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81 studi di ricerca confermano l’immunità naturale al COVID “uguale” o “superiore” all’immunità vaccinale

Il Brownstone Institute elenca 81 studi scientifici di altissima qualità, completi, più solidi e rapporti di evidenza/dichiarazioni di posizione sull’immunità naturale rispetto all’immunità indotta dal vaccino COVID-19.

Non dovremmo costringere nessuno ai vaccini COVID (in ogni caso) laddove l’evidenza mostra che l’immunità acquisita naturalmente è uguale o più robusta e superiore ai vaccini esistenti. Invece, dovremmo rispettare il diritto dell’integrità corporea degli individui di decidere da soli.

I funzionari della sanità pubblica e l’establishment medico con l’aiuto dei media politicizzati stanno ingannando il pubblico con le affermazioni che le iniezioni di COVID-19 forniscono una protezione maggiore dell’immunità naturale.

La direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Rochelle Walensky, per esempio, è stata disonesta nella sua dichiarazione pubblicata su LANCET nell’ottobre 2020, secondo cui “non ci sono prove di un’immunità protettiva duratura contro la SARS-CoV-2 dopo l’infezione naturale” e che “la conseguenza di un’immunità calante presenterebbe un rischio per le popolazioni vulnerabili per un futuro indefinito”…

C’è inoltre una forte evidenza della durata degli anticorpi. Il CDC riconosce una immunità naturale per la varicella e il morbillo, la parotite e la rosolia, ma non per il COVID-19….

L’immunità esistente dovrebbe essere valutata prima di qualsiasi vaccinazione, attraverso un test anticorpale accurato, affidabile e attendibile…

Articolo integrale non tradotto

 

 

Scienziata: Un numero impressionante di persone è immune: l’immunità è la via d’uscita

L’unico modo per vivere una vita normale al momento sembra essere la vaccinazione anti-Covid. Il mantra ufficiale vorrebbe farci credere questo.  Tuttavia, gli anticorpi sviluppati contro il Covid nelle persone che sono guarite dalla malattia sono in grado di resistere a lungo, e non solo contro il coronavirus attuale, ma anche contro le varianti. Ci sono spiegazioni ragionevoli per questo:

Ricercatori hanno messo a confronto le difese prodotte per via naturale con quelle stimolate dai vaccini a mRna, scoprendo che la differenza principale sta nell’andamento delle cellule B della memoria. La vaccinazione produce maggiori quantità di anticorpi circolanti, quelli “passeggeri” che calano nel tempo, rispetto all’infezione naturale, ma induce una risposta meno efficace per quanto riguarda la cellule B della memoria.  

A differenza del tipo di anticorpi “passeggeri”, che si impennano subito dopo l’infezione o il vaccino e sono destinati a svanire nell’arco di qualche mese, le cellule della memoria sono stanziali, possono restare nell’organismo anche per decenni.  Si stima, per esempio, che le cellule B della memoria del vaiolo durino almeno 60 anni dal vaccino e quelle dell’influenza spagnola arrivino a cento anni. VEDI QUI

Sappiamo, scrive l’Istituto Mario Negri,  che le persone che si sono ammalate di Covid-19 presentano un minor rischio di reinfezione rispetto a chi non è mai venuto a contatto con il SARS-CoV-2. Addirittura, diversi studi hanno stimato che le persone precedentemente positive hanno un rischio di poco inferiore all’1% di contrarre nuovamente la malattia….Per capire la potenziale immunità a lungo termine garantita delle cellule T, un gruppo di ricercatori della Duke-NUS Medical School ha dimostrato nel 2020 che alcune persone che avevano contratto la SARS causata dal SARS-CoV nel 2003 presentavano a 17 anni di distanza una risposta immunitaria al virus basata sulle cellule T,  facendo ben sperare in una simile risposta anche per il SARS-CoV-2.

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L’iniziativa tedesca “Evidenz der Vernunft (Evidenza della ragione)(EdV) invita: “Fate testare il vostro stato immunitario!”. Questo perché: chi è immune non è infettivo o a rischio di infezione a causa dello stato naturale del corpo, secondo EdV. La vaccinazione mira a raggiungere questo stato attraverso un intervento medicale. Tuttavia, la somministrazione di un vaccino, di cui non si conosce ancora la portata degli effetti collaterali, non sarebbe più necessaria se le persone venissero prima testate per la loro immunità.

