Bisogna cercare di fare un parallelo tra il funzionamento della nostra mente e il “mondo esterno”. La logica e i meccanismi dei due sono interconnessi. È evidente quanto sia grande l’influenza dei mass media come mezzo di formazione mentale e quanto il nostro pensiero influenzi gli eventi che accadono. Ecco perché i padroni del mondo cercano anche di impadronirsi delle nostre menti con i meccanismi conosciuti e sembrano avere sempre più successo nel farlo.

La via d’uscita da questa prigione è risvegliare la coscienza e proporla al maggior numero di persone possibile.

Un nuovo modo di pensare è necessario per creare un nuovo mondo. E questo è più necessario che mai, perché si stanno mettendo delle catene a questa capacità di pensare. La forza del pensiero creativo è legata alla forza della vita e non alla paura della morte e al desiderio di controllo totale. Invertire questa situazione è una necessità per liberarsi dalle catene che imprigionano la capacità di pensare. È qui che avviene la rinascita. Spegnere la “scatola magica” è un buon inizio. Poi la vita reale si accende.

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Sono passati circa sessant’anni dalla pubblicazione del libro I persuasori occulti di Vance Packard. Era il 1957, e il giornalista e sociologo statunitense aveva deciso di prendere in esame i meccanismi che regolavano i consumi del popolo americano. All’epoca, il libro di Packard veniva considerato fin troppo allarmista. Tuttavia, l’autore sapeva bene che il marketing occulto si sarebbe sviluppato nel corso dei decenni fino a raggiungere scenari impensabili per l’epoca in cui viveva.

Nel frattempo i persuasori sono diventati più bravi, furbi e spietati.
Grazie ai nuovi strumenti tecnologici, alle scoperte nel campo del comportamento, della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, sanno cosa ha effetto su di noi molto meglio di quanto noi stessi possiamo immaginare.
Scansionano i nostri cervelli e mettono in luce le paure più nascoste, i sogni, i desideri; ripercorrono le orme che lasciamo ogni volta che usiamo una tessera fedeltà o la carta di credito al supermercato.
Sanno cosa ci ispira, ci spaventa e cosa ci seduce, e alla fine, usano queste informazioni per celare la verità, manipolarci mentalmente e persuaderci a comprare.
Vediamo alcune strategie messe in atto dai “persuasori”. VEDI QUI

Il sopruso più grave che molti manipolatori commettono è, a mio avviso, il tentativo di insinuarsi nell’intimità della mente umana. È questo diritto alla intimità della mente – il diritto di essere, a piacere, razionali o irrazionali – che, io, credo, abbiamo il dovere di difendere” (Vance Packard). 

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 Tratto da “I persuasori occulti” di V.Packard (ed.Einaudi), 1957

La psichiatria freudiana, secondo la quale molti adulti ricercherebbero inconsciamente quelle piacevoli sensazioni orali provate durante il periodo dell’allattamento e nei primi anni dell’infanzia, dischiuse nuovi orizzonti ai maghi della pubblicità. (…)

Alcuni aspetti del nostro comportamento di consumatori sono così tortuosi e irrazionali che i tecnici della vendita si trovano, talvolta, a roteare gli occhi esasperati e impotenti. Le nostre singolarità psicologiche sono soprattutto rivelate dal fatto che noi, senza esserne coscienti, vediamo e sentiamo, in uno slogan o in un bozzetto pubblicitario, cose che non avremmo dovuto né vedere né sentire. Tale è la sensibilità del nostro occhio interno e del nostro orecchio interno nel cogliere messaggi non intenzionali, che si stenta, talvolta, a reprimere un senso di pietà per i poveri tecnici del mercato. Questi, di fronte alle nostre capricciose, inspiegabili resistenze, si rivolsero ai tecnici della profondità per ottenere diagnosi e rimedi ai loro malanni. (…)


Le inquietanti caratteristiche orwelliane del mondo verso il quale i persuasori sembrano volerci sospingere — sia pure involontariamente – appaiono in tutta la loro evidenza quando si considerano talune delle loro più audaci e ingegnose operazioni.
Ad esempio nel mercato dei beni di consumo, ci pare di poter considerare un segno premonitore di eccezionale gravità l’impiego delle tecniche del profondo per determinare il grado di vulnerabilità delle bambine ai messaggi pubblicitari. Nessuno, letteralmente, può sfuggire all’occhio onniveggente degli analisti motivazionali allorché si presenta la minima occasione di vendita. (…)

A che genere di «domani» stiamo andando incontro nella vendita di prodotti si può vedere dall’uso della psicanalisi sulle ragazzine per scoprire quanto siano sensibili al messaggio pubblicitario. Nessuno, assolutamente nessuno, evidentemente, può essere risparmiato dall’occhio onniveggente del Grande Fratello, il ricercatore motivazionale, se pare che un’occasione di vendere si presenti

