Ragnatele bianche nel cielo: i cittadini chiedono chiarezza

A Rieti si è svolto il Corso Multinazionale SIBCRA (Sampling and Identification of Biological, Chemical and Radiological Agents) destinato alle squadre responsabili delle attività di campionamento e rilevamento (Specialist Sampling and Survay Team) che, giunto ormai alla sua decima edizione, è rivolto all’addestramento di personale specializzato all’identificazione e alla raccolta di campioni di sospetta contaminazione biologica, chimica e radiologica da analizzare in laboratorio.
Nelle due settimane di attività i 24 partecipanti provenienti da 6 Paesi Europei (Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria e Belgio), hanno potuto sviluppare tutte le procedure teorico-pratiche sia con lezioni in aula sia con attività presso l’area addestrativa NUBICH. VEDI QUI

 

Nubich, in periferia di Rieti, è una città virtuale dove l’Italia e l’Europa si addestrano alla lotta contro le armi di distruzione di massa. Una specie di Cinecittà dedicata alle simulazioni in caso di guerra nucleare, biologica e chimica (di cui Nubich è l’acronimo). L’area interessata copre oltre 20 ettari ed è stata allestita all’interno dell’ex aeroporto Ciuffelli dove sono sorte anche altre strutture legate all’addestramento Nbc a disposizione non solo delle forze armate, ma anche delle forze di polizia e del personale civile, dai Vigili del fuoco ai volontari del “118”…

A Nubich ci sono abitazioni private, un bar, un ospedale, un distributore di benzina, un supermercato, un albergo e una scuola. C’è una piazza che dà accesso a una stazione ferroviaria con un intero treno. Ci sono perfino un villaggio arabo in stile “casbah” e i resti di una casa distrutta da un’esplosione. Sottoterra si snoda una rete fognaria di oltre 220 metri con impianto di aspirazione dell’aria, sistema autonomo di illuminazione e una serie di accessi tramite tombini. Nubich dispone anche di stazione della metropolitana messa a punto all’interno di un hangar con vagoni, banchina d’attesa e uscite d’emergenza. In tutte queste strutture avvengono le esercitazioni di combattimento Nbc nei centri abitati, si testano le procedure di rivelazione e campionamento degli agenti tossico-nocivi, si verificano i piani di emergenza.

Le aree di decontaminazione

Uno dei nodi cruciali dell’addestramento riguarda i metodi e gli strumenti di decontaminazione per le persone e per i mezzi impiegati (perfino di aerei). Il personale si addestra in settori specifici alla bonifica Nbc in caso di attacco e attua tutte le misure necessarie a evitare la diffusione di possibili agenti nocivi. FONTE

Le giornate di esercitazioni di Biowar della NATO di questi giorni coincidono con un particolare fenomeno, misteriosi filamenti bianchi cadono dal cielo. Molti cittadini allarmati da questa pioggia di filamenti si sono rivolti alle forze dell’ordine o ai vigili del fuoco..

Ma il fenomeno non riguarda soltanto l’area di Rieti.

Scrive il Meteogiornale.it:

Filamenti bianchi lunghi quasi due metri simili a ragnatele sono apparsi nel cielo a Lanciano, in Abruzzo, ma anche a Montefiascone sul viterbese e in qualche località della provincia di Rieti, con depositi anche sui tetti delle case.” La notizia racconta di una preoccupazione pubblica delle zone interessate, che chiede chiarezza di fronte ad un fatto così sconcertante.

Spiegazioni sul fenomeno? Per qualcuno potrebbe trattarsi del cosiddetto “spider ballooning” Altre ipotesi citate sono le possibilità che i “filamenti siano legati ad un progetto per modificazioni climatiche o per ampliare la riflessione delle onde elettromagnetiche”.

La risposta degli enti specializzati ha confermato in tempi record la presenza di ragni volanti all’opera: ‘Spider Ballooning’ in corso.

Leggiamo:

Nel tardo pomeriggio di ieri i Vigili del fuoco di Rieti sono intervenuti a Cantalice per le numerose segnalazioni circa la presenza in aria, sul suolo e sulla vegetazione, di una sostanza filamentosa e di color bianco. Sul posto é intervenuta per le analisi del caso una squadra VVF, unitamente al Nucleo VVF NBCR di Rieti (Nucleare- Batteriologico- Chimico- Radiologico) e Nucleo VVF NBCR di Roma. “Le analisi
«Le analisi dei campioni prelevati – affermano dal Comando provinciale dei VVF di Rieti – hanno accertato la non tossicità sotto ogni aspetto della sostanza in questione. Si è chiesto anche il supporto tecnico della Sezione Provinciale dell’Arpa Lazio per ulteriori analisi dei filamenti bianchi rilevati anche a Campoloniano e Poggio Bustone». 

