Il parlamento europeo potrebbe approvare i nuovi OGM Martedì 6 febbraio 2024

dopo che alle 13.30 la parlamentare svedese di turno Polfjärd Jessica declamerà la versione finale del regolamento sui nuovi ogm da votare in seduta plenaria del parlamento europeo a Strasburgo

LETTERA AI PARLAMENTARI VEDI FONDO PAGINA 

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La commissione ambiente, salute pubblica e sicurezza (Envi) ha adottato con 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astenuti la relazione di Jessica Polfjärd, del Partito popolare europeo (Ppe). Il testo chiede norme più flessibili per la biotecnologia genetica, una questione che sta dividendo profondamente gli Stati europei e interessa molto da vicino l’agricoltura in Italia. La nuova legislazione potrebbe modificare radicalmente il quadro esistente, nato in origine per regolamentare gli Organismi geneticamente modificati, riproponendo il tema di limiti ed opportunità offerte dalle ricerca scientifica in ambito agroalimentare. Mentre in altri settori, come quello della carne “coltivata”, la destra si oppone ferocemente anche solo alla ricerca, considerata una “minaccia”, in materia di biotecnologie applicate alle piante si riscontra un netto sostegno a favore delle Ngt.  … Le Nuove tecniche genetiche (Ngt), in Italia note come Tea (Tecniche di evoluzione assistita), sono tecnologie che alterano il materiale genetico di un organismo, consentono la produzione di varietà di piante e colture “migliorate”. VEDI QUI

Spiega l’EU 

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20240125STO17062/nuove-tecniche-genomiche-per-rafforzare-la-filiera-alimentare

Votazione

https://www.europarl.europa.eu/news/it/agenda/briefing/2024-02-05/2/nuove-tecniche-genomiche-dibattito-e-votazione-sulle-nuove-norme-ue

Coalizione Italia Libera da OGM: «Il voto europeo sui nuovi OGM ci porta indietro di vent’anni»

di Redazione 

«L’approvazione, da parte della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, della proposta di deregulation degli organismi geneticamente modificati ottenuti con le New Genomic Techniques è uno schiaffo al principio di precauzione e una condanna per l’agricoltura biologica e l’agroecologia»: lo denuncia la Coalizione Italia Libera da Ogm dopo l’esito delle votazioni alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.

La Coalizione Italia Libera da OGM, composta da 38 organizzazioni dell’agricoltura contadina e biologica, ambientaliste, sindacali e dei consumatori considera «un passo indietro di vent’anni il voto favorevole della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo sulla deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti con le New Genomic Techniques (NGT)». 

«La relazione presentata dalla eurodeputata del PPE Jessica Polfjärd è stata approvata (47 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni) con emendamenti minimi e non significativi per cambiare il senso della proposta avanzata dalla Commissione Europea lo scorso 5 luglio. A fronte di un prevedibile voto favorevole delle destre e un giudizio contrario dei Verdi e della Sinistra, desta sconcerto la posizione degli eurodeputati S&D Alessandra Moretti e Achille Variati, che hanno votato diversamente dalla maggioranza del gruppo, esprimendo rispettivamente un’astensione e un voto favorevole al rapporto Polfjärd [1] – scrive la Coalizione dopo la votazione che si è tenuta ieri, 24 gennaio – Ora la palla passa alla plenaria del Parlamento Europeo, che potrebbe votare il provvedimento già nella plenaria del 5-8 febbraio. Un’approvazione dell’Eurocamera aprirebbe la strada al cambiamento radicale delle attuali norme che regolano gli OGM, abolendo di fatto gli obblighi di valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti della modificazione del genoma ottenuti tramite le NGT. Questa deregulation si basa sull’assunto che le nuove tecniche genomiche producano, nella maggior parte dei casi, piante equivalenti a quelle che si trovano in natura o che risultano dalla selezione convenzionale. L’assunto è basato su una soglia, fissata arbitrariamente, di modificazioni genetiche di qualunque tipo risultanti dal processo di laboratorio. Fino a 20 modifiche, il regolamento considera le NGT tal quali a un prodotto della natura. Questo criterio è stato definito “non scientificamente fondato” dall’Agenzia francese per la salute e la sicurezza alimentare il 21 dicembre scorso [2]».

«La cancellazione dei controlli oggi obbligatori in base a un’equivalenza mai dimostrata, renderebbe impossibile prevedere i potenziali effetti dirompenti sulla biochimica e la fisiologia della pianta e sull’ambiente, con rischi che vanno ben oltre quelli che risulterebbero dalla selezione convenzionale. Va detto infatti che la produzione di mutazioni involontarie su larga scala da parte dei processi di modificazione del genoma basati sulle NGT non è ipotetica: vi è un ampio e crescente numero di prove nella letteratura scientifica che lo dimostra – aggiunge la Coalizione – Dal punto di vista degli agricoltori, poi, le salvaguardie introdotte tramite una possibile etichettatura delle sementi biologiche sono insufficienti a garantire la separazione delle filiere, perché gli agricoltori che non vogliono coltivare organismi geneticamente modificati non hanno garanzie che i loro campi possano evitare la contaminazione causata dai pollini delle colture NGT. La domanda è: chi pagherà eventuali danni provocati dall’inquinamento genetico in un paese come l’Italia, che ha fatto della produzione libera da OGM la sua bandiera nel mondo? Non pare credibile neppure l’emendamento passato in Commissione, che dichiara la non brevettabilità dei tratti genetici ottenuti utilizzando queste biotecnologie. Per vietare la brevettazione occorrerebbe infatti un cambio della European Patent Convention con il voto di tutti gli Stati Membri. Un processo che, per essere ottimisti, impiegherebbe anni se mai dovesse essere messo in cantiere».

