Lo scorso 15 luglio NASA e Roskosmos hanno annunciato di aver siglato un accordo per lo scambio integrato di posti sui rispettivi voli verso la Stazione Spaziale Internazionale.

«Avere equipaggi integrati ci garantirà la presenza di personale altamente qualificato a bordo della ISS», specifica il comunicato ufficiale NASA. «Oltre alla manutenzione straordinaria ed eventuali EVA, questo ci permetterà di scavalcare potenziali problemi con le capsule, gravi problemi medici e particolari emergenze che costringano un equipaggio al ritorno anticipato a Terra».

L’accordo si profila come un atto di nuova speranza nei confronti del programma ISS, che nei mesi precedenti aveva rischiato (almeno a parole) il tracollo, visto il clima di guerra fredda ri-creatosi tra Russia e Stati Uniti. Il tutto era esacerbato dalle costanti dichiarazioni propagandistiche dell’ormai ex direttore generale di Roskosmos Dmitrij Rogozin, prontamente rimosso dall’incarico il giorno dopo l’annuncio e sostituito da Jurij Borisov.

Gli equipaggi misti sono sempre stati una costante durante i due decenni del programma ISS. Ciascuna delle 5 agenzie internazionali (NASA, Roskosmos, ESA, CSA e JAXA) è responsabile dei rispettivi elementi dell’avamposto orbitale, che non può essere mantenuto operativo senza il contributo coordinato di tutti.

Il primo astronauta che beneficerà di questo nuovo accordo sarà lo statunitense Francisco Rubio che il prossimo 21 settembre sarà a bordo della Sojuz MS-22 unitamente ai compagni russi Sergej Prokop’ev e Dmitrij Petelin.
Una settimana dopo, la cosmonauta russa 
Anna Kikina sarà a bordo della Dragon Crew-5 di SpaceX, insieme ai colleghi statunitensi Nicole MannJosh Cassada e il veterano giapponese Koichi Wakata.


Nell’aprile 2023 è prevista la partecipazione di Andrej Fedjaev (riserva della Kikina) alla missione Dragon Crew-6. Più in là, nel 2027, un cosmonauta ancora da definire salirà a bordo della Dragon Crew-10.

Se dal luglio 2011 (con l’ultima missione dello Space Shuttle) al maggio 2020 (con la missione Crew Dragon DM-2) volare sulle capsule Sojuz è stata la norma per gli astronauti statunitensi, europei, canadesi e giapponesi, il volo della Kikina sarà il primo di un cosmonauta russo a bordo di una Crew Dragon e il primo dopo 20 anni su una navicella non russa. Infatti gli ultimi cosmonauti a volare su una navicella statunitense furono Sergej Treščëv e Valerij Korzun, che nel dicembre 2002 tornarono a Terra a bordo dello shuttle Endeavour (STS-113) dopo aver passato 184 giorni in orbita come membri della Expedition 5.

Fonte: Space.com

FONTE https://www.astronautinews.it/2022/07/nuovo-accordo-nasa-roskosmos-per-i-voli-misti-verso-la-iss/

LA RUSSIA VUOLE ABBANDONARE LA ISS: LA DECISIONE DI ROSCOSMOS

 

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