Di Giuseppe Altieri
Carissimi,
ogni anno, rinnovo il mio appello contro il dissesto idrogeologico, dovuto principalmente alla distruzione dell’Humus dei terreni che non trattengono più l’acqua per migliaia e migliaia di ettari, provocando delle “Bombe Idriche”. Ciò a causa di Pesticidi, Disseccanti e Diserbanti, Concimi chimici, ecc. il cui uso ogni anno continua a incrementare, nonostante le politiche agroambientali regionali dovrebbero prevedere la riconversione biologica delle coltivazioni e il ripristino di siepi e alberature lungo i fossi di scolo e i terrazamenti tipici del Paesaggio Italico.
Invece, le regioni sovvenzionano l’uso dei mezzi chimici, chiamandola Agricoltura Integrata, o “conservativa” (a base di disseccanti che distruggono l’humus), falsificando i disciplinari di Produzione Integrata che consentono molti più Pesticidi e disseccanti del normale uso agricolo convenzionale.
Gli stessi signori che chiedono politiche di prevenzione contro le alluvioni siedono nei tavoli di concertazione e sorveglianza sui PSR regionali , ricchissime finanziarie agricole che hanno a disposizione oltre miliardi di € per la riconversione biologica dei terreni e per l’incremento dell’humus.
Questi signori delle associazioni ecologiste, dei consumatori, e soprattutto dei sindacati agricoli, questi ultimi in conflitto di interessi drammatico a danno della salute umana e dell’ambiente, in quanto spesso partecipi dei consorzi agrari che vendono disseccanti e pesticidi, costringono le regioni ad utilizzare in maniera non conforme le enormi risorse agroambientali disponibili, distratte da circa 20 anni in una mega-truffa comunitaria chiamata Agicoltura (dis)Integrata, più volte censurata dalla Corte dei Conti UE, basata su presunte riduzioni di uso della chimica, non controllabili ne verificabili (Rel.3/2005 Corte dei Conti UE).
Di seguito il mio articolo di denuncia aggiornato ai nuovi programmi PAC, con un commento introduttivo di mia figlia preoccupata per il suo (e nostro) futuro.
Abbiamo avviato ricorsi ai TAR (Toscana, Umbria, Marche e al Consiglio di Stato, con esposto alla Corte dei Conti del 2001, al fine di fermare le distrazioni di risorse agroambientali e riconvertire l’agricoltura al Biologico.
Purtroppo gli effetti delle alluvioni peggiorano la situazione anno dopo anno, in quanto i terreni agricoli perdono lo strato fertile superficiale.
Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi… le risorse ci sono in abbondanza: circa 70 miliardi di € per il periodo 2015-2020 sono a disposizione dell’Italia Agricola.
5 miliardi di € all’anno bastano a riconvertire tutti i terreni agricoli italiani in biologico, assicurando la copertura dei mancati ricavi, maggiori costi, più un 20% per la transazione burocratica al Biologico, più un 30% se si attivano azioni collettive di riconversione d’area, con immensi benefici sul territorio. Ne abbiamo a disposizione 12…
L’agricoltura biologica deve convenire per legge per tutti gli agricoltori, con azione obbligatoria e prioritaria nei PSR.
…ottimizzando la spesa dello stato: dall’emergenza alla prevenzione…
Sino ad oggi la miopia (e i conflitti di interesse) dei sindacati agricoli e delle regioni hanno accelerato il disastro idrogeologico e sanitario dell’agricoltura italiana, con drammatiche ripercussioni sulla salute (l’Italia ha il record Mondiale dei tumori dell’Infaniza ed ha perso 10 anni di vita sana media dal 2004 ad oggi, fonte OMS – Eurostat).
