Il Washington Post, 40 anni e più anni dopo il Watergate, pubblicò nel 2010 in prima pagina una importante inchiesta sulla sicurezza statunitense. L’inchiesta era il risultato di due anni di ricerche e della collaborazione di venti giornalisti coordinati da Dana Priest e William M. Arkin. Il rapporto offriva un gigantesco database con video, cartine e grafici interattivi che documentavano la crescita di un apparato di ‘sicurezza’ sempre più complesso e difficile da controllare.
Masse di dati fuori controllo. Un tempo il complesso militare industriale produceva cacciabombardieri, missili, bombe nucleari(ndr non pare che abbiano smesso). Oggi si producono informazioni e servizi e anche le aziende militari tradizionali si stanno attrezzando. Quantità spaventose di informazioni e dati he non si riescono poi a gestire. Registrazioni a tappeto, 50.000 rapporti l’anno che non si è in grado di analizzare per incompetenza. Sovrapposizioni e sprechi. Concorrenza fra i contractors. Ma non si parla solo di inefficienza. La difficoltà nel controllare i dati più sensibili da parte del Dipartimento della Difesa, a cui fanno capo 2/3 dei programmi, è ammessa dallo stesso sottosegretario Gates in una recente intervista, tra le centinaia fatte a personaggi di ogni ordine e grado, dal vertice fino ad anonimi funzionari.
Una delle scoperte dell’inchiesta è che la catena militare di comando è sistematicamente minata dal fatto che alle persone viene ordinato di non rivelare le loro attività ai comandati superiori.
Budget fuori controllo. Manca anche il controllo sulla spesa. Arkin: “Potrei dire che per la sicurezza nazionale spendiamo 500 miliardi $. Ma con i bilanci supplementari e i bilanci segreti, è impossibile seguire i flussi di denaro. … Nel Congresso ci saranno otto persone che hanno una qualche autorità per fare delle verifiche, ma sono persone cooptate nel sistema. E credo ci sia da riflettere sul fatto che è stato creato un apparato che non risponde all’equilibrio dei poteri della Costituzione”.
Il Washington Post aveva messo in piedi un sito internet dedicato all’inchiesta. Il sito non è più raggiungibile. Questo rapporto sarebbe certo da aggiornare, ma resta estremamente informativo.
Ogni giorno, in tutti gli Stati Uniti, 854mila (ora forse di più) dipendenti pubblici, militari e contractor privati con nulla osta di massima sicurezza vengono controllati e ammessi in uffici protetti da serrature magnetiche, telecamere per il riconoscimento della retina e mura fortificate inaccessibili alle apparecchiature per le intercettazioni ambientali.
Top Secret America (2010)
Il 19 Luglio scorso (ndr del 2010), il Washington Post ha iniziato la pubblicazione di una serie investigativa nell’ambito di un’inchiesta esplosiva che sta già avendo vaste ripercussione sul Campidoglio.
Amy Goodman che ha intervistato William Arkin, per Democracy Now, inizia il servizio in questo modo:
“Top Secret America” Questo è il titolo di una serie investigativa esplosiva che il Washington Post ha pubblicato questa mattina e che sta già creando una tempesta di fuoco sul Campidoglio. Per iniziare, cito, “il mondo top-secret creato dal governo in risposta agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, è diventato così grande, così difficile da controllare e così segreto che nessuno sa quanti soldi costa, quante persone ci lavorano, quanti programmi esistono all’interno di esso o quante agenzie fanno esattamente lo stesso lavoro.”
La grafica interattiva non è più on-line – vedi PDF
Praticamente un mondo alternativo, nascosto alla vista del pubblico e privo di sorveglianza che il governo avrebbe messo in piedi per “rendere più sicura l’America”. In effetti, è diventato così vasto che è impossibile gestirlo, dopo 9 anni di spese senza precedenti e di crescita.
Questa l’America Top Secret, come risulta dall’inchiesta:
1271 Organizzazioni governative e 1.931 aziende private impegnate in programmi di lavoro relativi alla lotta al terrorismo, alla Sicurezza Nazionale e all’Intelligence, in circa 10.000 sedi in tutti gli Stati Uniti.
Si stima che circa 854.000 persone, quasi 1,5 volte il numero delle persone che vivono a Washington, DC, sono in possesso di autorizzazioni di sicurezza top-secret.
A Washington e dintorni, 33 complessi di edifici per il lavoro di intelligence top-secret sono in costruzione o sono stati costruiti a partire dal settembre 2001. Insieme occupano l’equivalente di quasi tre Pentagoni o 22 volte gli edifici del Campidoglio – circa 17 milioni di piedi quadrati di spazio.
L’investigazione dei giornalisti Dana Priest e Bill Arkin del Washington Post, pubblicata all’indirizzo topsecretamerica.com comprende un database consultabile on-line ed una mappa di tutte le sedi. Sul sito è anche possibile vedere il trailer del lungo documentario che PBS Frontline sta producendo su questa inchiesta.
La voce narrante del trailer recita così: Tu pensi di conoscere l’America. Ma non conosci Top Secret America. Siamo tutti consapevoli che ci sono tre rami del governo degli Stati Uniti. Ma in risposta all’11/9, è emerso un quarto ramo. Esso viene protetto dal pubblico scrutinio dal segreto straordinario.
William Arkin, nel trailer, afferma: Questa è una comunità chiusa. E dall’11/9 lo è diventata ancora di più.