L’Agenzia Regionale Protezione Ambientale ha fornito oggi i risultati della classificazione effettuata sui campioni prelevati in base ai quali viene confermato quanto appurato dai Vigili del Fuoco ed in particolare che si tratta di comuni ragnatele ovvero di «un fenomeno naturale conosciuto con il termine di Spider Ballooning, – spiegano dall’Arpa – ossia un modo di spostarsi nell’aria utilizzato da diversi ragni e da qualche altra specie di artropode. Gli animaletti secernono della seta che viene sollevata e trasportata, insieme all’animale, dal vento. Questo fenomeno si manifesta innanzitutto nel periodo autunnale, in particolare nel mese di Ottobre se particolarmente caldo». 

Sulla scorta degli accertamenti effettuati dal personale del Nucleo NBCR dei VVF di Roma e Rieti e dell’ Arpa Lazio, concludono i VVF di Rieti, «si può definitivamente escludere che la sostanza rinvenuta in diverse aree della provincia possa essere in qualche modo nociva o pericolosa per la popolazione». FONTE

 

2006: “NASCE” IL RAGNO VOLANTE.

Nel 2006 venne ampiamente ripresa questa notizia della BBC. Ricercatori del Rothamsted Research riferivano di ragni, che volano appesi a fili lunghi e preferiscono farlo in particolari condizioni atmosferiche. Secondo loro un ragno può lasciarsi trasportare per centinaia di chilometri.

IN TUTTO IL MONDO SI MOLTIPLICARONO LE OSSERVAZIONI DI FILAMENTI CHE CADEVANO DAL CIELO

Nel 2007 venne eseguita e pubblicata una prima analisi professionale sulle ricadute di filamenti dal cielo. Lo scienzato dell’Università Ca’ Foscari di Venezia fece la prima analisi eseguita e pubblicata nel 2007. Dott. Luca Zamengo è chimico e ricercatore nel campo dell’analisi metodologica e tossicologica delle fibre di amianto, del particolato ultrasottile e di altre emissioni urbane ed industriali. (CURRICULUM)

Nella conclusione della sua analisi scrisse Zamengo:

I filamenti dei campioni A, B e 11/8 risultano strutture a base di carbonio, composte da fasci di nanofibre
ed assai differenti dai filamenti del campione C. Comunque, sulla base di questi risultati preliminari, non è
stato possibile determinare se l’origine di queste formazioni sia naturale o artificiale. Ulteriori analisi
saranno compiute per studiare in modo approfondito i filamenti.
Le particelle osservate sulle fibre sono, da un punto di vista qualitativo, coerenti con il particolato urbano
diffuso nell’atmosfera; perciò saranno adottati altri metodi analitici per determinare ogni relazione
quantitativa tra i filamenti e la composizione delle particelle.
Per ora potrebbero essere considerate tre ipotesi circa l’origine dei filamenti:
1) I filamenti sono ragnatele prodotte da aracnidi di altre specie rispetto a quelle del campione C;
2) I filamenti derivano da un fall out industriale di polimeri a base di carbonio;
3) I filamenti derivano da un altro tipo di ricaduta.
Ciascuno di questi punti sarà ulteriormente investigato. Poiché simili formazioni sono state osservate in
differenti paesi, i campioni di diverse aree saranno analizzati e comparati per valutare la diffusione del
fenomeno e per verificare possibili implicazioni ambientali.
24 novembre 2007

VEDI QUI il documento intero : PDF L.ZAMENGO

 

Il gruppo “Cielo su Firenze” presentò un ANALISI MICROSCOPICA DI UN CAMPIONE DI FILAMENTO BIANCO DEL 09/11/11

Le analisi erano effettuate da un biologo italiano su alcuni campioni di filamenti caduti dal cielo (Toscana). Scrive nella sua valutazione:

Valutando alcuni articoli di letteratura scientifica in merito al ballooning (tecnica che usano alcuni aracnidi per lo spostamento) e alle ragnatele, e in base alle osservazioni eseguite tramite la microscopia ottica, è possibile constatare che il campione in esame non è una ragnatela e non è di origine naturale. E’ potenzialmente biocompatibile e presenta strutture a mio parere artificiali accostabili alla nanotecnologia. Sulla base delle analisi fin qui svolte deduco che non si tratta di materiale di origine naturale ed espongo i miei dubbi e perplessità sulle sue origini e conseguenze (impatti sulla salute, sull’ambiente).

