“Il cervello indottrinato” (The Indoctrinate Brain) è un libro del dottor Michael Nehls che si spera venga pubblicato in italiano. Nehls è stato intervistato da Tucker Carlson qualche settimana fa, un’intervista che contiene dati e dichiarazioni sconvolgenti e che è in attesa di una traduzione italiana. VEDI A FINE PAGINA
Il seguente articolo è della dottoressa Naomi Wolf. La Wolf condivide la prefazione che ha scritto per il libro del dottor Nehls. In questo libro, il medico e genetista molecolare di fama internazionale presenta una scioccante catena di prove che indicano che è in corso un attacco mirato e magistralmente eseguito alla nostra individualità, con l’obiettivo di eliminare la capacità delle persone di pensare con la propria testa.
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Le neuroscienze hanno trovato la chiave della causa della Zombie Nation? La mia prefazione al nuovo libro bomba “Il cervello indottrinato”.
La scienza del lavaggio del cervello
Dott.ssa Naomi Wolf
Vi invito a leggere, per quanto possibile, la mia prefazione a “Il cervello indottrinato”, del dottor Michael Nehls. Il libro, che spiega le neuroscienze della propaganda, vi raggelerà l’anima, ma potrebbe spiegarvi molte cose.
« Il concetto che il cervello è plastico e modificabile, negli ultimi decenni è stato compreso sempre meglio dal pubblico.
Il lettore comune è ormai a conoscenza del fatto che il cervello umano può essere alterato, e che le esperienze possono modificare le sue reazioni e i suoi meccanismi. Sappiamo, ad esempio, che il PTSD (disturbo post traumatico da stress) lascia modifiche permanenti nel funzionamento del cervello. O che la maternità modifica il cervello, o che un legame stesso è un processo chimico modificato dal cervello.
Sappiamo anche, sempre come lettori comuni, che la propaganda è reale. Alcuni di noi hanno studiato la propaganda in passato. Abbiamo una conoscenza approfondita di Joseph Goebbels e dell’abilità e maestria alla base della sua fabbricazione del consenso al nazional-socialismo. Il lavoro di Edward Bernays, uno dei primi a praticare quello che è diventato il campo delle relazioni pubbliche, è anch’esso stato ampiamente letto. E bestseller vecchi di decenni come “Seduzione Subliminale”, di Wilson Bryan Key, hanno messo in luce il fatto che i pubblicitari utilizzano ogni strumento a loro disposizioneper alterare le nostre reazioni ai loro prodotti, raggiungendoci fino a livello della nostra mente subconscia.
Il pubblico moderno sa anche già, che i governi utilizzano la “comunicazione” – e spesso la propaganda – per indurci a compiere azioni che possono essere contrarie ai nostri interessi o alle nostre valutazioni più consapevoli; per creare pregiudizi e divisioni che altrimenti non esisterebbero; per aumentare le paure e innescare un senso di vulnerabilità in noi, così da poter essere meglio manovrati e guidati verso obiettivi che non sono i nostri.
Ma la tesi del Dr. Michael Nehls in questo libro è rivoluzionaria, perché mette insieme tutti questi campi di indagine e propone una serie di questioni così radicali da far cadere i misteri degli ultimi tre anni. Questo è un libro indispensabile. In “Il cervello indottrinato”, il Dr. Nehls riunisce queste aree di studio in un modo che non è mai stato fatto prima e – applicando le neuroscienze agli altrimenti assurdi eventi del recente passato – ci spiega cosa è successo all’umanità.
Molti di noi si sono accorti che i loro cari e i loro colleghi sono cambiati. Da dopo il lancio dell’iniezione ad mRNA, stiamo notando che persone altamente istruite e solitamente dotate di spirito critico, sono diventate incapaci di pensare al di fuori di due semplici binari. Osserviamo con stupore i nostri cari ed amici, un tempo evoluti, mentre rigurgitano a pappagallo punti di vista senza alcuna consapevolezza di sé. Ci chiediamo come mai abbiamo sempre la sensazione di una vaga mancanza di qualcosa, quando ci sediamo con un amico vaccinato o timoroso del COVID. E non riusciamo a capire cosa abbia causato questo grande cambiamento.
L’ipotesi del Dr. Nehls può spiegarlo. Come scrive l’editore, ” ‘Il cervello indottrinato’ illustra il potente e in gran parte sconosciuto meccanismo neurobiologico, la cui disfunzione indotta dall’esterno è alla base di questi sviluppi catastrofici“.