EVIDENZA DELLA RAGIONE

Traduzione a cura di Nogeoingneria

La pandemia del Covid 19 ci tiene in pugno da mesi. La vaccinazione è davvero l’unica via d’uscita dalla situazione? E se fossi già immune al virus senza vaccinazione e quindi non fossi più soggetto a restrizioni? Con la nuova iniziativa ” Evidenza della ragione”, che mira a controllare lo stato di immunità in parti ampie della popolazione, la dottoressa Elke Austenat vuole prendere due piccioni con una fava. Da un lato, vuole usare lo stato di immunità per controllare quante persone hanno già raggiunto l’immunità. In questo modo, vuole chiarire se l’attuale campagna di vaccinazione massiccia sia proprio necessaria. D’altra parte, vuole fare in modo che si tolga la paura alla gente. Si sospetta che molte persone abbiano già affrontato il Coronavirus – in altre parole, erano “malati asintomatici”. Queste persone non sanno che il loro sistema immunitario è stato assolutamente in grado di resistere alla malattia. Una tale conoscenza, tuttavia, toglierebbe a molte persone la paura della malattia, che è emotivamente equiparata alla peste nera in ampi settori della popolazione.

Elke Austenat, MD, è una specialista in medicina interna e ha lavorato in diabetologia come medico di reparto, medico senior e vice medico capo fino al 1980. Dal 1984 al 2007 è stata direttrice medica e proprietaria dell’Austenat Diabetes Institute Berlin con 100 dipendenti e il trattamento di 20.000 pazienti con diabete/anno. Dal 2007 lavora come consulente internazionale nel campo del diabete mellito e come pubblicista. Ha ricevuto il premio Johann Gottlieb Fichte dell’Università Humboldt di Berlino, il più alto riconoscimento scientifico, è stata docente per la Fondazione Kaiser Friedrich di Berlino, l’Associazione degli Internisti Tedeschi, l’Istituto Statale di Medicina del Lavoro di Berlino, la Società Tedesca del Diabete, nonché consulente per la rivista statunitense “Diabetes Interview” e autrice nella rivista Harrison “Internal Medicine”. Una selezione dei suoi articoli scientifici può essere trovata sulla sua pagina di Wikipedia. Inoltre, la dottoressa Austenat ha progettato ed è stata responsabile di centinaia di studi medici diversi durante la sua carriera professionale.

Segue un intervista con la scienziata: 


Lei ha fondato l’iniziativa civile Evidenz der Vernunft, qual è l’obiettivo di questa iniziativa?

Il mio obiettivo è quello di far capire alle persone che non devono avere paura. Per dirla in un altro modo. Il Covid-19 non è più mortale per la maggior parte delle persone di precedenti coronavirus, che conosciamo da più di 50 anni.  Nel momento in cui la pandemia è stata dichiarata nel marzo 2020, non c’era quasi nessun morto. Io, a quel punto, ero preoccupata, come la maggior parte delle persone.

A causa del mio passato professionale, ho subito pensato ad armi biologiche, dato che avevo incontrato esperti negli Stati Uniti e a Mosca e avevo anche avuto con loro uno scambio molto ben fondato sui microbi come armi. In tal caso si trattava di pro-insulina e di un attacco mirato contro i diabetici. A marzo, ho quindi compreso la precocissima dichiarazione della pandemia – io stessa ho avuto paura.

La situazione è poi cambiata. Perché?

A giugno, non faceva più senso per me e ho approfondito la questione. È diventato subito evidente, che il tasso di mortalità e il tasso di mortalità infettiva erano molto bassi e riguardavano solo un gruppo molto specifico di persone. Volevano promuovere una vaccinazione che era sostanzialmente nota da studi scientifici precedenti e che aveva dimostrato di essere insufficientemente efficace e di avere molti effetti collaterali.

Questo focus esclusivo sulla vaccinazione non mi sembrava logico. Se siamo tutti in pericolo di morire a causa di un virus, perché non cercare allo stesso tempo delle cure, cioè delle alternative alla vaccinazione? Ci sono molti trattamenti che si possono realizzare, ma non sono mai stati studiati su larga scala.

Cosa si può fare per evitare che i virus ci mettano in grave pericolo?

Ci sono molte cose che si possono fare per aumentare l’immunità nella popolazione generale: esercizio fisico, una dieta sana, ridurre al minimo lo stress e, naturalmente, misure più avanzate come l’ozono i.v. / terapia UV, CDL, ivermectina, vitamina D, vitamina C. (ndr link aggiunto)  Se sono immune, non posso essere infettato o infettare gli altri. La parola magica è immunità, che dovete raggiungere.

Il motivo della sua iniziativa?

Sospetto che l’immunità sia molto più alta di quanto si pensi. Inoltre, l’infezione silenziosa potrà assicurare che l’immunità necessaria si sviluppi nella società.

Che cos’è?