Pesticidi e diserbanti presenti negli alimenti e nelle acque e contaminanti dei terreni agricoli con esposizioni professionali elevate da parte degli agricoltori, sono le principali concause aggravanti di Patologie degenerative, scientificamente e legalmente riconosciuti (Es. il Parkinson per gli agricoltori in Francia e la Celiachia diffusa, Tumori e malformazioni neonatali)
Se qualcuno vuol partecipare alle vertenze di concertazione in corso con le Regioni sulle politiche agroambientali ci contatti
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Le vere cause delle alluvioni e del dissesto idrogeologico…
DAI CAMPI DI STERMINIO… ALLO STERMINIO DEI CAMPI
di Giuseppe Altieri (aggiornamento 1 febbraio 2015)
Questi disastri sono causati soprattutto dall’uomo, che disbosca e coltiva usando tanti prodotti chimici che impoveriscono il terreno e lo rendono più debole. Dovremmo, anzi Dobbiamo sfruttare la natura in modo più responsabile, altrimenti finiremo per fare del male alla terra e anche a noi.
Nina Altieri Scuola Media “A. Ciuffelli ” – Massa Martana (PG)
Distruzione dell’Humus dei terreni (spugna biologica che trattiene acqua) a causa di disseccanti, diserbanti e Pesticidi chimici agricoli, abbandono della terra e distruzione di siepi, per migliaia e migliaia di ha …che confluiscono in ogni fiume… E, se non ci muoviamo in tempo con un Bando definitivo, arriveranno anche gli OGM, resistenti ai disseccanti…
Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute e dell’Ambiente. Vietando l’uso della chimica inutile in agricoltura ! E utilizzando a dovere le enormi risorse dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali, per finanziare la Riconversione Biologica dell’Agricoltura italiana. Ora o mai più
Perchè si finisce sott’acqua
Sull’alluvione in Liguria o nelle altre aree devastate del Bel Paese, ho ascoltato infiniti commenti, ma nessuno dice la cosa più importante, ovvero che, se non mettiamo a posto l’agricoltura, liberandola dalla chimica (che distrugge l’Humus) e dalle speculazioni commerciali (che provocano abbandono delle terre), le alluvioni saranno sempre più pericolose… per mancanza di trattenimento delle acque “a monte”, cioè nei terreni agricoli.
Abbiamo speso oltre 20 miliardi di € di fondi comunitari di Sviluppo Rurale in Italia dal 2007 al 2013 (ne abbiamo persi almeno 7 per il prossimo periodo 2014-2020, in quanto non utilizzati a dovere); e ne abbiamo altrettanti a disposizione dal 2015 al 2020, oltre a circa 50 miliardi di € di cosiddetti Premi PAC di Sostegno al reddito degli agricoltori, con cui si vuol continuare a sostenere agricoltura chimica ed allevamenti industriali senza terra, produttori di liquami inquinanti e principali responsabili mondiali dei Gas ad effetto serra (Metano, CO2, Ossidi d’Azoto)… invece di imporre allevamenti al Pascolo e Biologici, produttori di fertile letame, che aumenta l’humus nei terreni trattenendo enormi quantità di acqua.
Tali fondi sono destinati alla riconversione, obbligatoria e prioritaria, verso la coltivazione Biologica, ovvero per rimettere a posto i nostri campi martoriati dalla chimica a base di pesticidi e disseccanti arancio, in altissime quantità (circa il 35% del Consumo europeo globale), che distruggono i microrganismi e l’humus, irrorati prima della semina delle coltivazioni e sotto le vigne, i frutteti, gli oliveti, ed addirittura autorizzati per seccare i cereali prima di raccoglerli. Avvelenando in tal modo la base della dieta Umana, con conseguenze drammatiche per l’Incremento di celiachie, linfomi, tumori, malattie neonatali, ecc, a causa degli elevati residui nei cibi e nelle acque (Fonte ISPRA Arpa).