Il Dr. Nehls sostiene che la proteina spike e tutte le “misure COVID” intraprese, costituivano un vero e proprio attacco intenzionale all’ippocampo umano – il luogo dove hanno origine la memoria autobiografica e l’individualità stessa – e che “l’uso pornografico della paura” [“porn-fear”] impedisce di conservare i ricordi autobiografici che racchiudono il nostro io precedente. Come risultato, gli esseri umani sono divenuti privi di individualità, molto più suggestionabili, più smemorati, più accondiscendenti e meno in grado di esercitare il pensiero critico e il ragionamento creativo. L’argomentazione è in totale linea con ciò a cui molti di noi assistono, con orrore, ogni giorno. “Il cervello indottrinato” del Dr. Nehls è in tal senso un libro indispensabile, perché applica le neuroscienze alla politica e in particolare alla politica del fascismo. La sua necessità esisteva, da quando esiste il fascismo moderno.
Le neuroscienze dovrebbero essere applicate alla politica e ai cambiamenti sociali, ma è davvero raro che tali campi di analisi si incontrino. Mettendo insieme questi campi di conoscenza e contrapponendo la scienza neurologica alla propaganda e viceversa, il Dr. Nehls offre al lettore nuove e vaste prospettive, che non sarebbero state raggiungibili in precedenza.
Dopo aver letto “Il cervello indottrinato”, uno pensa: “Naturalmente! E’ ovvio che la propaganda degli ultimi anni si sia basata sullo studio intensivo del cervello e delle sue reazioni. È ovvio che le centinaia di milioni di dollari che sono stati spesi di recente e che vengono attualmente spesi dai governi degli Stati Uniti e da altri governi, per la scienza comportamentale e per la modifica del comportamento, avrebbero portato a conoscenze che sarebbero state sfruttate dagli Stati Uniti e da altri governi, per rendere le popolazioni più docili, meno capaci di ragionare, meno creative e più compiacenti. Altrimenti perché avrebbero investito così tanto in questi studi? È ovvio che il messaggio costante degli ultimi tre anni, in particolare quello della paura, avrebbe avuto effetti che non riguardavano solo la salute pubblica, o forse non riguardavano affatto la salute pubblica, ma piuttosto la possibilità di rendere gli esseri umani nelle società libere più docili – con la salute pubblica come scusa, come mezzo, per dispiegare questo terrore che è in grado di alterare la vita e le coscienze.”
Ciò che conta, nell’usare il sistema del “fear-porn”, non è tanto la specifica cosa di cui vogliono farti aver paura – sostiene in modo persuasivo il Dr. Nehls – ma il fatto che la paura in sé è trasmissibile. È la paura di per se stessa, a modificare e danneggiare il cervello.
Mi interesso da molto tempo agli effetti psichiatrici e, come avevo ben intuito, alle intenzioni che c’erano dietro ai “lockdown” e alla comunicazione “pandemica”. Ma non avevo il background neuroscientifico per capire esattamente cosa venisse fatto agli altri esseri umani, attraverso i “lockdown” e la “pornografia della paura”.
Grazie ai miei studi sugli effetti psichiatrici della tortura e dell’isolamento, che intrapresi per scrivere un libro sulle democrazie in declino, mi ero resa conto che l’isolamento provoca cambiamenti profondi e talvolta permanenti nel cervello. Sapevo intuitivamente, negli anni successivi all’11 settembre e alla “Guerra Globale al Terrorismo”, che la paura costante avrebbe logorato le facoltà necessarie al pensiero critico. E ho applicato quelle mie intuizioni al modo in cui è stata usata la comunicazione, contenente isolamento e paura , negli anni 2020-22. Ma non avevo ancora il quadro completo.
Questo libro lo fornisce. E’ quella ipotesi che ora ti fa esclamare “ah-aaah!”…
“Il Cervello Indottrinato” fornisce quelle conoscenze pratiche, finora mancanti, di cui sono dotate le neuroscienze. Che ci spiegano perché l’isolamento delle persone crea una popolazione più confusa e più facilmente manipolabile. Spiega esattamente come il messaggio dato – che la vicinanza fisica con altri esseri umani poteva ucciderti o tu potevi uccidere altri (soprattutto tua nonna) – è stato in grado di ricablare il cervello umano, per renderlo vulnerabile a quella illusione, cattiva scienza e pensiero simil-culto, che dal 2020 molti di noi hanno osservato in persone care e amici, prima capaci di pensare in modo critico. Il libro si pone anche la questione se la proteina spike contribuisca all’annebbiamento del cervello e alla cancellazione del senso di un sé autonomo, forte, individualizzato e capace di porsi domande.
