Onde gravitazionali atmosferiche plasmano la forma delle nubi sopra all’Oceano Indiano.|JACQUES DESCLOITRES, MODIS RAPID RESPONSE TEAM, NASA/GSFC
La spiegazione di un fenomeno che influenza la forma delle nuvole, così come temperatura e circolazione dell’aria tra i vari strati dell’atmosfera terrestre.
Le onde di gravità atmosferica sono oscillazioni dell’aria, con un periodo che va dai 10 minuti fino al giorno, che provocano le caratteristiche increspature nelle nubi talvolta visibili in foto o dal finestrino di un aereo. Possono avere una lunghezza d’onda di migliaia di chilometri e sono provocate dal contrasto tra i movimenti verticali ascendenti e discendenti dell’aria in atmosfera.
COME SI FORMANO. Tra le loro cause troviamo i moti convettivi che spingono i nembocumuli verso l’alto, la presenza di rilievi che fa sì che l’aria che vi si infrange contro si alzi e, per contro, la diminuzione della temperatura raggiunta dall’aria ad alta quota, che ne aumenta la densità e la fa ridiscendere nuovamente: questi movimenti si ripetono a ciclo continuo, causando nell’aria onde simili a quelle marine.
PERCHÉ SI STUDIANO. Altri fattori come le correnti a getto e la radiazione solare intervengono a perturbare gli equilibri delle masse d’aria, generando queste increspature che si propagano, sia verticalmente sia orizzontalmente, dalla troposfera fino alla mesosfera. Oltre a conferire alle nubi affascinanti “creste”, le onde gravitazionali atmosferiche svolgono un’importante funzione di trasferimento di energia e sostanze chimiche tra i vari strati dell’atmosfera, e influenzano i venti, le temperature, la composizione e le turbolenze dell’aria.
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Questi segnali sono trasmessi da innumerevoli località in tutto il mondo da vari tipi di piattaforme di trasmissione (impianti di riscaldamento ionosferico come HAARP, radar SBX, NEXRAD, ecc.)
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