L’infezione silenziosa o contagio silenzioso è una protezione immunitaria che si sviluppa inosservata dopo che un’infezione è passata senza sintomi. Il corpo affronta la malattia senza sviluppare sintomi e costruisce le proprie risposte immunitarie. La protezione immunitaria raggiunta attraverso il contagio silenzioso corrisponde all’immunizzazione che si vuole ottenere ugualmente attraverso la vaccinazione. Il corpo sviluppa quindi delle difese anche in seguito alla malattia silenziosa. Come è ben noto, non c’è mai stato un sovraccarico di ospedali o letti di terapia intensiva. Secondo il Ministero Federale della Salute, il tasso medio annuo di occupazione dei letti di terapia intensiva da parte dei pazienti di Covid è stato di poco inferiore al 4%.

La percezione pubblica, tuttavia, è o era molto diversa. Si è parlato di triage – la selezione dei pazienti che non potevano essere trattati per mancanza di capienza. Naturalmente, questo provoca paura. Le cifre reali, invece, mostrano che non c’è assolutamente alcuna base per privare le persone dei loro diritti civili, per sospendere la Legge fondamentale e per dichiarare parassiti del popolo coloro che non vogliono essere vaccinati.

Lei presume che gran parte della popolazione sia già immunizzata e che quindi la vaccinazione non sia indispensabile?

Corretto. Se la maggior parte delle persone è immune – sia attraverso una manifestazione silenziosa, un lieve decorso della malattia o attraverso la vaccinazione – non c’è motivo di paura e panico. Questo può far sentire le persone di nuovo al sicuro – il che ha anche un effetto positivo sul sistema immunitario.

Sono necessarie ampie indagini sull’immunità anticorpale e/o delle cellule T per dimostrare che molte persone sono “immuni” a questo virus e alle sue mutazioni.

Volete determinare lo stato di immunità della società, si tratta di uno studio?

Sì e no. Nella forma in cui l’ho impostato, è uno studio. L’ho progettato io, sono collaboratrice e direttrice dello studio in una sola persona, e faccio anche le valutazioni da sola. Come persona singola, ovviamente, non posso ottenere così tanto.

Ho iniziato l’iniziativa circa due mesi fa e ho costruito il sito web. Le raccomandazioni della STIKO (ndr: Comitato permanente per la vaccinazione presso il Robert Koch Institute, o STIKO), dicono che se si rilevano anticorpi, si è al sicuro. Lo sappiamo dalla vaccinazione contro il morbillo, per esempio, ed è per questo che si fanno i test dei TITER (titoli) e si evitano le vaccinazioni di richiamo. Non si può ignorare l’evidenza medica – anche se questo è forse al giorno d’oggi un pensiero ingenuo.

Sono importanti diverse valutazioni che sono tutte fornite in base alle domande. Le analisi possono essere fatte secondo il sesso, la regione, l’età, le malattie precedenti o il gruppo professionale. Naturalmente, sono interrogati anche lo stato di coronavirus – vaccinato, non vaccinato, sintomi – e i diversi tipi di anticorpi, in modo che siano possibili valutazioni davvero molto differenziate.

Spero che altri medici e scienziati ci aiuteranno e che arriveremo così a una grande indagine e valutazione rappresentativa.

Nessuno può invalidare l’immunità, anche i politici e gli scienziati che consigliano – in relazione alla vaccinazione – ne parlano continuamente. Persino il Consiglio etico tedesco attesta: “Se in futuro si dovesse sapere che una certa concentrazione di certi anticorpi conferisce una protezione sufficiente contro il rischio di contrarre nuovamente il Covid-19 e di infettare altre persone, una prova corrispondente di anticorpi potrebbe essere adatta come base per qualsiasi certificazione di immunità”.

Se possiamo dimostrare dallo stato di immunità che la malattia non è affatto così pericolosa come postulato, si deve porre fine alle misure e la popolazione spaventata può finalmente rilassarsi.

Quanto deve essere grande lo studio per essere ragionevolmente rappresentativo?

Per uno studio pilota rappresentativo in base al quale si può estrapolare, 1.400 partecipanti sono sufficienti. Ma per togliere davvero la paura alla gente ed evitare che i risultati vengano nascosti sotto il tappeto, dovrebbero essere diverse migliaia. Ma non posso farlo da sola.

Non c’è pericolo di falsi con il vostro questionario? Può essere compilato in modo anonimo.

Faccio controlli casuali, chiamo o scrivo ai partecipanti o contatto i laboratori per verificare l’autenticità.

Cosa la qualifica come esperto di diabete per un tale studio?

