Un anno intenso sta per concludersi. Sono successe così tante cose che si stenta a crederci.
Perciò vorrei ringraziarvi tutti: per le vostre letture, per i vostri messaggi.
Anche se non siete credenti classici, il significato del Natale non sfugge a nessuno e invita alla riflessione. È una celebrazione della speranza, della vittoria della luce sulle tenebre. Nella Palestina occupata dai Romani, l’arrivo del Salvatore e Redentore era atteso da ben 2000 anni. Una buona notizia davvero rivoluzionaria e sovversiva!
Oggi cosa si direbbe di Gesù?
Un impostore, un esoterico, un pazzo? Il Natale lo passerebbe in prigione?
Sappiamo bene di non avere oggi un salvatore e che in questo tempo ognuno è chiamato a contribuire con la propria scintilla di luce.
I giorni più bui sono già dietro di noi, la notte è stata vinta. Che al solstizio d’inverno cosmico segua quello terrestre. Come sopra, così sotto.
Prendiamo il Natale come un’opportunità per fare un respiro, per rispettare noi stessi, per ritrovarci, per riconoscerci come parte della natura, come parte dell’universo, per prendere decisioni importanti e non lasciare che gli altri decidano per noi.
Buone Feste
Maria Heibel, curatrice di Nogeoingegneria
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