Giugno 2019: La DARPA annuncia a giugno di aver lanciato tre palloncini da Cumberland, nel Maryland, in un test di volo per il programma ALTA (Adaptable Lighter Than Air). Vuole dimostrare la capacità di navigare nel vento con un veicolo più leggero dell’aria percorrendo lunghe distanze.

Coincidenza! Ci siamo fatti certe domande a giugno! Su flightradar è stato individuato (grazie a Alberto) un fenomeno nuovo, non sono segnalati soltanto aerei in volo, ma ‘mongolfiere’ (palloncini) in quota.

Qualche settimana dopo leggiamo sul ‘Guardian'( scoperta un po’ in ritardo): “Il Pentagono testa palloni di sorveglianza di massa in sei stati” Torna in mente il PROJECT LOON CHE PREVEDE MIGLIAIA DI PALLONI AEROSTATICI A 20 CHILOMETRI DI ALTEZZA.

Qualche settimana dopo leggiamo sul Guardian

Il Pentagono testa palloni di sorveglianza di massa in sei stati

L’esercito americano sta conducendo test di sorveglianza di massa in sei stati del Midwest utilizzando palloncini sperimentali ad alta quota, secondo i documenti depositati presso la Federal Communications Commission (FCC).

Il Grande Fratello ti sta guardando! Sei stati americani nel Midwest sono sotto “sorveglianza militare” da metà luglio, riferisce The Guardian. Un totale di 25 palloni autonomi ad energia solare sorvolano il South Dakota, il Minnesota, lo Iowa, il Wisconsin, il Missouri e l’Illinois. Viaggiano nella stratosfera a quasi 20 km di altitudine e, dotati di un sistema radar all’avanguardia, possono localizzare simultaneamente più veicoli, indipendentemente dal tempo o dalle condizioni meteorologiche.

Hanno lo scopo di “fornire un sistema di sorveglianza permanente per individuare e scoraggiare il traffico di stupefacenti e le minacce alla sicurezza interna”, secondo i documenti depositati sulla piattaforma FCC (l’agenzia responsabile della regolamentazione delle telecomunicazioni), da Sierra Nevada Corporation. La società, specializzata nella conversione di aeromobili per l’industria militare o aerospaziale, è guidata da Southcom, una divisione del Ministero della Difesa. La FCC ha concesso loro una licenza per continuare i test fino a settembre.

Sorridi, sei filmato!

L’esercito americano ha tirato fuori l’artiglieria pesante in termini di tecnologia all’avanguardia per condurre i suoi esperimenti. I palloncini sono dotati di un avanzato sistema di rete a maglie avanzata che consente loro di comunicare tra loro, condividere dati e trasmetterli a ricevitori terrestri. Gli ingegneri li hanno equipaggiati con nove telecamere ad alta definizione, in grado di registrare simultaneamente immagini panoramiche a scala di un’intera città.

“Le città statunitensi non dovrebbero essere soggette a una sorveglianza così ampia, in cui ogni veicolo può essere monitorato“, si lamenta Jay Stanley, analista politico presso l’American Civil Liberties Union. “Raccolgono molti dati personali sugli americani: possono sapere chi va in una sede sindacale, nella chiesa, nella moschea, in una clinica specializzata per curare l’Alzheimer … Non dovremmo dare loro l’opportunità di utilizzare questo sistema negli Stati Uniti”.

Né la Sierra Nevada né Southcom hanno risposto alle richieste dei giornalisti. Ryan Hartman, CEO della società concorrente Worldview, che ha condotto test simili, ha dichiarato al Guardian che “esistono leggi per proteggere la privacy dei cittadini statunitensi e noi rispettiamo tutte queste leggi. Comprendiamo l’importanza della condotta etica nella protezione della privacy delle persone”.

Un sistema di sorveglianza economico

Secondo il Guardian, la Sierra Nevada Corporation da molti anni fornisce aeromobili di sorveglianza leggera da milioni di dollari a Southcom. Ma i dispositivi richiedono piloti che possono volare solo poche ore al giorno. I nuovi palloncini, invece, stanno dimostrando di essere piattaforme di sorveglianza economiche. Poiché sono dotati di pannelli solari, la questione del rifornimento di carburante è esclusa. Perfettamente autonomi, possono muoversi per un mese nella stratosfera, seguendo le variazioni e lo spostamento delle masse d’aria.

La sorveglianza da parte di palloncini stratosferici, relativamente nuova, sfrutta le lacune legali che li riguardano, secondo le preoccupazioni di Arthur Holland Michel Michel, autore del libro Eyes in the Sky (pubblicato nell’edizione inglese Houghton Mifflin Harcourt nel 2019). I palloncini sono attualmente soggetti a meno restrizioni e regolamenti rispetto ai droni, ad esempio. Inoltre, nessuna delle parti interessate ha chiarito se i dati raccolti siano cancellati, archiviati o trasmessi ad altre agenzie federali o locali. L’unica certezza: secondo il media Quartz, gli esperti del Pentagono affermano che saranno in grado, in caso di eventi eccezionali, di “riavvolgere il nastro per vedere esattamente cosa è successo e tornare ancora più indietro per vedere chi fosse coinvolto e da dove viene”.

Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli


PROJECT LOON: MIGLIAIA DI PALLONI AEROSTATICI A 20 CHILOMETRI DI ALTEZZA

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