Termo-telecamere e intelligenza artificiale: così i tifosi torneranno all’Olimpico
Di Matteo Pinci
Investimenti per quasi 6 milioni da parte di Sport e Salute, società del Mef, un algoritmo permetterà di mantenere il distanziamento e una control room vigilerà. Cozzoli: “Lavoravamo alle novità da settembre, oggi è uno degli stadi più smart d’Europa”
Si chiama “Progetto Smart security” e, a farla semplice, è il piano che permetterà a 15900 tifosi di tornare allo stadio Olimpico per le 4 partite dell’Europeo ospitate dall’Italia. Che poi semplice non è, anzi. Per garantire la sicurezza dei tifosi, il progetto utilizza l’intelligenza artificiale. “Già nel settembre scorso Sport e Salute, proprietaria dello stadio Olimpico, aveva preparato un piano tecnologico per riaprire al pubblico l’impianto”, spiega Vito Cozzoli, presidente della società partecipata al 100% dal Mef. “Lo abbiamo aggiornato passo dopo passo seguendo i protocolli dell’Uefa e della Figc e studiando nel dettaglio ogni possibile situazione e oggi l’Olimpico è uno degli stadi più smart d’Europa. Siamo felici che il nostro lavoro abbia contribuito a far rimanere in Italia un evento importante come gli Europei di calcio”.
L’intelligenza artificiale
Il sistema ha permesso di disporre all’interno e all’esterno dello stadio 48 telecamere con termo-scanner per misurare la temperatura di tutti gli spettatori in varie fasi, non solo all’ingresso. Che avverrà comunque canalizzando i flussi in corridoi retrattili – simili a quelli usati per avvicinare i giocatori al tunnel degli spogliatoi – per convogliarli verso i rilevatori. In più sono state sostituite altre 22 le telecamere. Ma il fiore all’occhiello è l’uso dell’intelligenza artificiale. Un algoritmo nato per studiare il riconoscimento facciale, “Skeleton”, permetterà di controllare in tutto l’impianto il distanziamento tra tifosi, anche all’ingresso. Appena dovesse venire meno il metro e mezzo di distanza imposto dall’Oms scatterebbe un alert per ripristinare le giuste misure.
La control room
Si tratta di tecnologie utili anche per il futuro, ad esempio per gestire l’afflusso e la presenza nei concerti che l’Olimpico potrebbe ospitare nei prossimi mesi. Il tutto coordinato da una control room in cui confluiscono dati e immagini con possibilità di rilevamento istantaneo in caso di criticità. In tutto, l’aggiornamento (non solo tecnologico) dell’Olimpico ha richiesto investimenti tra i 5 e i 6 milioni di euro. In parte ripagato dal milione abbondante che la Uefa ha già versato per l’affitto dell’Olimpico.
FONTE https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/04/14/news/europei_sistema_sicurezza_ingresso_olimpico-296355419/
Riconoscimento facciale, il Garante boccia il sistema del Viminale: “Sorveglianza di massa”
Non è favorevole il parere del Garante per la protezione dei dati personali sull’utilizzo del sistema Sari Real Time da parte del ministero dell’Interno. «Il sistema, oltre ad essere privo di una base giuridica che legittimi il trattamento automatizzato dei dati biometrici per il riconoscimento facciale a fini di sicurezza – spiega il Garante in una nota – realizzerebbe per come è progettato una forma di sorveglianza indiscriminata/di massa».
CONTINUA A LEGGERE https://www.lastampa.it/politica/2021/04/16/news/riconoscimento-facciale-il-garante-boccia-il-sistema-del-viminale-sorveglianza-di-massa-1.40159930
Leonardo Borinato, titolare della Borinato Security racconta: “C’è un boom di richieste, è la miglior soluzione pensata per i negozi, studi professionali e aziende. Dalla Puglia al Piemonte, ci stanno chiamando in molti: farmacie e panetterie, agenzie e piccole ditte, tutti stanno cercando di attrezzarsi per riaprire. Le aziende hanno bisogno di più sicurezza per gestire la Fase 2. E devono poter farlo con un investimento relativamente economico”. Si tratterà quindi di un prodotto alla portata di tutti, relativamente economico, ma estremamente efficace. Potrebbe costituire la chiave di volta per la riapertura definitiva? VEDI QUI
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