellule di rana, in grado di muoversi, autoripararsi e trasportare carichi.“ Queste sono nuove macchine viventi”, aveva spiegato all’epoca l’informatico e robotico Joshua Bongard dell’Università del Vermont. Per chi nutrisse delle perplessità a livello etico riguardo i bio-robot, gli scienziati hanno già provveduto a specificare che l’esperimento è volto soltanto a comprendere la replicazione di macchine viventi che si estinguono facilmente e che queste sono maneggiate non solo sotto il loro stesso controllo, ma anche di quello della DARPA (Defense Advanced Research Project Agency), esperti di etica federale.
Un passo enorme per la robotica, la biologia e anche la distopia.

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Di  Angelo Petrone

Mai avevamo osservato qualcosa di simile”, ha spiegato il biologo Douglas Blackiston.

Il gruppo di scienziati statunitensi, che ha creato i primi robot viventi, o xenobot, da cellule di embrioni di rana viventi, ha scoperto di recente come questi ”esseri” siano in grado di auto-replicarsi. I ricercatori delle università del Vermont, di Tufts e del Wyss Institute for Biological Inspiration Engineering dell’Università di Harvard hanno aggiunto, inoltre, come si tratti di una forma completamente nuova di riproduzione biologica, differente da qualsiasi altra riproduzione vista negli organismi animali o vegetali. “Non abbiamo mai osservato qualcosa di questo tipo prima di oggi” , ha detto il biologo Douglas Blackiston. In una dichiarazione rilasciata questo lunedì, gli specialisti hanno rivelato come i biorobot riescano a trovare singole cellule, le raccolgono nella loro “bocca” e dopo pochi giorni ottengono nuovi xenobot identici a loro, che una volta rilasciati ripetono lo stesso processo.

Sam Kriegman, l’autore principale del nuovo studio, ha spiegato, inoltre, come inizialmente siano stati creati i cosiddetti ‘genitori xenobot’a forma di Pac-Man, che a loro volta “hanno generato figli, che hanno generato nipoti, pronipoti ecc”. La cosiddetta ”replicazione cinematica”, osservata in questo caso, è ben nota a livello di molecole, ma non era mai stata osservata prima in intere cellule o organismi. Al margine della dichiarazione gli esperti hanno rassicurato sulla possibile minaccia, paventata da qualcuno, del fenomeno. “Ciò che rappresenta un rischio è la prossima pandemia, l’accelerazione dei danni all’ecosistema causati dall’inquinamento, l’intensificazione delle minacce del cambiamento climatico, ha affermato Bongard. “In questo caso si tratta di un sistema ideale per studiare i sistemi autoreplicanti. Abbiamo un imperativo morale per comprendere le condizioni in cui possiamo controllarlo, dirigerlo, spegnerlo, esagerarlo, ha concluso.

Gli xenorobot sono in grado di ‘riprodursi’. Per gli scienziati è un ‘traguardo storico’.

FONTE https://www.scienzenotizie.it/2021/11/30/gli-xenorobot-sono-in-grado-di-riprodursi-per-gli-scienziati-e-un-traguardo-storico-0649891

https://www.youtube.com/watch?v=xMGdOxK53nQ&t=1s

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