Attacco al petrolio dell’Arabia Saudita, colpito dai droni l’impianto di lavorazione più grande al mondo Due i siti colpiti dall’alto, tra cui quello di Abqaiq, dove viene gestita la maggior parte del greggio esportato. L’azione rivendicata dai ribelli houthi dello Yemen, gruppo sciita sostenuto dall’Iran. …Sui siti di informazione sauditi sono stati pubblicati dei video ripresi nell’impianto di Buqyaq mentre l’attacco era in corso: si sente il rumore di mitragliatrici anti-aeree che sparano evidentemente contro il drone che stava compiendo il bombardamento. La tv saudita Al-Arabiya ha poi mostrato immagini degli effetti dei bombardamenti, con colonne di fumo e fiamme che si alzano dal punto delle esplosioni. La Aramco definisce Buqyaq la “oil processing facility” come “il più grande impianto di stabilizzazione del petrolio al mondo, capace di lavorare 7 milioni di barili al giorno”. L’impianto trasforma il greggio appena estratto in materiale rinominato “sweet” (dolce), che può essere trasportato verso le destinazioni finali di raffinazione. Leggi qui
Secondo le prime ricostruzioni sarebbe avvenuto un attacco con droni.
Una serie di esplosioni hanno causato un grande incendio in una delle più grandi raffinerie di petrolio al mondo, appartenente alla società saudita Aramco e situata nell’est dell’Arabia Saudita, vicino alla città di Abqaiq. Un portavoce del Ministero degli Interni dell’Arabia Saudita ha riferito, in una dichiarazione ufficiale, che la raffineria è stata attaccata con droni, ma senza identificare la fonte dell’attacco, ma che l’incendio è stato spento. Nel frattempo, i video ripresi dai testimoni sono immediatamente apparsi sul web riprendendo ”in diretta” la scena dell’incidente. Dalle registrazioni è possibile ascoltare svariate esplosioni di sottofondo e vedere le fiamme e il fumo che si alzano sopra l’orizzonte .
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