Chimica che distrugge l’humus e la vegetazione che protegge la Terra, la quale pertanto, non trattiene più l’acqua, provocando alluvioni, le cui cause sono principalmente da ricercare nella diminuzione di sostanza organica stabile dei terreni, vera e propria “spugna” che assorbe acqua fino a 10 volte il suo peso. E quando decine di migliaia di ettari di terreno trattengono meno della metà dell’acqua rispetto a 40 anni fa… i disastri a valle sono conseguenze inevitabili. I terreni si sfaldano in fango e si creano voragini al posto dei fossi di scolo delle acque, con incremento progressivo nel tempo e drammatica riduzione dello strato fertile e sempre minore “trattenimento d’acqua a monte”… Dal momento che il fenomeno è esponenziale, nel futuro dobbiamo aspettarci sempre di peggio se non interveniamo immediatamente a dovere. Gli agricoltori rischiano di perdere definitivamente lo stesso strato di terra fertile coltivabile che frana drammaticamente a valle. Ciò e perfettamente misurabile con attrezzature semplici messe lungo i fossi di scolo dei campi.
Concausa aggravante del dissesto idrogeologico è anche l’abbandono dei terreni e la mancanza di coperture autunno-invernali, oltre alla distruzione delle siepi, iniziata negli anni 60′ per una sfrenata meccanizzazione. Piante idrofile come Salici, Platani e Pioppi, che evaporano milgiaia di litri d’acqua al giorno lungo i fossi, i canali dei campi e in ultimo i fiumi… che raccolgono le acque di migliaia e migiaia di ha di terreni agricoli e boschivi. Terreni che oggi si saturano troppo facilmente, rilasciando l’acqua e creando delle vere a proprie “bombe idriche” che cadono a valle portandosi via tutto ciò che incontrano.
Ottimizzare la spesa dello stato: dall’emergenza alla prevenzione.
Oggi abbiamo a disposizione immense risorse attraverso i fondi europei di sviluppo rurale (200 miliardi di € investiti in Europa), per rimettere le siepi, pagare tutti i mancati redditi, i maggiori costi, più un 20% per chi coltiva in biologico, per inserire le coltivazioni di copertura autunno-invernali intercalari tra le colture da raccolto, per incrementare la biodiversità, proteggere le aree di interesse naturalistico (Natura 2000)… e sostenere tutte quelle pratiche agroambientali atte a prevenire le catastrofi e migliorare la fissazione del carbonio del terreno incrementando l’Humus (e risolvendo nel contempo l’effetto serra, ndr). Fondi sufficienti a riconvertire al Biologico tutta l’Agricoltura Italiana.
In tal modo …“preservando la fertilità dei terreni per le generazioni future”... (Art. 44 della Costituzione Italiana), tutelando i diritti inviolabili alla salute e all’ambiente salubre (Art. 32, e Art. 9) e regolando l’attività economica affinche tali diritti non vengano violati (Art. 41).
Ma queste immense somme europee vengono utilizzate in modo distorto, per la miopia dei sindacati agricoli irresponsabili (Coldiretti, Unione Agricoltori, CIA), che sono molto spesso parti attive nelle proprietà dei consorzi agrari che vendono pesticidi, mentre concertano le politiche agroambientali con gli assessorati all’agricoltura, in palese conflitto di interessi,visto che tali politiche dovrebbero finanziare la sostituzione dei pesticidi e concimi chimici.
Enormi risorse finiscono così nelle tasche di chi abbandona i terreni senza coltivarli (Set-aside ventennali, es. in Basilicata) o, molto peggio, di chi compra pesticidi a volontà, chiamandola “agricoltura Integrata”, falsificandone le norme con disciplinari che prevedono usi di pesticidi molto superiori al normale impiego in agricoltura convenzionale. Ad es. con autorizzazioni a disseccare con prodotti tossici i terreni prima di seminare, l’erba dei vigneti, oliveti, frutteti, ecc.. E consentendo oltre 30 trattamenti chimici sui frutteti e oltre 20 sui vigneti… Per chi intendesse approfondire la questione consiglio di scaricare i disciplinari regionali di agricoltura (dis)integrata delle regioni italiane da internet, Disciplinari per il cui rispetto vengono erogati i fondi agroambientali europei… ovvero per Comprare Pesticidi, disseccanti e concimi chimici che distruggono l’humus !
