Una dozzina di dipendenti di Google ha deciso di abbandonare la compagnia, e oltre 4000 hanno firmato una petizione interna contro Project Maven [VIDEO].
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Google sta collaborando col Pentagono, il Ministero della Difesa degli Stati Uniti, a Project Maven, il progetto pilota per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale per i droni militari di prossima generazione.
Maven, conosciuto anche col semplice acronimo AWCFT (Algorithmic Warfare Cross-Functional Team) ha lo scopo di “accelerare l’integrazione delle tecnologie per il machine learning e l’elaborazione dei big data da parte del Ministero della Difesa” e Google si starebbe occupando proprio dello sviluppo di sistemi di analisi dei contenuti dei filmati catturati dai droni, non è chiaro se solo per compiti di sorveglianza o anche per dotare gli stessi di avanzate capacità di attacco autonomo tramite il riconoscimento di obiettivi sensibili.
Il progetto comunque sembrerebbe essere nato con l’obiettivo di fornire dati di “intelligence” per gli analisti a terra, dotando i droni della capacità di riconoscere oggetti appartenenti ad oltre 38 categorie. L’IA in sviluppo tramite l’utilizzo delle API TensorFlow di Google non sarebbe quindi destinata ad equipaggiare “armi intelligenti”.
La sola collaborazione tra Google e il Pentagono a quanto pare sarebbe bastata però a far infuriare diversi dipendenti, indignati per la scelta fatta dai dirigenti. Stando a quanto riportato a Gizmodo da alcune fonti anonime interne all’azienda, la collaborazione a Project Maven sarebbe stata mantenuta segreta in un primo momento, e discussa solo in seguito all’interno di una mailing list aziendale.
In molti infatti avrebbero sollevato importanti interrogativi etici sulle finalità dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e sul suo impiego in ambito militare “per uccidere persone”, anche se come detto a quanto pare lo scopo non sarebbe questo, non direttamente almeno. Non è difficile del resto immaginare che, dopo aver identificato una particolare auto in un corteo, che trasporti ad esempio un signore della guerra, un generale, un capo di stato nemico etc. lo step successivo sia quello di distruggerla. In questo caso l’IA del drone è servita o meno a scopi militari? La sentenza è assai ardua.
FONTE https://www.tomshw.it/project-maven-google-realizzera-ia-droni-militari-92117
Tra meno di dieci anni almeno 7,5 milioni sorvoleranno case e teste degli europei, e solo in ambito civile.
Entro il 2020 la dimensione del mercato del drone globale crescerà del 42% nell’agricoltura di precisione, nel 26% nei media e nell’intrattenimento, del 36% nell’ispezione e nel monitoraggio delle infrastrutture e del 30% nelle attività ricreative. Sesar stima che la domanda europea varrà oltre 10 miliardi di euro all’anno, in termini nominali, entro il 2035 e oltre 15 miliardi di euro all’anno entro il 2050. Ma si tratta di stime prudenziali. LEGGI QUI
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