Mentre nella «spending review» il governo promette una riduzione di 300-500 milioni nel bilancio della difesa, l’Italia sta assumendo nella Nato crescenti impegni che portano a un inevitabile aumento della spesa militare, diretta e indiretta.
La Nato non conosce crisi. Giunta al suo 65° anniversario dopo una vita agiata in cui ha speso decine di migliaia di miliardi di dollari in forze armate, armi e guerre, si sta costruendo un nuovo quartier generale a Bruxelles. Il costo previsto, 460 milioni di euro, è quasi triplicato salendo a 1,3 miliardi e continua a crescere. La Nato non bada però a spese per dare al suo staff centrale di 4mila funzionari una lussuosa sede, dotata delle più avanzate tecnologie.
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