Prima di tutto, la mia capacità di lavorare scientificamente e la mia esperienza pluriennale, per la quale ho ricevuto un premio dall’Università Humboldt. Ho condotto centinaia di studi – anche internazionali – e pubblicato oltre 500 articoli scientifici. Inoltre, ho una solida esperienza clinica con oltre 20.000 pazienti trattati nella mia clinica ogni anno. Il diabete è anche considerato un fattore di rischio per il Covid – con un metabolismo diabetico mal controllato, si è vulnerabili a tutti i tipi di cose, compresi naturalmente i microbi e l’infiammazione. Non ho competenze approfondite sui coronavirus, ma lo studio riguarda la questione fondamentale dell’immunità. Non c’è bisogno di essere un esperto di Covid per questo.

Come si fa a finanziare il tutto?

Questo è il tallone d’Achille. Io stessa lavoro gratuitamente e ho anche finanziato il sito da sola. Sono ovviamente in grado di valutare un numero gestibile di questionari usando Excel da solo, ma stiamo lavorando contro il tempo – ho bisogno di supporto. Sarebbe eccellente se ci fossero sponsor che potrebbero finanziare lo sviluppo di un dashboard. Questo ci permetterebbe di tenere aggiornati i risultati sul sito web in modo che la gente possa vedere a che punto siamo con l’immunità, sia che si tratti di vaccinati o non vaccinati. Sarebbero utili anche medici o scienziati che aiutano nella valutazione.

Inoltre, il sostegno al finanziamento dei test è molto importante. Per molte persone, questi test sono semplicemente troppo costosi (ca 50Euro); ogni laboratorio e ogni medico vuole guadagnarci. In linea di principio, è possibile pagare il test attraverso i fondi dell’assicurazione sanitaria, ma la maggior parte dei medici evita di farlo. Alcuni si rifiutano persino di rilasciare certificati di anticorpi perché temono rappresaglie. Vediamo cosa succede ai medici critici.

Come volete pubblicizzare i risultati?

Naturalmente, il mio desiderio sarebbe quello di pubblicare una documentazione peer-reviewed. Ma questo richiede tempo, che non abbiamo. Il mio obiettivo è fare un preprint, cioè una pubblicazione preliminare. Si tratta di una pubblicazione scientifica messa a disposizione del pubblico (professionale). Ma anche questo costa diverse migliaia di euro, che non abbiamo ancora.

Sto pubblicando sui social media e spero che i giornalisti mi o ci sostengano quando i risultati saranno disponibili. Ma il primo passo ora è quello di creare lo studio e ottenere il maggior numero possibile di partecipanti.

Per coloro che vogliono partecipare: il questionario è disponibile in rete. https://evidenzdervernunft.solutions/wp-content/uploads/EdV_Fragebogen-Kurzform.pdf

Tutte le informazioni – compresi i miei contatti per i medici, gli scienziati e i possibili sponsor interessati – si possono trovare direttamente sul sito.

https://evidenzdervernunft.solutions/

Grazie per il vostro impegno

PERCORSI IN 4 PASSI – PDF in lingua tedesca https://evidenzdervernunft.solutions/

DOWNLOADS

1. Test di immunità quali, quando? SCARICA PD Stato 09/2021

2. Spiegazioni sui test di immunità SCARICA PDF Stato 09/2021

3. Questionario (compilare online-risposta più veloce) SCARICA PDF Stato 10/2021

4. Certificato di immunità

La conclusione, che è la prova che siete immuni. Normalmente, questa conferma viene rilasciata dal medico curante dopo che il risultato di laboratorio è disponibile. Ma sappiamo anche che non tutti i medici, per qualsiasi motivo, sono impegnati nella medicina razionale e fattuale. Quindi, chiunque abbia problemi a certificare la propria immunità può rivolgersi a noi per questa certificazione. I medici esperti lo faranno.

I prerequisiti per questo sono:

1. Inviare i risultati di laboratorio originali E il “Questionario per il certificato di immunità” compilato via e-mail all’indirizzo [email protected].

2. Inviarci la vostra dichiarazione scritta di consenso che il medico incaricato (il modulo sarà inviato su richiesta) ha il diritto di controllare i risultati di laboratorio con il laboratorio d’esame per vedere se il test è stato realmente fatto lì. Purtroppo, in questi tempi confusi di bugie, falsi, distorsioni deliberate e insinuazioni maligne, questa possibilità di verifica è necessaria nell’interesse delle persone coinvolte. Non è utile se le autorità hanno dubbi sull’autenticità del certificato. 

In lingua tedesco/inglese

SCARICA IL CERTIFICATO DI IMMUNITÀ | PDF

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