Una delle caratteristiche più strane della retorica durante la pandemia di SARS-CoV-2 che si è manifestata all’inizio del 2020 è stato lo strano silenzio sul sistema immunitario. Mentre in passato, le vaccinazioni e l’esposizione naturale erano considerate come alleati nella mitigazione della malattia, questa volta sono state messe in competizione, con gli esponenti rispettabili che spingevano i vaccini e colpivano chiunque osasse rompere il silenzio sulle forze naturali. Questa pressione propagandistica ha avuto inizio 18 mesi fa, ma ora si è completamente sgretolata. Il più grande studio finora che confronta i vaccini Covid con l’infezione naturale ha prodotto risultati che 50 anni fa non avrebbero sorpreso nessuno. Il “Comparing SARS-CoV-2 natural immunity to vaccine-induced immunity: reinfections versus breakthrough infections” dimostra che l’immunità naturale è più potente e più ampia in termini di prevenzione dell’infezione – una verità della biologia cellulare conosciuta e approfondita nei secoli. Tale affermazione è coerente con molti altri studi dell’ultimo anno, come spiegato da Jay Battacharya, Sunetra Gupta e Martin Kulldorff.

L’esperienza con il Covid-19 è un caso da manuale di come il sistema immunitario si modula naturalmente per affrontare gli agenti patogeni più nuovi che hanno e avranno sempre influenza sul mondo. Il vaccino (specialmente uno che utilizza una nuova innovazione piuttosto che un’inoculazione tradizionale) per questo tipo di virus – respiratorio, ampiamente diffuso e lieve per una buona parte – sarà necessariamente più battibile, semplicemente a causa del ritmo di mutazione e dell’emergere di varianti.

Lo studio israeliano è notevole sia per l’ ampiezza che per l’accuratezza dei dati che contiene. Reuters riassume lo studio in inglese:

I risultati sono una buona notizia per i pazienti che hanno già combattuto con successo il Covid-19, e mostrano tuttavia la difficoltà di affidarsi esclusivamente alle vaccinazioni per superare la pandemia. Le persone a cui sono state somministrate entrambe le dosi del vaccino Pfizer-BioNTech avevano quasi sei volte più probabilità di contrarre un’infezione delta e sette volte più probabilità di avere una malattia sintomatica rispetto a coloro che sono guariti.

Il rapporto di Unherd offre un grafico molto utile:

.Veniamo ora al problema: la sopravvalutazione del vaccino e la svalutazione dell’immunità naturale. Chi era responsabile? In effetti, è stata l’OMS ad esserne responsabile.

Diamo un’occhiata alle loro FAQ sull’immunità di gregge. Il sito ha subito un drastico cambiamento negli ultimi dodici mesi, a un certo punto ha persino rimosso del tutto la possibilità che l’infezione naturale contribuisca in qualche modo a creare l’immunità di gregge. Il capo dell’OMS ha regolarmente promosso l’idea che i nuovi vaccini abbiano creato un fantastico nuovo modo di essere immuni senza mai venire esposti al virus.

L’immunità di gregge è da considerarsi molto affascinante e può essere ricondotta alla realtà biologica o alla teoria della probabilità statistica, a seconda di ciò che si preferisce. Non è certamente una “strategia”, quindi ignorate qualsiasi fonte mediatica che la descriva in questo modo. Quando un virus uccide il suo ospite – cioè, quando un virus supera la capacità dell’organismo di integrarlo, il suo ospite muore e così il virus non si diffonde ad altri. Più questo accade, meno si diffonde. Se il virus non uccide il suo ospite, può passare ad altri attraverso tutti i mezzi abituali.

Nel momento in cui  prendi un tale virus e lo combatti, il tuo sistema immunitario codifica questa informazione in modo da costruire l’immunità nei suoi confronti. Se capita a un numero sufficiente di persone (e ogni caso è diverso, quindi non si può dare un numero preciso, soprattutto perché ci sono così tante immunità incrociate), il virus perde la sua qualità pandemica e diventa endemico, cioè prevedibile e gestibile. Ogni nuova generazione incorpora queste informazioni attraverso maggiori esposizioni. 

