Putin ha messo in dubbio le origini antropiche del riscaldamento globale, dicendo “nessuno conosce le origini del cambiamento climatico globale”.  “Sappiamo che nella storia della nostra Terra ci sono stati periodi di riscaldamento e raffreddamento e che potrebbe dipendere dai processi dell’universo”, ha detto Putin.  “Un piccolo spostamento dell’asse nella rotazione della Terra o della sua orbita intorno al Sole potrebbe spingere il pianeta in gravi cambiamenti climatici”. Vedi qui

Sta di fatto che…

LA RUSSIA SVELA UN PIANO PER ADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Putin è uno di quei leader fermamente convinto che la colpa di tutto questo non sia da attribuire alle attività dell’uomo.

Di  Gianluca Riccio

Il 4 gennaio è stato reso noto dal Dipartimento di sviluppo economico russo un piano per adattarsi ai cambiamenti climatici riducendo i danni e sfruttando i vantaggi della situazione. Il governo russo ha pubblicato un piano per adattare l’economia e la popolazione ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di mitigare i danni ma anche di “sfruttare i vantaggi” di temperature più calde.

Il documento, uscito ieri sul sito web del governo russo, delinea in 17 pagine un piano d’azione che descrive come ormai necessario adattarsi ai cambiamenti climatici perché questi ultimi hanno già un “effetto rilevante e crescente” su sviluppo socioeconomico, vita delle persone, salute ed industria.

La Russia si sta riscaldando 2,5 volte più velocemente del pianeta in media e il piano biennale di “prima fase” indica che il governo lo riconosce ufficialmente come un problema, anche se il presidente Vladimir Putin nega che l’attività umana sia la causa. E a dirla tutta critica anche solare ed eolico.

Il piano di adattamento climatico elenca le misure preventive come la costruzione di dighe o il passaggio a colture più resistenti alla siccità, nonché le sfide nei passaggi più critici, tra vaccinazioni di emergenza ed evacuazioni in caso di catastrofi.

Russia: adattarsi ai cambiamenti climatici per “ridurre le perdite e sfruttare i vantaggi”.

Chiariamo un principio: il piano russo NON intende “sfruttare” i cambiamenti in modo cinico perché vanno a vantaggio della Russia. Tutt’altro. Dice chiaramente che i cambiamenti climatici comportano rischi per la salute pubblica, mettono in pericolo il permafrost, aumentano la probabilità di infezioni e catastrofi naturali. E può anche portare a diverse specie espulse dai loro soliti habitat. È molto, molto più franco e onesto di tanti report miopi, o peggio negazionisti.

A voler vedere una luce nel buio, però i possibili effetti “positivi” sarebbero la riduzione del consumo di energia nelle regioni fredde. Opportunità derivano anche dall’espansione delle aree agricole e dalle possibilità di navigazione nell’Oceano Artico.

Un Natale insolitamente caldo

Nell’elenco di 30 misure illustrato nel piano c’è uno studio sui rischi che i prodotti russi perdano competitività o non rientrino nei nuovi standard relativi al clima, e nuovi materiali educativi per insegnare il cambiamento climatico nelle scuole.

La Russia è uno dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con vaste regioni artiche e infrastrutture costruite sul permafrost. Le recenti inondazioni e gli incendi sono stati tra i peggiori disastri legati al clima del pianeta.

La Russia ha formalmente adottato l’accordo sul clima di Parigi nel settembre dello scorso anno. E ha molto criticato il ritiro degli Stati Uniti dal patto.

Domenica scorsa il servizio meteorologico russo ha previsto temperature fino a 16°C più elevate rispetto alla media dello stesso periodo degli scorsi anni. Quello del Natale ortodosso.

Quest’anno a Mosca è stata utilizzata neve artificiale per le celebrazioni di fine anno.

Di questo passo da quelle parti dovranno abituarsi a togliere il colbacco. E sarà il minore dei problemi.

Il pdf del piano (in russo)

FONTE 

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