Nella giornata di domenica 26 giugno migliaia di manifestanti sono scesi per le strade di Madrid per protestare contro la NATO, a pochi giorni di distanza dal vertice dell’Alleanza Atlantica che si svolgerà nella capitale spagnola il 29 e 30 giugno.
Di Arianna Graziato
I movimenti sociali sono per definizione la risposta ad un’assenza. La mancanza di istituzioni, partiti e sindacati, di qualcuno che rappresenti le istanze collettive. Allora nascono gli ecologisti, le femministe, i no-global. Tutti movimenti che domenica scorsa, a Madrid, erano uniti contro un unico nemico: la NATO.
Gruppi così diversi, anche distanti fra loro per obiettivi e priorità, hanno marciato insieme. Fra loro anche chi delle piazze è ormai un veterano, i comunisti. Quindi, fra falce e martello e l’arcobaleno della pace, il popolo ha cercato di mandare un segnale forte e chiaro: il vertice NATO a Madrid non è il benvenuto.
Si terrà infatti nella città, dal 29 al 30 giugno, un incontro decisivo per le forze atlantiche. Si discuterà dell’Ucraina, della possibile entrata di Finlandia e Svezia e del rafforzamento delle truppe dell’Alleanza sul suolo europeo.
Per chi marciava nella capitale spagnola, secondo gli organizzatori più di 5000 mila persone, un altro incontro che non solo non fermerà la guerra, ma potrebbe alimentarla.
È questo infatti che chiedono ora i movimenti sociali, è questa la mancanza che nessun rappresentante al governo riesce a raggiungere: la pace. Ci sono già troppi problemi perché l’Europa venga travolta dagli interessi statunitensi della NATO.
Proteste No NATO non solo in Spagna
Niente armi, basta fondi pubblici spesi nella guerra: queste le chiare richieste dei manifestanti. Richieste condivise non solo dalla Spagna, ma anche da noi italiani. Già a maggio ci sono state proteste in Sardegna, quando vi avevamo dato conto delle simulazioni NATO che hanno sequestrato le spiagge dell’isola. Byoblu c’era anche a Napoli, quando davanti al consolato USA si era riunito un accesso gruppo di manifestanti. Così anche più al Nord, dove si è sentito qualche fermento: durante una manifestazione per il caro vita a Bruxelles, qualcuno ha osato sventolare la bandiera No NATO.
Se l’organizzazione atlantica era già stata messa in discussione dopo la caduta dell’Unione Sovietica, ora di fronte al conflitto in Ucraina la NATO sembra solo ingombrare. Come un vecchio re attaccato al trono anche dopo la nascita della Repubblica, la NATO ai più sembra ormai inutile.
Per molti dei manifestanti fin dalla sua nascita “l’organismo per la gestione del sistema integrato di difesa”, si è occupato di un’unica difesa: quella degli interessi delle multinazionali e della politica statunitense contro la diffusione dal comunismo. Ora che l’URSS non c’è più, l’unico obiettivo a rimanere diventa per molti anche quello meno condivisibile.
Rimane certo che la marcia a Madrid rappresenta forse la prima protesta che mette d’accordo tutti.
FONTE https://www.byoblu.com/2022/06/27/proteste-no-nato-lalleanza-e-una-minaccia-alla-pace-globale/
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