Questo è ciò che si potrebbe chiamare virologia/immunologia 101. È quello che si legge in ogni manuale. È stato insegnato per 80 anni in biologia cellulare in prima superiore. Osservare questo fenomeno evolutivo è meraviglioso perché aumenta il rispetto per il modo in cui la biologia umana si è adattata alla presenza di agenti patogeni ma senza impazzire assolutamente.

E la scoperta di questa affascinante dinamica nella biologia cellulare è una delle ragioni principali per cui la sanità pubblica è diventata così intelligente nel 20° secolo. Abbiamo mantenuto la calma. Abbiamo gestito i virus con professionisti del settore medico: una relazione medico-paziente. Abbiamo evitato la tendenza medievale di farsi prendere dal panico, ma piuttosto abbiamo usato la razionalità e l’intelligenza.

Un giorno, questa strana istituzione chiamata Organizzazione Mondiale della Sanità – una volta considerata gloriosa perché era principalmente responsabile dell’eradicazione del vaiolo – decise improvvisamente di cancellare tutto quello che avevo appena scritto dai fondamenti della biologia cellulare. Ha letteralmente cambiato la scienza in un modo simile a quello sovietico. Ha soppresso con il tasto di cancellazione qualsiasi menzione delle immunità naturali dal suo sito web.

Ha rimosso dal suo sito web, con il tasto “cancella”, qualsiasi menzione delle immunità naturali. Ha addirittura fatto l’ulteriore passo di descrivere scorrettamente la struttura e il funzionamento dei vaccini.

Ecco il sito web del 9 giugno 2020, che potete vedere qui su Archive.org. Devi andare in fondo alla pagina e cliccare sulla domanda sull’immunità di gregge. Vedrete quanto segue.

Questo è esatto in generale. Anche l’affermazione che la soglia non sia “ancora chiara” è corretta. Ci sono immunità incrociate al Covid da altri coronavirus e c’è una memoria delle cellule T che contribuisce all’immunità naturale.

Tuttavia, in uno screenshot datato 13 novembre 2020, leggiamo la seguente nota che in qualche modo sostiene che gli esseri umani non abbiano affatto un sistema immunitario, ma piuttosto dipendano interamente dal fatto che Big Pharma inietti cose nel nostro sangue.

Quello che questa nota dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto è stato cancellare la storia milionaria dell’umanità nella sua delicata danza con gli agenti patogeni. Si può solo dedurre da questo che noi tutti non siamo altro che lavagne vuote e non migliorabili sulle quali l’industria farmaceutica pone la sua firma. 

In più, questo cambiamento editoriale dell’ OMS ha ignorato e persino cancellato 100 anni di progressi della medicina in virologia, immunologia ed epidemiologia. È del tutto antiscientifico – un’operazione finalizzata all’industria dei vaccini esattamente nel modo in cui i teorici della cospirazione affermano e che la WHO sta facendo dall’inizio di questa pandemia.

Ciò che è ancora più strano è l’affermazione che un vaccino protegge le persone da un virus piuttosto che esporle ad esso. Un vaccino tradizionale funziona precisamente attivando il sistema immunitario attraverso l’esposizione. Questo è noto da secoli. Semplicemente non c’è modo per la scienza medica di sostituire completamente il sistema immunitario umano. Può solo rigiocarlo attraverso quella che una volta si chiamava inoculazione. Escludendo l’esposizione, l’OMS sembra addirittura scartare i metodi di J&J a favore di Moderna e Pfizer, che usano strategie mRNA. Come dire: scegliere i vincitori e i perdenti nella tecnologia!

Infine il 4 gennaio 2021: L’OMS ha cambiato la sua definizione nuovamente, per re-incorporare la realtà ovvia dell’immunità naturale.

L’affermazione che i vaccini siano migliori per l’intera popolazione rispetto all’esposizione è presentata qui come un dogma, in realtà si tratta di una questione empirica. Se il vaccino non conferisce un’immunità ampia e duratura – e non lo fa in un modo tale da rendere sicura la popolazione – allora il dogma sposato dall’OMS è potenzialmente falso.