Quando tali risorse erano destinate per l’esatto contrario…
Ciò avviene in tutta Italia, dai vigneti con l’erba disseccata invece che tagliata nel Gavi in Piemonte (da cui l’Acqua scende in Liguria fino a Genova, ndr) o a Conegliano Veneto (tanto per ricordare un’altra alluvione terribile). Milioni di ha diventano “arancioni” con danni paesaggistici enormi… disseccati da contoterzisti ed agricoltori che corrono, spesso indebitati con le Banche, senza preoccuparsi del futuro. Non hanno tempo di lavorare la terra come si deve ? Il tutto solo per risparmiare qualche € / ha !!! …distruggendo il “capitale” Terra per i propri figli e le generazioni future. Mentre i fondi agroambientali europei avrebbero dovuto sostenere le pratiche ecologiche, proprio per i loro maggiori costi… compensando gli agricoltori.
Guardateli gli oliveti sottoposti all’agente arancio, in primavera, ad esempio nel “cuore Verde” (pardon Arancione) d’Italia… sotto l’effetto del solito Glifosate o del Glufosinate o altri disseccanti (Roundup e prodotti similari). Il Glifosate, diserbante più venduto al mondo, micidiale per la salute umana e ormai presente in tutte le acque di falda (fonte Ispra – Arpa), così come altri pericolosissimi pesticidi e diserbanti…
Mentre i Pagamenti Agroambientali Europei, agli agricoltori che forniscono servizi ambientali e sanitari (agricoltura Biologica, Siepi, inerbimenti dei campi, incremento dell’Humus, ecc..).dovrebbero compensare per Legge tutti i mancati ricavi, i maggiori costi, più un 20% di spese di transazione, più un altro 30% per le azioni collettive su un territorio, con immensi benefici territoriali.
Sulla non corretta Spesa Agroambientale (avviata nel lontano 1992, sic !) è intervenuta, ripetutamente, da almeno un decennio la Corte dei Conti Ue (Relazione n. 3/ 2005 e n. 7/ 2011 sulla Spesa Agroambientale delle regioni europee). Ma le regioni continuano imperterrite nei loro disastri a carico dell’economia agricola, della salute pubblica e dell’ambiente Italiano
Mentre i venditori di Pesticidi hanno raddoppiato i loro fatturati e continuano a far affari sulla nostra pelle, in primis degli agricoltori stessi. E nessuno lavora per una “convergenza di interessi”… affinche vendano prodotti per l’Agricoltura Biologica e ritirino i raccolti Biologici !
Povera Italia…
Un disastro che è tra le principali cause di oltre 100 miliardi all’anno di spesa sanitaria nazionale per malattie degenerative collegate direttamente, quali concause aggravanti, all’impiego di pesticidi in agricoltura ed ai residui negli alimenti e nel pescato.
Oggi il Cancro è la prima vera causa della crisi economica italiana… siamo un “paese al reparto oncologico” !!
L’Aspettativa di vita sana in Italia è calata di almeno 8 anni dal 2003 ad oggi (dati UE), mentre il tasso di tumori infantili neonatali cresce del 3% all’anno, il doppio degli altri paesi europei (dove l’uso di pesticidi è stato drasticamente ridotto già negli anni ’90). L’infertilità delle coppie Italiane è tra le più alte al mondo, a causa dell’effetto di disturbo ormonale dovuto ai residui chimici negli alimenti e nelle acque; i nostri spermatozooi stanno sparendo e/o vengono alterati, compromettendo la salute della progenie (L. Montano et al.).