VEDI QUI documento intero PDF.

 

SIMILARI FILAMENTI SONO STATI RITROVATI (ED ANALIZZATI) IN VARIE PARTI DEL NORD ITALIA NEL CORSO DEGLI ANNI. OGNI VOLTA LE ANALISI EFFETTUATE DA BIOLOGI/CHIMICI HANNO MESSO IN EVIDENZA L’ORIGINE ARTIFICIALE DELLA SOSTANZA CHE PERO’ E’ RISULTATA “STRANAMENTE” BIO-COMPATIBILE.

CHI E PERCHE’ RILASCIA QUESTE FIBRE DI NATURA SCONOSCIUTA?

 

VEDI ANCHE:

Misteriosi filamenti bianchi cadono dal cielo in Italia

Filamenti non identificati che cadono dal cielo

FILAMENTI IN CADUTA LIBERA A FIRENZE

AGGIORNAMENTO:

COMUNICAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ACSEIPICA

FILAMENTI CADUTI DAL CIELO, ANALISI DEI RISULTATI

Un rapporto d’analisi completo

è ora disponibile pubblicamente.

In accordo con il laboratorio AnAlytikA , abbiamo deciso di allertare le istituzioni e la comunità scientifica sui risultati preoccupanti del dottor Tailliez .

La relazione,accompagnata da una lettera ufficiale di Acseipica

consultabile qui e una dichiarazione del comitato scientifico italiano Galileo, fu inviata alle seguenti istituzioni :

– Sindaci delle quattro città interessate dai filamenti analizzati

– Il ministro dell’Ecologia,dello Sviluppo Sostenibile ed Energia

– Il ministro degli Affari sociali e della Sanità .

Il Dott. Tailliez è stato intervistato in agosto dallo staff di OVERCAST

VEDI:

ACSEIPICA

Scrive il Dott Taillez nel suo Dossier:

Diversi campioni di «filamenti diffusi nell’aria» raccolti tra Novembre e Dicembre 2012 sul territorio francese sono stati portati al nostro laboratorio provenenti da Thénioux, Saint Clément des Levées, Saint Martin de Crau e Malabat (punti di raccolta localizzati sulla cartina della Francia a pagina 118).

Per ciascuno di questi campioni sono state condotti due test di decomposizione termica [vedi http://www.thefreedictionary.com/desorption] diretta al Punto di Curie (445°C), da una parte direttamente e dall’altra con metilazione «in-situ» (un processo che favorisce l’identificazione dei composti polari eventualmente presenti).

I differenti composti organici originatisi in questa serie di otto analisi sono stati – ogni volta – separati per mezzo di Cromatografia Gassosa e identificati tramite Spettrografia di Massa (GC/SM). I dati ottenuti sono stati interpretati ed i risultati ottenuti vengono riportati in dettaglio nel presente rapporto analitico.

Ciò che si evidenzia è che questi «filamenti diffusi nell’aria» sono dei polimeri organici complessi, contenenti dei composti chimici di sintesi, come dimostra l’identificazione a mezzo Cromatografia Gassosa/Spettrografia di Massa realizzata sui numerosi prodotti della loro decomposizione termica, tra i quali figurano diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei.

I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi contengono del DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti chimici che desta particolari preoccupazioni a causa delle sue proprietàdi perturbatore endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare i composti eterociclici, presenti in questi campioni di «filamenti diffusi nell’aria», sono preoccupanti, quanto meno sul piano della sanità pubblica e dell’impatto ambientale.

Noi pensiamo che tali «filamenti diffusi nell’aria» potrebbero risultare dalla ricombinazione delle sostanze rilasciate in alta quota nell’atmosfera dai reattori degli aerei. Tenuto conto dell’aumento del traffico aereo mondiale, i risultati di questo studio preliminare ci paiono giustificare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media su questa nuova forma di inquinamento atmosferico.Ci auguriamo che la comunità scientifica studi questo soggetto al fine di comprenderlo e che le autorità di tutela dell’aviazione civile o militare, possano di conseguenza controllare efficacemente questa nuova forma di inquinamento atmosferico globale.

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Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-QualitéQ

 

 

 

 

 

 

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