Dopo la pubblicazione delle norme varate dalla Commissione recante orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree (2014/C 99/03) si attendono modifiche nelle policy degli scali aerei del Belpaese. Ovvero gli accordi co-marketing – comunicazione e marketing – registrati in numerosi scali della Penisola (forse tutti?).
La promozione e l’uso corretto delle risorse pubbliche dovrebbe risultare un traguardo per i manager aeroportuali. Anche per non sovrapporre accordi di co-marketing tra due scali collegati o tra scali nella stessa zona o medesimo bacino di traffico. Evitare quindi anche la duplicazione e sovraccapacità di voli in ambiti territoriali condivisi. Il significato dell’iniziativa – rafforzata ?- ancora una volta dovrebbe favorire la concorrenza. La normativa non sembrerebbe contraddire l’enunciato della competizione tra scali e tra vettori aerei dovrebbe consentire – avendo anche un effetto retroattivo – per analizzare e sentenziare su ben 28 casi – tuttora pendenti in UE – di aiuti di stato ancora in attesa di una soluzione.
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