«Siamo di fronte a un colpo di mano che mina alla base il principio di precauzione – commentano le associazioni della Coalizione Italia Libera da OGM – Attraverso la legislazione secondaria come questo regolamento si stanno svuotando di senso i Trattati fondativi, che hanno tra i loro pilastri un approccio basato sulla cautela e il principio ‘chi inquina paga’. Se questo regolamento sarà approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio (dove siedono gli stati membri), entrambi questi principi verrebbero capovolti, riversando l’onere della prova sugli agricoltori contaminati, ai quali spetterebbe dimostrare di non aver “rubato” l’invenzione brevettata ai costitutori, e sui consumatori, che dovrebbero dimostrare la causa di eventuali effetti sanitari. Una deregulation andrebbe a vantaggio di grandi aziende sementiere e agrochimiche come Bayer-Monsanto, BASF, Corteva e Syngenta, risultando in una concentrazione ulteriore del controllo sul sistema alimentare e sulle sementi. Tutto ciò con la copertura di una parte del mondo scientifico, che si finanzia stipulando accordi di cessione in licenza delle tecnologie per la modificazione del genoma alle principali multinazionali. Per questo, la Coalizione Italia Libera da OGM lancia un nuovo appello alle eurodeputate e agli eurodeputati: fermare immediatamente l’iter di deregolamentazione e aprire una discussione pubblica sul futuro dell’agricoltura in Europa».

[1] https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/280266/2024-01-24%20roll-call%20votes.pdf
[2] 
https://www.anses.fr/fr/content/plantes-ntg

FONTE https://www.ilcambiamento.it/articoli/coalizione-italia-libera-da-ogm-il-voto-europeo-sui-nuovi-ogm-ci-porta-indietro-di-vent-anni

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NEWS La richiesta fatta ai rappresentanti politici è quella di lavorare a livello soprattutto europeo per sostenere il principio di precauzione sui prodotti ottenuti dalle nuove tecniche di ingegneria genetica https://www.rainews.it/tgr/bolzano/video/2024/02/ogm-ue-ingegneria-genetica-alimenti-ctcu-alto-adige-bioland-0e821ede-90fb-44bb-ab41-859e60fe555f.html

TEA (TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA) – UN PROGETTO PERICOLOSO E INUTILE – LETTERA APERTA SUI NUOVI OGM

 

Gentile Europarlamentare,

le scriviamo chiedendo di respingere la proposta di Regolamento sui nuovi OGM, che vuole

  • imporre a tutti gli stati membri di utilizzare in agricoltura piante geneticamente modificate, con effetti sconosciuti per la salute umana e per l’ambiente (esistendo attualmente in tutto il mondo solo 4 piante NGT in commercio)

  • affermare antiscientificamente https://www.anses.fr/fr/content/plantes-ntg che le mutazioni genetiche indotte dai genetisti dell’industria biotech, se inferiori a venti per ogni singola varietà, possono essere completamente deregolamentate

  • sconvolgere la biodiversità agraria e la biodiversità naturale che verranno irrimediabilmente contaminate da polline geneticamente modificato

  • avvantaggiare poche aziende biotech e quattro multinazionali sementiere, senza rispettare la dignità delle piccole aziende agricole e le risorse naturali, patrimonio di tutta l’umanità

  • raccontare, senza nessuna prova scientifica, che le nuove varietà, che si potranno ottenere, saranno più produttive, meno suscettibili alle malattie e più resistenti alle avversità climatiche

  • approvare norme che, anziché ripristinare la Natura, la devasteranno irreversibilmente, calpestando gli stessi valori e priorità, che sono il cuore dell’intesa tra tutti gli Stati Membri dell’Unione

  • lasciare alle generazioni future un Territorio utilizzato come “terra di conquista” in cui, cancellando il principio di precauzione, si distrugge la peculiarità di un’agricoltura senza piante ingegnerizzate

  • dimenticare che la nostra biodiversità agraria ha una potenzialità ottenuta in migliaia di anni di selezione naturale, con pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano la grandiosità non solo per il suo valore nutraceutico, ma anche per la capacità di adattamento millenario al clima ed alle più svariate malattie delle piante.

  • trascurare che questi nuovi OGM, sono completamente inutili, antiscientifici, per molti dati, tossici e, secondo due sentenze della Corte di Giustizia, attualmente fuori legge https://www.votalavita.it/wp-content/uploads/2023/05/DIFFIDA-sui-nuovi-OGM.pdf

Chiediamo dunque a tutti i parlamentari di valutare attentamente la posizione che intendono prendere e di comunicarcela, perché faremo sapere a tutti i cittadini, chi ha permesso la deregolamentazione degli organismi geneticamente modificati nell’Unione Europeal'<Unione europea..

Vi invitiamo pertanto a rigettare questo regolamento e fidando come cittadini nella delega e nel dovere di piena collaborazione, attendiamo fiduciosi una vostra risposta

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