E Dana Priest aggiunge: Il rubinetto dei soldi è stato aperto dopo l’11/9 e nessuno ha osato dire “Non credo che dovremmo spendere più di tanto”
Top Secret America è in costruzione da costa a costa, nascosta all’interno di alcune delle città e periferie più familiari d’America, in Colorado, in Nebraska, nel Texas, in Florida, nei sobborghi di Washington, DC. Non se ne conosce il costo e non c’è trasparenza; quali saranno le conseguenze di eventuali errori?
La comunità di intelligence ha già iniziato a risentirsi e Democracy Now riferisce che più di due settimane fa, l’addetto alle comunicazioni per l’Ufficio del direttore della National Intelligence, Art House, ha inviato una nota ai funzionari per gli affari pubblici della Comunità di intelligence, a proposito della serie investigativa.
Nella nota era scritto:“Questa serie ha avuto una lunga gestazione e sembra progettata per mettere in cattiva luce la comunità [dei servizi segreti] e il Dipartimento [della Difesa]. Abbiamo bisogno di agire in anticipo e prepararci in modo che il buon lavoro delle nostre rispettive organizzazioni venga efficacemente riflesso nella comunicazione con i dipendenti, nella copertura secondaria dei media e in risposta alle domande”
Secondo William Arkin la cosa più significativa che è stata riscontrata, non è che l’agenzia di intelligence o il vasto apparato di sicurezza nazionale lavorino in questo settore e che siano impegnate nella lotta al terrorismo. Ma è significativo che ci sono quasi 2.000 aziende private che fanno lavoro top-secret per la comunità di intelligence e militare. Questo solleva domande sulla natura del governo e sulle responsabilità.
Qualcuno continua a fare affari con il boom dei programmi segreti nel dopo 11 settembre 2001.
Su questa pagina, ad esempio, si puo leggere la lista di agenzie ed imprese appaltatici coinvolte nel campo delle operazioni satellitari.
Sempre secondo Arkin, noi guardiamo ancora al complesso militare- industriale alla vecchia maniera ma in effetti, non c’è ancora una parola appropriata per definire tutta questa impresa oggi. Il complesso militare industriale, ai tempi di Eisenhower, produceva beni strumentali per i militari, bombardieri, missili, armi nucleari, mentre l’apparato di sicurezza nazionale odierno da molta importanza alle tecnologie per l’informazione, più che alle armi.
Circa la metà delle imprese private che lavorano in questo apparato sono imprese IT (Information Technology), società di informatica
Il dominio di questo mondo di imprenditori top-secret sul mondo tradizionale del complesso militare-industriale è enorme. Le multinazionali che sono sempre state centrali nella difesa di settore, come Northrop Grumman, General Dynamics, si stanno orientando sempre di più nella loro attività, dalla produzione alla fornitura di servizi, praticamente fornitura di personale per il governo .
Citazioni da tutti i protagonisti coinvolti, il Segretario Gates; Leon Panetta, il direttore della CIA, il direttore della Defense Intelligence e l’ex direttore della National Intelligence, l’ammiraglio Blair-sono d’accordo sul fatto che questo sistema folle, fuori controllo maturato dopo il 9 / 11, a due anni dall’inizio della gestione Obama, è restato essenzialmente nella stessa forma di quando l’amministrazione Bush ha lasciato l’incarico.
Non so come si possa considerare normale privatizzare l’informazione top secret e come sia possibile che le persone che hanno accesso ad informazioni top secret appartengano a società private. Com’è possibile che imprese che lavorano per profitto possano essere impegnate nella difesa nazionale, cosa che dovrebbe competere esclusivamente al governo?
Quello che il Washington Post ha scoperto è che non ci sono solo segreti straordinari ma ci sono vari compartimenti sopra il livello top secret che sono utilizzati da ciascuna delle agenzie di intelligence e dei comandi militari per parcellizzare quello che fanno.
Si potrebbe supporre che sia per proteggere le informazioni, ma in realtà, ciò che fanno è evitare che i programmi vengano rivelati ad altre agenzie.
Perfino il direttore dell’intelligence nazionale e il Sottosegretario della difesa per l’intelligence, il principale funzionario di intelligence nel governo, non hanno piena visibilità sui programmi degli altri, e non hanno una visione completa di tutto, anche nell’ambito della propria Agenzia.
Ci sono poi gli ‘utenti con privilegi avanzati’, persone che sono appositamente designate e che hanno la capacità di entrare in tutti i programmi del governo. Hanno degli account di accesso speciale e computers speciali. Sono una dozzina di utenti speciali nel governo, e così nel Dipartimento della Difesa e una mezza dozzina nell’ufficio del direttore dell’intelligence nazionale. Alcuni di questi utenti con privilegi avanzati hanno dichiarato “non ci sono abbastanza ore della giornata per guardare tutti i programmi del governo statunitense. Non ho abbastanza tempo per leggere tutto il materiale che sono autorizzato a leggere.”
Questo da l’esatta idea della follia di questo apparato così segreto e così poco funzionante.
Chi è interessato a tutta l’inchiesta puo visitare il sito topsecretamerica.com (ndr non più raggiungibile – vedi PDF )
La presentazione online consente di vedere il trailer, le agenzie governative e guardare le loro funzioni e molti degli imprenditori che lavorano a livello top-secret.
C’è anche una mappa delle zone Top Secret in America.
E poi c’è un profilo di ciascuno di questi enti, più di 3000, dove si può guardare più in dettaglio alle entrate, alle dimensioni delle aziende, e ciò che fanno in questo campo.
FONTE http://ilupidieinstein.blogspot.com/2010/07/top-secret-america.html
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Top Secret America
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