In Italia abbiamo 1,4 figli per coppia, in Germania ne hanno 3,5, in Francia 3… se andiamo avanti così, tra breve non ci saranno più italiani e gli stranieri avranno finalmente vinto al loro guerra di invasione, eliminandoci con la chimica e gli OGM… Una guerra che oltretutto ci viene venduta, come lento suicidio a Pagamento a partire dalle campagna per arrivare ai Supermarkets del cibo spazzatura, plastificato e globalizzato… e finire alle chemioterapie e medicine sintetiche, spesso senza speranza di cura.
L’Italia da sola consuma oltre il 35 % di tutti i pesticidi UE, mentre l’agricoltura è indebitata in maniera spaventosa e i contadini vengono sfruttati dal commercio e dalle industrie agroalimentari… proprio quando i fondi UE finanziano da 15 anni lo sviluppo delle filiere corte o dirette locali e biologiche. L’assistenza tecnica (1.500 € all’anno per azienda agricola) è obbligatoria… ma molte regioni non l’attivano e i tecnici sono disoccupati o vanno a fare scartoffie nei sindacati agricoli, nel disinteresse sostanziale per l’assistenza fitoiatrica, da parte degli Ordini Professionali, che solo ultimamente si sono decisi a ricorrere al TAR del Lazio perchè in Italai si vendono pesticidi chimici senza prescrizione tecnica (ricetta), atto che dovrebbe essere obbligatorio. E dove son finiti i soldi della Tassa sui Pesticidi, affidata alle Regioni per finanziare ulteriormente l’assistenza tecnica e la comunicazione e informazione sell’Agricoltura e alimentazione biologica?
Abbiamo in mano una finanziaria da almeno 12 miliardi di € annui per salvare l’Italia e la vita degli italiani… oltre alla nostra economia: i Contributi PAC di sostegno al reddito degli agricoltori e quelli dei PSR regionali, per il pagamento di servizi e investimenti in agricoltura. Ne bastano solo 5 per riconvertire tutta l’Italia alla Coltivazione Biologica (vedasi scheda sintetica).
Da almeno 20 anni partecipo a trasmissioni popolari come Report, Ambiente Italia, ecc. E, grazie a un manipolo di agricoltori biologici abbandonati da tutte le “ufficiali rappresentanze” abbiamo attivato ricorsi amministrativi ai TAR in Umbria, Marche Toscana e Campania. E un esposto alla Corte dei Conti la tiene informata dei fattii dal 2000, così come informati sono il Ministero Agricoltura, le Regioni, la Commissione UE che approva programmi spesso non conformi agli obiettivi delle normative europee, salvo esporsi alle puntuali critiche della Corte dei Conti Ue, sopracitate…
Se qualcuno ci vuole aiutare… o, meglio, se qualcuno vuole aiutarsi, è necessario organizzare una seria rappresentanza delle presenti istanze nei tavoli di concertazione regionali e Ministeriali. Se volessimo approfittare di questi prossimi anni cruciali, con ancora molti fondi disponibili, per avviare la corretta applicazione dei programmi Agroambientali europei e regionali, facendo tutti un esame di coscienza, potremmo passare dal conflitto alla convergenza di interessi. Ed avviare finalmente una riconversione Agroecologica in Italia. Nel suo ruolo multi-funzionale, cruciale per la salvaguardia della salute e dell’ambiente e la tutela del territorio dall’erosione, al fine di assicurare ai nostri figli la fertilità biologica della Terra e la conservazione della sua capacità di nutrirli in modo sano. E non di ammalarli, come oggi succede a causa del sistema agro-industriale globalizzato offerto dai Supermarket… laddove per il momento è meglio non mettere piede.
