Mentre gli occhi del mondo sono puntati su ISIS, la Russia sta mettendo a punto armi diverse da tutte quelle che il mondo finora ha conosciuto. Poco tempo fa sono “trapelati per errore sulla stampa” i piani per la costruzione di un gigantesco siluro nucleare semovente capace di generare uno tsunami di più di 300 metri di altezza. A quanto pare le testate nucleari installate su questi siluri sono progettate per creare talmente tante radiazioni che “ogni essere vivente ne rimarrà ucciso” – compresi quelli che tenteranno di sopravvivere all’attacco nascondendosi in rifugi sotterranei. Questi “mini-sottomarini robotizzati” avrebbero una portata fino a 10.000 chilometri e sarebbero in grado di eludere tutti i sistemi di rilevamento statunitensi esistenti. Dire che una tale arma sarebbe un “cambiamento di scenario” è molto più che un eufemismo.

So bene che non vi basteranno queste mie parole per crederci. E così come sempre faccio per tutti i miei articoli, andrò a documentare scrupolosamente quello che dico.

Sappiamo di questi nuovi siluri nucleare perché sono stati brevemente illustrati nel corso di una recente trasmissione televisiva russa. Secondo funzionari russi, si è trattato di “un incidente”. Ecco uno stralcio da the Independent”:

Secondo il Cremlino la rivelazione dei piani segreti per la costruzione di un nuovo sistema di siluri nucleari russi da parte della televisione di stato russa è stata solo un incidente.

Durante un servizio sull’incontro tra Putin e alcuni ufficiali militari russi, è stato trasmesso per alcuni secondi il primo piano di un documento riservato denominato “Ocean Multipurpose System: Status-6”.

E’ possibile che non si sia trattato di un incidente ma di un fatto intenzionale?

E’ possibile che si sia trattato di un avvertimento per l’Amministrazione Obama?

Non si può mai sapere.

Ma senza dubbio si tratta di quel genere di armamenti capaci di levare il sonno a qualsiasi stratega militare. Secondo RT, questo nuovo siluro nucleare è stato progettato per generare “aree estese di contaminazione radioattiva” tali da “precludere su di esse per lungo tempo qualsiasi attività militare, economica e sociale”.

La slide di presentazione dal titolo “Ocean Multipurpose System: Status-6” mostrava la figura di un nuovo sistema missilistico nucleare sottomarino. Pare sia stato progettato in modo tale da eludere i radar della NATO e qualsiasi altro sistema di difesa missilistico, mentre provoca gravissimi danni a “strutture economiche importanti” lungo le aree costiere del nemico.

Le note alla slide: “Status-6 provoca con certezza assoluta enormi danni insostenibili a qualsiasi forza avversaria. La sua detonazione nell’ “area nemica costiera” provocherebbe una “tale contaminazione radioattiva da impedire per lungo tempo sul posto ogni tipo di attività umana, militare, economica, commerciale o altro per lungo tempo”.

Inoltre, Konstantin Sivkov dell’Accademia Geopolitica Russa avrebbe detto alla BBC che questo tipo di arma può provocare uno tsunami alto più di 300 metri…

Una testata di più di 100 megatoni può produrre uno tsunami fino a 500 metri (1,650 piedi), che spazzerebbe via ogni cosa vivente fino a 1,500 chilometri (930 miglia) dell’entroterra statunitense”.

Come ho scritto in precedenza, un impressionante 39% di tutti gli americani vivono in aree con confini costieri. La detonazione di solo una piccola manciata di queste armi potrebbe spazzare via l’intera costa orientale e uccidere una grandissima percentuale della popolazione statunitense.

Oltre a tutto questo, la BBC riporta che secondo una pubblicazione del governo russo, questi nuovi siluri sono dotati di testate al cobalto estremamente radioattive.

Secondo la “Rossiiskaya Gazeta”, giornale di stato, il potere distruttivo attribuito alla testata di questo nuovo siluro è molto prossimo a quello di una bomba al cobalto.

Sarebbe un tipo di testata termonucleare con uno strato di cobalto 59, che nella detonazione si convertirebbe in cobalto-60 altamente radioattivo, con una emivita di più di cinque anni.

Una tale arma garantirebbe l’eliminazione di “ogni forma di vita”, dice il giornale; non ci sarebbe nessun sopravvissuto nei bunker.

Una bomba al cobalto non è mai stata testata a causa delle radiazioni devastanti che scatenerebbe.

E ciò che è peggio, non si può in alcun modo essere avvisati dell’arrivo di questi siluri: possono essere lanciati da ogni luogo, pare che abbiano una gittata massima di 10.000 chilometri e che siano stati progettati per “eludere ogni dispositivo di localizzazione ed altre trappole …”.

Il diagramma indica per questo gigantesco siluro una gittata massima “fino a 10.000 chilometri (6,200 miglia) e una profondità di traiettoria di 1,000 metri (3,300 piedi)”.

Il sistema è stato sviluppato da “Rubin”, uno studio di progettazione di sottomarini con sede a St Petersburg.

A quanto pare, verrebbe lanciato dai sottomarini a propulsione nucleare della serie 09852 “Khabarovsk” e 09851 “Belgorod”.

La Rossiiskaya Gazeta definisce il siluro un “mini-sottomarino robotico” che viaggia a 100 nodi (185 km/ h.115mph), in grado di eludere “ogni possibile dispositivo di localizzazione ed altre trappole”.

Sappiamo già che la Russia ha costruito dei “sottomarini buco nero” che i funzionari NATO ammettono siano impossibili da rilevare.

Ma questi ultimi siluri nucleari portano il ‘gioco’ a un livello del tutto nuovo…..

Articolo integrale  DI MICHAEL SNYDER

Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com/archives/russias-new-nuclear-torpedo-can-create-giant-tsunamis-and-wipe-out-entire-coastal-cities

16.11.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org acura di SKONCERATA63

VEDI ANCHE

LA TECNOLOGIA C’E’, LA CONOSCENZA C’E’: TERREMOTI E TSUNAMI SI POSSONO CREARE

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.