L’ATMOSFERA COME ARMA – ROSALIE BERTELL
Di Nogeoingegneria
Rosalie Bertell era una figura di spicco e davvero unica nel campo della salute ambientale e un’acuta critica delle attività militari e industriali che inquinano e danneggiano il nostro pianeta. Le sue preoccupazioni principali riguardavano l’impatto delle attività umane, in particolare quelle militari, sull’atmosfera terrestre. Il suo libro “Pianeta Guerra l’Ultima Arma di Guerra” è tutt’ora attualissimo.
Cosa sosteneva Bertell?
L’atmosfera come arma: Bertell sosteneva che l’atmosfera terrestre fosse diventata un campo di battaglia, con le potenze militari che sperimentavano tecnologie in grado di manipolare i fenomeni atmosferici a fini strategici.
Progetti militari segreti: Secondo Bertell, molti esperimenti militari, spesso condotti in segreto, avevano come obiettivo la modifica del clima o la creazione di sistemi di difesa avanzati, con conseguenze imprevedibili sull’ambiente.
Connessione tra salute e ambiente: Bertell sottolineava la stretta connessione tra la salute umana e la salute del pianeta. Le alterazioni dell’atmosfera causate dalle attività umane, a suo avviso, avevano un impatto diretto sulla salute delle persone, aumentando l’incidenza di malattie e disordini.
Necessità di trasparenza: Bertell chiedeva una maggiore trasparenza da parte dei governi e delle istituzioni militari riguardo ai loro esperimenti e alle loro attività che potessero avere un impatto sull’ambiente.
Esempi di esperimenti citati da Bertell:
Progetto Argus: Un esperimento condotto dagli Stati Uniti negli anni ’50 che prevedeva l’esplosione di bombe nucleari a bassa quota per creare cinture di radiazioni artificiali intorno alla Terra.
Progetto Starfish: Un altro esperimento nucleare statunitense che ha provocato un’aurora boreale artificiale e ha avuto un impatto significativo sulla ionosfera.
SINTESI DEL VIDEO
Questo è un segmento di una lezione di Rosalie Bertell nel 2010, quindi 15 anni fa, dove espone i complessi strati dell’atmosfera terrestre e come le attività umane, in particolare le operazioni militari, stanno influenzando questi strati.
Punti chiave:
L’atmosfera terrestre è un sistema complesso: Bertell sottolinea la natura intricata dell’atmosfera, evidenziando i suoi vari strati (troposfera, stratosfera, mesosfera, termosfera ed esosfera) e la loro interconnessione.
Impatto umano sull’atmosfera: Il video discute come le attività umane, in particolare le operazioni militari, interferiscono con i processi atmosferici naturali.
Manipolazione militare della ionosfera: Bertell sottolinea i tentativi militari di manipolare la ionosfera, uno strato dell’atmosfera pieno di particelle cariche elettricamente. Suggerisce che queste manipolazioni possono avere conseguenze impreviste, come i blackout (riferendosi al blackout del 1995 nel nord-ovest degli Stati Uniti e in Canada).
Interferenza con i fiumi atmosferici: Il video discute il concetto di “fiumi atmosferici” e come le attività militari possono alterare il loro corso, potenzialmente influenzando i modelli meteorologici e causando eventi meteorologici estremi.
Mancanza di consapevolezza pubblica: Bertell sostiene che il pubblico è in gran parte inconsapevole di queste attività militari e delle loro potenziali conseguenze. Di seguito ( parte 2,3,4) parla dello strato di ozono, del ruolo dei danni provocati da test nucleari, dell’introduzione di sostanze chimiche via missili e del ruolo di HAARP.
Il video presenta una prospettiva molto critica sull’impatto dell’esercito sull’atmosfera terrestre, e per questo Bertell rimane una voce singolare e molto importante.
La sitazione non è certo migliorata. La competizione per il dominio spaziale tra gli Stati Uniti e le potenze rivali Cina e Russia ha portato l’amministrazione Trump e il Congresso, nel 2019, a ristabilire il Comando spaziale degli Stati Uniti – disattivato dal 2002 – e a creare la Forza spaziale degli Stati Uniti come sezione di servizi indipendenti.
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