Nuove centrali nucleari. L’idea di Bill Gates per combattere il climate change

Il nucleare è ideale per combattere il cambiamento climatico perché è la sola fonte di energia ‘carbon-free’. Il problema dei reattori nucleari attuali, come il rischio di incidenti, può essere risolto attraverso l’innovazione” BILL GATES

NEW YORK – La soluzione di Bill Gates al riscaldamento globale è il ritorno alle centrali nucleari. Il co fondatore di Microsoft nelle prossime settimane cercherà di convincere il Congresso americano a finanziare con miliardi di dollari per il prossimo decennio il suo progetto pilota per la realizzazione di un nuovo tipo di reattore nucleare “più efficiente, ecologico e sicuro”. Gates ha scritto una lettera al Congresso per chiedere un’audizione: “Il nucleare è ideale per combattere il cambiamento climatico perché è la sola fonte di energia ‘carbon-free’. Il problema dei reattori nucleari attuali, come il rischio di incidenti, può essere risolto attraverso l’innovazione”, ha scritto nella lettera ai deputati e ai senatori americani l’ex numero uno di Microsoft.

Nel 2006 l’imprenditore ha fondato e finanziato una startup che ha chiamato TerraPower per la progettazione, la ricerca e il design di nuovi reattori nucleari. La società ha 150 dipendenti ed ha sede a Bellevue, vicino a Seattle, nello stato di Washington…

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Il co-fondatore di Microsoft si è lanciato in un’iniziativa inerente le tecnologie alla base delle centrali nucleari, ma ha bisogno di sostegno politico ed economico 

di Rosario Grasso pubblicata il 04 Febbraio 2019 nel canale SCIENZA E TECNOLOGIA 

Bill Gates adesso è fortemente interessato allo sfruttamento del nucleare per soddisfare il fabbisogno energetico e contenere il riscaldamento globale alimentato dell’industria del carbone. In particolare ha esortato Capitol Hill di lanciare delle campagne di sostegno per il ritorno al nucleare e testare nuovi progetti per i reattori nucleari.

Gates ha fondato TerraPower nel 2006 e ha fatto sapere alla politica che vuole aumentare il suo impegno finanziario nel progetto. Nonostante questo, ha bisogno di altri investimenti pubblici e privati. L’ex CEO di Microsoft investirà personalmente un miliardo di dollari e aumenterà il capitale privato dell’azienda di un ulteriore miliardo.

“Il nucleare è l’ideale per affrontare il cambiamento climatico, perché è l’unica fonte di energia scalabile priva di carbonio disponibile 24 ore al giorno”, ha scritto Bill Gates in una lettera aperta rivolta al Congresso. “I problemi dei reattori di oggi, come il rischio di incidenti, possono essere risolti attraverso l’innovazione” secondo Gates.

Si riferisce ai recenti incidenti alle centrali nucleari, come nel caso di Fukushima, in Giappone, nel 2011, e di Three Mile Island, in Pennsylvania, quarant’anni fa, che hanno portato negli anni passati a una significativa riduzione del nucleare all’interno delle strategie di approvvigionamento di energia elettrica.

Tuttavia, alla luce del dibattito in corso negli Usa a proposito di cambiamenti climatici e della decisione dell’Amministrazione Trump di uscire dall’accordo sul clima di Parigi, soprattutto tra i Democratici comincia a prendere piede l’ipotesi di un ritorno importante al nucleare. Allo stesso tempo, molti esperti di energia nucleare sostengono che la società di Gates parta da presupposti tecnologici non perfetti e che qualsiasi nuovo progetto nucleare probabilmente avrà costi proibitivi e tempistiche di realizzazione molto dilatate.

Il Dipartimento dell’Energia in seno al Congresso ha già approvato un finanziamento di 221 milioni di dollari per aiutare le aziende a sviluppare reattori avanzati e reattori modulari di dimensioni più piccole. Ma Gates e TerraPower, che nel 2016 hanno ricevuto una sovvenzione per il Dipartimento dell’Energia da 40 milioni di dollari, hanno bisogno di più denaro.