Approfittiamo della crisi industriale per tornare alla Campagna e coltivare biologicamente. Abbiamo fondi anche per aprire nuove partite iva di giovani agricoltori sotto i 40 anni: 70.000 € a disposizione per investimenti. E 3.000 € all’anno, dal 2007, per sostenere un vero sistema di certificazione biologica, basato su controlli ispettivi sul campo, ogni mese, ed analisi dei residui chimici.. e non su una visita di controllo delle carte all’anno, come avviene oggi, laddove è il controllato che paga il controllore (appena 600 € all’anno di media), con gli scandali all’ordine del giorno… mentre rimandiamo indietro i soldi a Bruxelles.
Dobbiamo ri-collegare i cittadini agli agricoltori, attraverso i mercati locali e solidali, al giusto prezzo, coi fondi per la Promozione commerciale. Rimettiamo gli alberi lungo i fossi, le siepi lungo i campi e i boschetti lungo i fiumi, togliamo il cemento dove fa danni… magari andando a vedere le foto delle mappe aeree a partire dagli anni ’40… perchè l’esperienza dei nostri Avi sapeva bene dove mettere la siepe o disegnare il fosso e la scolina… ed i muretti a secco. Coi fondi Agroclimatico-Ambientali possiamo finanziare l’incremento dell’humus attraverso le coltivazioni di copertura dei suoli sotto le colture arboree e da sovescio prima di seminare quella da raccolto, le consociazioni, la tutela degli Ulivi secolari, l’uso delle tecniche biologiche particolarmente costose come l’impiego di insetti utili… E se gli agricoltori vogliono l’aumento del sostegno al reddito, chiamato “Greening”, non devono usare disseccanti o pesticidi inutili, soprattutto perchè oggi l’Agricoltura Integrata è diventata obbligatoria per tutti ed è necessario usare prima tutte le tecniche sostitutive di quelle chimiche, e solo in ultima analisi impiegare i Pesticidi, con autorizzazione tecnica eventuale, in caso di mancanza di tecniche sostitutive, cosi come prevedono le norme in materia (Decisione Cee del 30-12-1996)… di ben 20 anni fa !!!
Ricostruiamo il Paesaggio tradizionale della Campagna Italiana, che ha un valore inestimabile, restaurando i Casali in Bioedilizia e dotandoli di energie rinnovabili….
Soprattutto, ricostruiamo l’Humus alla Madre Terra, recuperando le tradizioni Agroecologiche e diffondendo Tecniche Biologiche Innovative ed avanzate “ecocompatibili”, formando i tecnici e gli agricoltori con le risorse disponibili ad hoc, gestite dagli Istituti Agrari diffusi sul territorio, attraverso corsi Post Diploma o indirizzi specifici di studio. Oggi, troppo spesso, i Periti Agrari ed Agrotecnici diventano operai delle aziende agrarie e contoterzisti… e sui trattori vanno a irrorare Pesticidi pericolosi… in primis proprio per la loro salute.
Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute, sono sicuro che loro ne avranno gran cura.
Ma attenzione, se non arriviamo al Bando definitivo degli OGM, vietandone ogni importazione, per gli accertati pericoli per la salute e la contaminazione irreversibile dell’ambiente, controllando in modo adeguato l’assenza di OGM nelle sementi e negli alimenti in Italia, eventualmente sottoponendo la materia al referednum consultivo popolare, come prescrive la stessa direttiva europea sugli OGM, la Monsanto e le altre multinazionali contamineranno definitivamente il nostro territorio e potranno vendere e far seminare OGM anche in Italia…
Allora, la tradizione agroalimentare italiana sarà definitivamente ed irreversibilmente persa ! E non sarà più possibile tornare indietro.
E’ troppo tardi per essere pessimisti, bisogna solo agire…
Chi ci salva? La responsabilità dei dirigenti e dei politici …o una auto-organizzazione popolare spontanea…
saluti cari
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L’AGROECOLOGICA E LA VITA (A.M.A. LA VITA)
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
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Gepostet von Vincenzo Mesiano am Samstag, 21. Oktober 2017
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