Di Vincenzo Zappalà

Questo articolo è stato inserito nella sezione dell’archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull’argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo.

Ci dobbiamo aspettare un anno nuovo con i media che si accorgeranno del Sole e del suo minimo? Sembra che ci siano tutte le premesse, ma… glielo permetteranno? Finora sono in azione soprattutto i siti di previsioni del tempo, ma… chissà…

Ovviamente le notizie sono zeppe di errori e di assurdità. Si arriva perfino a dire che il minimo solare è collegato ai terremoti. Come sempre si passa da una idiozia a un’altra, ma non ci sarebbe da meravigliarsi che si sia deciso di cambiare rotta. Il riscaldamento globale non fa più tanta paura? Bene, possiamo provare con il gelo terribile. Intanto le conseguenze sono sempre le stesse: eventi estremi, episodi catastrofici e via dicendo. Cambia il colpevole, si gira completamente la frittata, ma il risultato è sempre lo stesso: spaventare il popolo credulone! Un qualcosa di analogo a quanto fatto negli anni ’70.

I casi sono due: o vi è un disegno politico-economico che ha deciso di cambiare veramente e allora aspettiamoci che fra poco si parlerà di una Terra palla di ghiaccio (ovviamente moribonda, come sempre) o è solo uno dei tanti scoop mediatici che saranno messi a tacere con le buone o con le cattive.

Vi è in corso una lotta per dividersi l’artico tra Norvegia, Canada, Russia, Danimarca e Stati Uniti. Lo scopo? Lo sfruttamento dei depositi di petrolio e gas naturale, alla faccia degli orsi polari e di tante altre belle parole ecologiste. Può anche darsi che queste lobby la vincano e vogliano sfruttare il minimo solare per ribaltare una certa linea che sembra non aver portato abbastanza quattrini nelle casse dei soliti potenti.

Probabilmente inizieranno i congressi dell’ONU sui cambiamenti climatici in cui invece del più si metterà il meno davanti. Qualcuno dirà che la colpa è dell’uomo che ha sporcato il Sole o che la CO2 ha inibito l’attività solare (inventatevi pure una ragione assurda qualsiasi e se utile alla causa ve la passeranno per buona…).

In un articolo appena uscito abbiamo scritto che l’IPCC ha chiesto troppi soldi, accelerando un’azione che sembrava ormai disperata. Che sia il segno dell’inizio di una rivoluzione (finta)?  Chiedere troppo può essere una manovra per affossare la vecchia strategia.

Tanto le ecotasse ci saranno comunque, legate alle azioni da compiere per svegliare il Sole, magari facendogli il solletico o inviando razzi al peperoncino che pagheremo, come sempre, noi…

Aiutatemi nella ricerca di questi primi segnali e vediamo se verranno cancellati con brutalità o se rappresentano davvero l’antipasto per un pranzo ben più ghiotto.

Ecco qualche sito web che ho trovato velocemente… QUI,  QUI,  QUI,  QUIQUI QUI e QUI

E’ sempre bello scoprire l’acqua calda… meno male che noi abbiamo scoperto addirittura l’aria calda da mangiare… Niente da fare: il nostro Circolo è sempre un passo avanti!

FONTE

Sempre di  Vincenzo Zappalà

E’ necessario dedicarsi con maggiore attenzione ai fenomeni fisici che legano strato di ozono e temperatura, escludendo l’apporto della CO2 che si è rivelata del tutto trascurabile. Questo tipo di ricerca scientifica multi disciplinare è la sola che può stabilire esattamente la situazione climatica presente e futura e, soprattutto, pianificare le azioni dei governi e le spiegazioni dei media all’opinione pubblica. “Poveri illusi!”, aggiungo io, sperando, ovviamente, di sbagliarmi.

Scusate, non era lei, ovvero: siamo stufi di essere presi in giro!

 

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