POTENZA – Fu il primo a lanciare l’allarme sull’inquinamento del lago del Pertusillo. Ma per quella coraggiosa denuncia invece di ricevere un premio ha ottenuto una condanna: tre mesi di reclusione e tre mesi di interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa). Più di quanto avevano stabilito i giudici di primo grado (due mesi e 20 giorni e nessuna pena accessoria, a seguito di rito abbreviato). Il tenente della polizia provinciale Giuseppe Di Bello è stato condannato anche in appello. La richiesta del sostituto procuratore generale Modestino Roca era ancora più pesante: tre mesi di reclusione e un anno di interdizione. L’accusa: rivelazione del segreto d’ufficio per aver divulgato i dati sull’inquinamento delle dighe.

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Autore: Maurizio Bolognetti, Direzione nazionale Radicali Italiani e segretario Radicali Lucani

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