Bugie e deliri stanno imperversando su scala globale.

La paura dell’estinzione dovuta al surriscaldamento del clima è alimentata dall’ONU, dall’IPCC e, non da ultimo, dal mainstream e dai politici. Tutte le misure legate alla CO2 che stanno rovinando economie e vite non sono solo inutili, ma estremamente dannose e stanno alimentando la fame nel mondo, oltre ad altre innumerevoli conseguenze disastrose.  La leggenda della CO2 viene ripetuta all’infinito. Invece di porre fine alle guerre, invece di combattere la massiccia distruzione ambientale in atto da decenni, si presenta “come rimedio” un’ulteriore distruzione. Perché vengono consigliati “soluzioni” che causano gravi problemi? C’è un filo rosso che attraversa tutti i settori.

Ma veniamo allo studio.

I modelli di schiarimento delle nubi marine mostrano conseguenze inaspettate della geoingegneria

di Bob Yirka , Phys.org

Un gruppo di scienziati della Terra e specialisti del clima dell’Università della California San Diego e del National Center for Atmospheric Research ha scoperto, attraverso la modellazione, che i progetti di geoingegneria come lo schiarimento delle nuvole marine possono avere conseguenze inaspettate e talvolta dannose.

Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, il gruppo ha progettato dei modelli per prevedere cosa potrebbe accadere se venissero intrapresi progetti di schiarimento delle nuvole marine su larga scala in due grandi regioni degli Stati Uniti occidentali.

Ricerche precedenti hanno dimostrato che se non si riducono le emissioni di gas serra e se non si trova un modo per ridurre la quantità di gas serra già presenti nell’atmosfera, si verificheranno cambiamenti climatici drammatici. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno ritenuto improbabile il raggiungimento di tali obiettivi e hanno cercato altre soluzioni. (ndr Questo non deve mancare, altrimenti come si potrebbero giustificare gli studi “in base a modelli”)

Una soluzione proposta è la geoingegneria per ridurre la quantità di calore che entra nell’atmosfera. Uno di questi approcci è chiamato marine cloud brightening (MCB), che prevede l’iniezione di quantità massicce di sale marino nell’atmosfera più bassa per fungere da piccoli specchi, facendo rimbalzare il calore e la luce del sole nello spazio.

In questo nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato come questo approccio potrebbe funzionare in una parte del mondo e hanno modellato i potenziali impatti.

Il lavoro ha comportato la configurazione di modelli climatici consolidati per mostrare cosa sarebbe successo se fossero state create nuvole stratocumulose artificiali in due diversi scenari, entrambi sul Pacifico settentrionale: uno sulle latitudini temperate e l’altro sulle acque subtropicali. In entrambi gli scenari, le nubi artificiali sono state generate e mantenute per nove mesi all’anno per 30 anni.

I ricercatori hanno scoperto che le nuvole artificiali ridurrebbero le temperature negli Stati Uniti occidentali, soprattutto in California, riducendo il rischio di temperature pericolosamente elevate fino al 55%. Ma hanno anche scoperto che le stesse nuvole ridurrebbero le precipitazioni, sia negli Stati Uniti che in altre parti del mondo.

Il team di ricerca ha anche scoperto che se il progetto MCB fosse proseguito fino al 2050, i suoi benefici si sarebbero ridotti e le ondate di calore in Europa sarebbero diventate molto più comuni, dimostrando che i progetti di ingegneria possono portare a conseguenze impreviste in altre parti del mondo.

Ulteriori inoformazioni https://www.nature.com/articles/s41558-024-02046-7

FONTE https://phys.org/news/2024-06-marine-cloud-brightening-unexpected-consequences.html 

UN RAPPORTO DEL 2022

MCB si riferisce all’iniezione deliberata di particelle di aerosol nelle nuvole marine per aumentare la riflessione della radiazione solare e raffreddare temporaneamente il pianeta mentre si perseguono gli sforzi di decarbonizzazione. È stato condotto un workshop per valutare lo stato delle conoscenze nel campo e per fornire un possibile percorso di ricerca per ridurre le incognite nelle componenti chiave della scienza fisica di base. Questo workshop di tre giorni si è svolto nell’aprile 2022 ed è stato sponsorizzato congiuntamente dal programma Atmospheric System Research (ASR) del Dipartimento dell’Energia (DOE) e dal programma Earth’s Radiation Budget (ERB) della NOAA.

CONTINUA https://science.osti.gov/-/media/ber/pdf/community-resources/2022/WorkshopReport_20221109_FINAL.pdf

Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

TUTTI GIOCANO A FARE DIO, IN NOME DEL “HOLY CLIMATE CHANGE”, ANCHE L’AUSTRALIA E NON SOLO

USA: SCIENZIATI VOGLIONO VERSARE IDROSSIDO DI SODIO NELL’OCEANO ATLANTICO

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.