A lunga scadenza – diciamo nel 2000 – tutte queste manipolazioni a base psicologica sembreranno, forse, molto ingenue e un po’ ridicole. A quell’epoca i biofisici avranno probabilmente assunto il comando delle operazioni con il « biocontrollo », ossia la persuasione del profondo portata alle sue conseguenze estreme. Il biocontrollo è la nuova scienza che controlla i processi mentali, le reazioni emotive, e le percezioni mediante segnali bioelettrici. Al congresso nazionale di elettronica tenutosi a Chicago nel 1956, l’ingegnere Curtiss R. Schafer, della Norden Keaty Corporation, lesse una relazione sulle prodigiose possibilità offerte dal biocontrollo. Egli affermò che l’elettronica è in grado di provvedere al controllo di tutti gli individui in qualche modo «difficili», facendo risparmiare agli specialisti delle varie discipline sociali tempo e seccature. A suo dire, si tratterebbe di una operazione relativamente semplice.

Gli aeroplani, i missili, talune macchine, sono già guidate elettronicamente; lo stesso principio si può applicare al cervello umano, che ha in sostanza la struttura di una macchina calcolatrice. Attraverso il biocontrollo gli scienziati sono già riusciti ad alterare, in alcuni soggetti umani, il senso d’equilibrio. E hanno provocato artificialmente la sensazione della fame in animali sazi; in altri, hanno provocato il panico senza che nulla di visibile li minacciasse. La rivista «Time» riassumeva in questi termini il pensiero di Schafer: «Il limite ultimo del biocontrollo potrebbe essere il controllo dell’uomo stesso… Ai soggetti controllati non si permetterebbe mai di pensare individualmente. Pochi mesi dopo la nascita, un chirurgo sistemerebbe sotto la cute del bambino degli elettrodi collegati a determinate regioni del cervello… Le percezioni sensoriali e l’attività muscolare del bambino potrebbero essere modificate o completamente controllate da segnali bioelettrici irradiati da un trasmettitore azionato dalle autorità statali ».Per rassicurare i lettori, lo scienziato precisava che gli elettrodi «non provocano alcun disturbo». Non dubito che gli psicopersuasori dei nostri tempi rifiuterebbero con indignazione di commettere una simile sopraffazione a danno dell’uomo. In massima parte, si tratta di persone moralmente integre e bene intenzionate, che seguono l’onda inarrestabile del progresso moderno: vogliono, è vero, controllarci, ma solo per quel tanto che basta a venderci prodotti che potrebbero esserci utili o a diffondere tra di noi idee e opinioni che sono spesso degnissime. Ma quando il processo di manipolazione è cominciato, dove deve arrestarsi? Chi stabilisce il limite oltre il quale esso diventa socialmente pericoloso?

FONTE

Il futuro sarà umano? Will the future be human World Economic Forum Annual Meeting

In questo impressionante discorso da Davos 2018, lo storico Yuval Harari dice che coloro che controllano i dati plasmeranno il futuro. Spiega che l’umanità avrà presto i dati e la tecnologia per tracciare la propria crescita o la propria decadenza, quindi i dati hanno bisogno di una regolamentazione. Si raccomanda questo video a chiunque sia interessato a tecnologia, governo, etica e libertà.

Riassunto

Gli umani di oggi potrebbero essere gli ultimi homo sapiens. Consideriamo quanto gli umani siano diversi dai loro antenati, gli scimpanzé. In uno o due secoli, regneranno entità molto diverse dagli umani. I ricercatori presto “ingegnerizzeranno corpi e cervelli e menti”. L’economia del 21° secolo sarà imperniata su queste nuove commodities. Chiunque controlli i dati deciderà l’aspetto delle entità future e la natura della vita per tutti. Storicamente, quando pochi potenti rivendicavano i beni più preziosi della società, come la terra o i macchinari, ne derivavano le classi sociali. Se il controllo dei dati è detenuto da poche persone, il risultato sarà una divisione tra le specie.

La potenza di calcolo e gli ampi dati biometrici lo rendono possibile.

Il Prof. Yuval Noah Harari è uno storico, filosofo e l’autore del bestseller Sapiens. Da animali a dèi: Breve storia dell’umanitàHomo deus. Breve storia del futuro21 lezioni per il XXI secolo e Sapiens. La nascita dell’umanità. I suoi libri hanno venduto 27,5 milioni di copie in 60 lingue ed è considerato uno degli intellettuali più influenti al mondo.

Nato in Israele nel 1976, Harari ha ricevuto il suo dottorato di ricerca presso l’Università di Oxford nel 2002, ed è attualmente docente presso il Dipartimento di Storia dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Nel 2019, in seguito al successo internazionale dei suoi libri, Yuval Noah Harari e Itzik Yahav hanno co-fondato Sapienship: una società a impatto sociale con progetti nel campo dell’intrattenimento e dell’istruzione. L’obiettivo principale di Sapienship è quello di focalizzare il dibattito pubblico sulle più importanti sfide globali che il mondo sta affrontando oggi.

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