La tecnologia in sviluppo presso TerraPower è stata definita “traveling wave reactor” (reattore a onde mobili). Nella sua lettera, Gates ha usato queste parole per descrivere la tecnologia: “è sicura, previene la proliferazione nucleare e produce pochissimi sprechi”. In una presentazione pubblica risalente al 2010, Gates ha paragonato la tecnologia di TerraPower a una candela. Ha detto che l’uranio 235, che viene bruciato nei reattori convenzionali con raffreddamento ad acqua, può essere utilizzato per accendere il resto della candela, bruciando l’uranio impoverito 238 che viene trattato come rifiuto. Invece dell’acqua, inoltre, verrebbe usato sodio liquido per il raffreddamento dell’impianto.

Secondo Gates il reattore potrebbe essere collocato sottoterra in un apposito alloggiamento e lasciato lì per 60 anni senza la necessità di rialimentarlo. Ciò ridurrebbe le possibilità di errore umano ed eviterebbe le preoccupazioni per lo stoccaggio a lungo termine del combustibile esaurito.

Gates sta incontrando personalmente diversi membri del Congresso di entrambe le ali del Congresso, ma non tutti sono d’accordo con i suoi piani. “Pensiamo che sia controproducente e fuorviante far credere alla gente che allestire un progetto del genere possa essere veloce e subito efficiente”, ha detto Edwin Lyman, esperto di energia nucleare presso l’Union of Concerned Scientists.

In particolare, sembrerebbe che l’onda mobile non sia in grado di bruciare uniformemente l’uranio impoverito. Inoltre, il combustibile andrebbe protetto con un metallo più resistente di quello usato tradizionalmente nei reattori nucleari per via di bombardamenti di neutroni più intensi e per periodi di tempo più lunghi rispetto ai modelli classici.

TerraPower sta lavorando su nuove leghe di acciaio e ha già condotto in tal senso esperimenti in Russia, con risultati brillanti secondo le dichiarazioni dei membri dell’azienda. Tuttavia, restano le perplessità, anche in ambito accademico, soprattutto perché il sistema di alimentazione della tecnologia di TerraPower somiglia a quello di un reattore autofertilizzante, anch’esso progettato per lavorare con una conversione media di fissili in rapporto maggiore di uno con la quantità fissionata. Si tratta di una tecnologia considerata scadente sul piano dell’efficienza: diversi reattori di questo tipo sono stati aperti, nell’Idaho, in Giappone e due in Francia, e tutti sono stati chiusi.

Le richieste di Gates sono anche politiche perché nel 2018 gli Usa hanno approvato nuove regole per disincentivare le acquisizioni straniere di società americane che operano in settori sensibili rispetto alla sicurezza nazionale. Il Congresso si preoccupa soprattutto delle ingerenze che possono arrivare dalla Cina e dello spionaggio industriale su tecnologie militari, ma questo ha sfavorito, tra le altre, proprio TerraPower, che aveva piani per sviluppare in Cina uno dei suoi reattori attraverso la partnership con la China National Nuclear Corporation.

TerraPower ha sede a Bellevue, nello stato di Washington, e conta circa 150 dipendenti. I suoi progetti sul nucleare sono molto difficili da concretizzare, come abbiamo visto, sia sul piano economico, che per quanto attiene la politica e la tecnologia. L’assenza di una tassa sul carbonio, con gli Usa che sono ancora oggi fra i maggiori esportatori di carbone, è un ulteriore importante ostacolo.

Negli Stati Uniti, solo un nuovo reattore nucleare è stato allestito negli ultimi 30 anni e due progetti sono stati accantonati nel 2017. Sussistono due progetti in Georgia, ma i costi per la costruzione degli impianti stanno sforando del doppio le cifre inizialmente stabilite.

FONTE https://pro.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/bill-gates-ritorno-al-nucleare-per-combattere-il-riscaldamento-globale_80523.html

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