A vent’anni dall’uscita del visionario romanzo di Michael Crichton (assolutamente da leggere) e a 16 anni dalla morte dell’autore ci inchiniamo alle sue doti di preveggenza. Ma fu davvero preveggenza?
Di Gianluca Alimonti, Luigi Mariani e Guido Parravicini
Nel suo “Perception survey” del 2023, il World Economic Forum (WEF) ha presentato il diagramma riportato in figura 1 e i cui dati sono pari pari riproposti in un recentissimo report del WEF (World Economic Forum, 2024 – table E, pag. 11, Global risks ranked by severity). Dal diagramma si evince che l’emergenza climatica sarà a breve la principale emergenza che la popolazione mondiale percepirà (o sarà indotta a percepire?) nei prossimi anni, alla faccia di guerre, inquinamento, degrado ambientale, ecc. ecc.
Figura 1 – Diagramma del World Economic Forum riprodotto nel sito https://www.statista.com/chart/29197/the-most-severe-global-risks-over-the-next-2-and-10-years
Si concretizza così appieno lo scenario delineato nel libro “Stato di paura” da Michael Crichton (1942-2008), che su wikipedia è riassunto con toni di rara efficacia:
Il tema principale del libro è quello legato al surriscaldamento globale, che Crichton espone secondo il suo interessante punto di vista. Nell’opera alcuni personaggi senza scrupoli fomentano la preoccupazione della popolazione per la salvaguardia dell’ambiente per poi sfruttare lo “stato di paura” creatosi per fini personali (vendita di libri, macchine, apparecchi “rispettosi dell’ambiente”, ecc.). I “cattivi” tentano di raggiungere i loro scopi generando disastri ambientali mediante apparecchiature futuribili in grado di controllare i fenomeni naturali, un vero e proprio terrorismo ambientale a scopo di lucro. Il romanzo affronta, portando numerose prove e fonti, il tema dell’ambientalismo, diventato per alcuni una nuova forma di business multinazionale che ha bisogno di emergenze, vere o create mediaticamente, per preservare sé stesso ed i propri lauti guadagni fatti di fondi pubblici, donazioni, royalties, ecc. Questa tesi innovativa e decisamente fuori dal coro, ha creato serie critiche riguardo al libro che è stato al centro di numerosi dibattiti.
Quest’anno il romanzo di Crichton compie vent’anni e le previsioni in esso espresse si sono in larga misura avverate, il che fa certo onore al talento di Michael Crichton, il quale aveva avuto una formazione scientifica alla scuola di medicina della Harvard University. L’anniversario ci invita anche a riflettere sul fatto che gli ingredienti proposti nel romanzo erano già tutti evidenti vent’anni fa per chi, come Crichton, avesse un fiuto e capacità di lettura della realtà… CONTINUA
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