Se il Dr. Nehls ha ragione, la sua teoria sarà importante quanto la scoperta del subconscio da parte del dr. Sigmund Freud, se non di più. Se ha ragione, la sua teoria spiegherebbe perché i governi di tutto il mondo hanno imposto misure di “lockdown” e iniezioni a base di mRNA, che in definitiva non riguardavano la salute pubblica ma la creazione di cittadini manipolabili e passivi. Se il Dr. Nehls ha ragione, si spiegherebbero molti aspetti sconcertanti degli ultimi tre anni, in particolare il fatto che dai leader istituzionali precedentemente riflessivi e altamente individualizzati, fin giù ai semplici cittadini, abbiano tutti seguito i dictat di una setta senza batter ciglio, e perseguito obiettivi insensati come l’isolamento, le mascherine e la sottomissione all’obbligo di vaccino, senza protestare. La tesi del Dr. Nehls spiegherebbe la straniante esperienza che molti di noi stanno vivendo nel vedere i nostri cari, un tempo analitici, ora incapaci di tenere due pensieri in testa allo stesso tempo, incapaci di impegnarsi in un dibattito pacato senza esplodere emotivamente, incapaci di mantenere il contatto e la relazione con persone che non sono d’accordo con loro.
Mentre scrivo, si sta scatenando l’ennesima crisi globale, questa volta in Medio Oriente. Nel giro di 1 solo giorno, persone a me care, altamente istruite e un tempo scettiche, stanno già ripetendo senza alcuna consapevolezza le parole dei mass media. Se era sconvolgente non sapere perché siano cambiati in questo modo, è ancor più sconvolgente, anche se incredibilmente illuminante, leggere la tesi del Dr. Nehls e capire quale potrebbe essere la causa della loro sottomissione alle narrazioni della propaganda. È allo stesso tempo più facile e più difficile – nel confrontarsi con persone care, amici e colleghi che sono stati intellettualmente spenti in questo modo – comprendere il punto di vista del Dr. Nehls e rendersi conto che questo triste cambiamento delle loro capacità cognitive potrebbe essere semplicemente da un lato fisico – la proteina spike – e dall’altro neuropsichiatrico – la ripetizione di messaggi di paura, col loro impatto sul cervello.
Sul feed dei miei social, oggi – in una giornata in cui i telegiornali hanno diffuso immagini di atrocità senza fine e in cui ci viene detto che questo Venerdì [sarebbe stato il Giorno del Ringraziamento – ndt] sarà una “Giornata di Jihad” con molti accoltellamenti – qualcuno mi ha scritto: “Proteggi la tua amigdala“. Cioè: non esporti a scene infinite di stupri, omicidi, decapitazioni, atrocità e orrori.
Il libro del Dr. Nehls è in definitiva un libro di speranza, poiché se comprendiamo i danni al nostro cervello causati sia dalla proteina spike che dalla pornografia della paura, possiamo trovare il modo di proteggere noi stessi e la nostra mente cosciente. Apprezzo i suggerimenti pratici che il Dr. Nehls ci dà, per fare proprio questo.
È spaventoso il fatto che stiamo vivendo in un’epoca in cui c’è, come sottolinea con forza il Dr. Nehls, una “guerra al nostro cervello”. Ma può essere meno spaventoso capire cosa ci viene fatto, con l’aiuto del Dr. Nehls, così da poter proteggere e rafforzare la nostra memoria autobiografica e il nostro pensiero critico e poter sopravvivere a questo assalto con l’intera gamma – intatta – della nostra intelligenza e della nostra umanità. »
Articolo originario
Versione italiana pubblicata su Substack
Ed ecco in un inglese comprensibile l’intervista di Tucker Carlson al dott. Nehls
NATO: LA GUERRA COGNITIVA – SI CONCENTRA SULL’ATTACCO E SULLA DEGRADAZIONE DELLA RAZIONALITA’
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