Da un anno e mezzo i media ci dicono che la “scienza” esige che ci conformiamo ai loro dettami che vanno contro ogni principio del liberalismo, ogni aspirazione che abbiamo sviluppato nel mondo moderno di poter vivere liberamente e con la certezza dei diritti. La “scienza” ha preso il sopravvento e i nostri diritti umani sono stati schiacciati. È adesso la “scienza” ha cancellato la sua stessa storia, cancellando ciò che sapeva e sostituendola con qualcosa di fuorviante nel migliore dei casi e palesemente falso nel peggiore. Non bisogna far mistero del perché la fiducia dell’opinione pubblica nella salute pubblica sia ormai ridotta al minimo.

Non so dire perché, nello specifico, l’OMS abbia fatto questo voltafaccia su fatti scientifici di base. Dati gli eventi degli ultimi due anni, tuttavia, è ragionevole supporre che sia stata la politica ad essere in gioco. Dall’inizio della pandemia, coloro che hanno spinto verso l’isolamento, l’isteria e i mandati di vaccinazione hanno contrastato l’idea dell’immunità di gregge naturale, insistendo invece sul fatto che dobbiamo vivere nella paura del lockdown – mascherati e isolati – fino a quando possiamo tutti essere vaccinati. Ora che i vaccini hanno fallito nel fornire protezione contro le varianti, le infezioni o la trasmissione, c’è una disperata lotta per salvare lo sforzo con booster senza fine, e con il mascheramento e la paura sempre presenti.

La scienza non è cambiata; solo la politica è cambiata. Ed è proprio per questo che è così pericoloso e mortale sottoporre la gestione dei virus alle forze della politica. Alla fine anche la scienza è costretta a piegarsi al carattere ambiguo degli industriali della politica.

Le ricerche che indicano che l’OMS si è sbagliata, sembrano essere in aumento di giorno in giorno. Un nuovo studio dell’UCSF ha scoperto che “il 78% delle infezioni nelle persone completamente vaccinate nello studio erano causate da varianti con queste mutazioni, rispetto al 48% dei casi tra le persone non vaccinate… I risultati si aggiungono a una lista crescente di studi che stanno svelando perché i vaccinati sono ancora così suscettibili alle infezioni – e forniscono una conoscenza più dettagliata di ciò che potremmo incontrare in futuro”.

In aggiunta, un altro studio ha scoperto che “nei soggetti vaccinati, gli anticorpi sono diminuiti fino al 40% ogni mese successivo, mentre nei convalescenti sono diminuiti di meno del 5% al mese”. Ed è per questo che Fauci e tanti altri parlano ora di richiami ogni 5 mesi. Il vaccino non è il biglietto d’oro che l’OMS sosteneva che fosse e inoltre l’immunità naturale non è qualcosa di così barbarico e inconcepibile da dover essere cancellato dal sito dell’OMS e ripristinato solo dopo una tempesta di proteste sui social media.

Ci saranno sicuramente altri studi che mostreranno il medesimo nei prossimi mesi e anni. Gli sforzi dell’OMS per giocare con la scienza, manipolare il pubblico e cancellare la verità porteranno sicuramente al suo discredito negli anni a venire. Si spera che l’OMS in futuro si attenga alla scienza piuttosto che permettere che la sua reputazione, una volta magnificata, sia manipolata e abusata da interessi politici e industriali che non hanno in mente il meglio per il pubblico.

Jeffrey A. Tucker

Jeffrey A. Tucker è fondatore e presidente del Brownstone Institute ed è autore di molte migliaia di articoli nella stampa accademica e pubblica e di dieci libri in 5 lingue, più recentemente Liberty or Lockdown. È anche l’editore di The Best of Mises. Parla in modo ampio su argomenti di economia, tecnologia, filosofia sociale e cultura. [email protected] 

Traduzione a cura di Nogeoingegneria  [grassetto/enfasi aggiunto/a]

FONTE https://brownstone.org/articles/the-world-health-organization-oversold-the-vaccine-and-deprecated-natural-immunity/

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