Sono passati 20 anni da quel terribile 26 dicembre 2004, quando uno dei terremoti più violenti mai registrati (magnitudo 9.1) colpì la regione di Sumatra, generando un devastante tsunami con onde di 30 metri di altezza che causò oltre 228 mila morti in 14 paesi affacciati sull’Oceano Indiano. Fu lo tsunami più letale della storia. I terremoti indotti dall’uomo possono verificarsi per una serie di motivi: dighe, crollo di cavità, giacimenti di idrocarburi, esplorazione di shale, esplosioni sotterranee, ecc. Già negli anni Quaranta furono sperimentate bombe per creare tsunami, vedi nota successiva.
I disastri naturali non sono tutti naturali
Per mezzo secolo, i militari hanno sviluppato tecnologie per trasformare il clima e i fenomeni ambientali estremi in armi. Questo studio è una revisione della letteratura, condotta con i seguenti obiettivi:
1/ esporre le potenti tecnologie militari di modificazione climatica e ambientale conosciute;
2/ sottolineare che molti eventi ambientali estremi osservati negli ultimi anni coincidono con gli effetti che queste tecnologie militari sono in grado di generare;
3/ analizzare le conclusioni del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sulle origini dell’aumento dei disastri naturali. La letteratura utilizzata proviene da fonti ufficiali: articoli scientifici peer-reviewed (tranne uno); brevetti; organizzazioni intergovernative; documenti militari; documenti politici; documenti universitari; giornali nazionali; agenzie di stampa; scritti di scienziati rispettati nei loro campi. I risultati della revisione della letteratura rivelano che HAARP (High-frequency Active Auroral Research Program), il più potente riscaldatore ionosferico in funzione, è in grado di influenzare il clima. Gli impulsi elettromagnetici ad alta potenza nella crosta terrestre, prodotti da un generatore magneto-idrodinamico mobile, sono una tecnica sviluppata a partire dagli anni ’70 per innescare terremoti.
Le armi a energia diretta, una tecnologia reale, possono innescare incendi distruttivi a distanza.
Da diversi anni, i documenti ufficiali riportano effetti sulla salute e sull’ambiente simili, sotto tutti gli aspetti, a quelli che si riscontrerebbero se si utilizzasse la geoingegneria solare mediante iniezione di aerosol stratosferico, una tecnica che altera il clima. A causa di numerosi pregiudizi e della mancanza di obiettività, le argomentazioni dell’IPCC sulle cause dell’aumento dei fenomeni ambientali estremi (ondate di caldo e freddo, tempeste, uragani, tornado, siccità, inondazioni, incendi, inquinamento atmosferico, ecc. La stessa ipotesi solare non è appropriata, data la sua attività più bassa da diversi anni. In conclusione, l’uso di tecnologie militari di modifica del clima e dell’ambiente sembra essere la spiegazione più pertinente per comprendere l’aumento dei disastri naturali negli ultimi 20 anni. https://www.researchgate.net/publication/375631887_Natural_Disasters_are_Not_All_Natural
Qui il documento integrale
https://www.researchgate.net/publication/375631887_Natural_Disasters_are_Not_All_Natural
Un lavoro redatto dallo stesso autore.
La maggior parte degli tsunami (circa l’80% del totale) è generata da forti terremoti sottomarini; in misura minore da eruzioni vulcaniche e da frane. Le zone del mondo in cui gli tsunami si generano più frequentemente e con maggiore intensità sono quelle dove i movimenti geologici sono più intensi, e cioè ai margini delle placche tettoniche, dove sono frequenti sia i terremoti che le eruzioni vulcaniche.
I cinque più forti terremoti avvenuti nel corso degli ultimi cento anni hanno generato altrettanti tsunami distruttivi, quattro dei quali sono avvenuti lungo l’anello di fuoco del Pacifico (in Cile, in Giappone e in Alaska), con la sola eccezione dello tsunami di Sumatra del 2004, che ha invece colpito l’Oceano Indiano.
Il 22 maggio 1960 in Cile avvenne il più forte terremoto del XX secolo, conosciuto come terremoto di Valdivia (Magnitudo 9.5), seguito da un violento maremoto con onde alte 15-20 metri sulle coste vicine all’epicentro. Lo tsunami raggiunse le Hawaii circa 15 ore dopo, con onde che localmente hanno superato i 10 metri. Dopo circa 22 ore anche le coste del Giappone (a circa 10.000 km di distanza) furono investite dallo tsunami con onde alte fino a 6 metri.
Il 27 marzo 1964 in Alaska un terremoto di magnitudo 9.2 produsse un violento tsunami con onde che anche in questo caso si propagarono sino alle Hawaii. L’onda si propagò lungo tutte le coste americane del Pacifico e in California, colpendole con altezze comprese tra i 2 e i 6 metri.
Il 26 dicembre 2004 un sisma di magnitudo 9.1 a largo di Sumatra ha originato il più distruttivo tsunami del secolo, sia come effetti prodotti che come area interessata. Nessun altro maremoto conosciuto del passato ha provocato tante vittime (quasi 230.000, secondo le stime ufficiali dell’UNESCO) e danni in così tante aree del mondo. Le onde hanno investito oltre all’Indonesia tutti gli stati dell’Oceano Indiano, causando danni anche in Somalia, Kenya, Tanzania, Madagascar, Mozambico, Mauritius, Sud Africa e Australia. Lo tsunami ha attraversato l’Oceano Atlantico e il Pacifico ed è stato anche rilevato, più debolmente, in Nuova Zelanda, Antartide e lungo le coste dell’America del Sud e del Nord.
Nel 2011 un terremoto di magnitudo 9.1 in Giappone, con epicentro a circa 70 km dalla costa nord orientale dell’Isola di Honshu, in Giappone, ha generato uno tsunami con onde che hanno raggiunto e superato l’altezza di 40 metri nella prefettura di Iwate e in quella di Miyagi, con un’ingressione di quasi sei chilometri a Sendai. L’onda si è propagata per tutto il Pacifico, raggiungendo l’Alaska, le isole Hawaii, le coste del Nord e Centro America e il Cile. Sulle coste cilene, a 17.000 km di distanza lo tsunami era alto ben 2 metri all’arrivo sulle coste. Il numero ufficiale delle vittime dell’evento, gran parte delle quali legate proprio allo tsunami, è stato di 15.704 persone.
VEDI QUI https://cat.ingv.it/it/capire-e-difendersi/pericolosita-tsunami/tsunami-nel-mondo
Ognuno di questi eventi estremi solleva delle domande.
Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.
LA TECNOLOGIA C’E’, LA CONOSCENZA C’E’: TERREMOTI E TSUNAMI SI POSSONO CREARE
IL TREMENDO SISMA DEL 1964 IN ALASKA: MAGNITUDO 9.2, TSUNAMI IMMENSO
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.