Le scie delle navi scritte nel cielo vedi QUI

Accordo Imo per taglio emissioni CO2 navi del 50% entro 2050

Ma il settore cercherà comunque di arrivare a inquinamento zero (ndr: inquinamento inteso come CO2)

ANSA) – BRUXELLES, 13 APR – Tagliare le emissioni di Co2 del trasporto marittimo entro il 2050 di ‘almeno’ il 50% rispetto ai livelli del 2008. E’ il target fissato da un accordo stipulato dopo due settimane di negoziati da 170 paesi aderenti all’Organizzazione Marittima Internazionale delle Nazioni Unite (Imo). L’intesa prevede anche che le tutte parti coinvolte si impegnino al massimo per andare oltre e, se possibile, arrivare a eliminare del tutto le emissioni entro la stessa data. L’accordo “significa che nel 2030 la maggior parte delle navi oceaniche di nuova costruzione funzionerà con carburanti a zero emissioni”, si legge in una nota dell’University College di Londra. “L’Imo avrebbe potuto fare di più – commenta Bill Hemmings della Ong Transport & Environment – se non fosse stato per l’opposizione dogmatica di alcuni paesi”, in particolare Brasile, Panama, Arabia Saudita e Stati Uniti. “Ma questa decisione – conclude – è un passo nella giusta direzione per il settore marittimo”. “Il testo potrebbe non essere soddisfacente per tutti ma invia un segnale forte all’industria del settore”, ha detto Kitack Lim, segretario generale dell’Imo. Di “passo in avanti significativo” parlano i commissari Ue al clima, Miguel Arias Canete, e ai trasporti, Violeta Bulc. 

FONTE http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2018/04/13/accordo-imo-per-taglio-emissioni-co2-navi-del-50-entro-2050_a40ddf70-f550-432d-b712-19f556e0e635.html

 È LA CO2 IL PROBLEMA?

Impatto ambientale della navigazione

I gas di scarico delle navi sono ritenuti un’importante fonte di inquinamento atmosferico, con una contaminazione che va dal 18% al 30% di ossido di azoto e del 9% di ossido di zolfo. Dal 2010, più del 40% dell’inquinamento atmosferico sulla terraferma proviene dalle navi.Lo zolfo nell’aria dà luogo alle piogge acide, le quali danneggiano raccolti e costruzioni. Se inalato, esso può causare problemi all’apparato respiratorio ed aumentare il rischio di attacchi di cuore. Secondo Irene Bloombing, una portavoce della coalizione ambientale europea “Mari a Rischio”, il carburante utilizzato nelle petroliere e nelle navi portacontainercontiene molto zolfo, ma è più economico rispetto a quello usato sul territorio nazionale. Una nave, secondo quanto afferma la donna, emette circa 50 volte più zolfo di un camion per tonnellata di carico trasportato.Città statunitensi come Long Beach, Los Angeles, Houston, Galveston e Pittsburgh vedono i traffici marittimi più intensi del loro paese e vani sono stati finora i tentativi delle amministrazioni locali di ripulire l’aria. I crescenti scambi commerciali tra Stati Uniti d’America e Cina stanno inoltre aumentando il numero di navi nell’Oceano Pacifico e perciò esasperando i problemi ambientali già presenti.

Quasi il 4% del fenomeno noto come riscaldamento globale è causato dalle navi. L’inquinamento atmosferico è infatti alimentato anche dai motori Diesel di molte navi, in cui viene bruciato olio combustibile con alti contenuti di zolfo: ciò sprigiona quantità di diossido di zolfo, ossidi di azoto e polveri sottili, che vanno ad aggiungersi a monossido di carbonio, anidride carbonica e idrocarburi. Tali emissioni sono state dichiarate dall’EPA come cancerogene. L’EPA riconosce che le emissioni dei motori Diesel marini contribuiscono non solo a mantenere bassa la qualità dell’aria, ma anche a portare altri effetti negativi quali la caligine, le piogge acide, l’eutrofizzazione e la nitratazione. La stessa EPA stima che i grandi motori Diesel delle navi rappresentavano circa l’1,6% delle emissioni di ossido di azoto di origine mobile e il 2,8% delle emissioni di polveri sottili di origine mobile negli Stati Uniti d’America nel 2000. I tassi di inquinamento dei motori possono essere più alti o più bassi a seconda dei porti…. (ndr DOMANDA: Perché  i fumi rilasciati sono bianchi? )

Liquami

Le navi da crociera scaricano 255.000 galloni USA (965 m³) di acque di scarico ed altri 30.000 galloni USA (114 m³) di acque contenenti feci a mare ogni giorno, per un totale di 285.000 galloni USA (1079 m³) di acque reflue. Queste possono contenere batteri nocivi, agenti patogeni, virus, parassiti intestinali e nutrienti dannosi. Gli scarichi di liquami non trattati o trattati in modo inadeguato possono causare contaminazioni batteriche e virali di pesci e crostacei, la qual cosa risulta rischiosa per la salute pubblica. La presenza di sostanze come azoto e fosforo favorisce un’eccessiva fioritura delle alghe, che consuma l’ossigeno in acqua e può portare alla morte dei pesci. Una grande nave da crociera (come per esempio una con 3000 passeggeri a bordo) può produrre dai 55.000 ai 110.000 litri al giorno di acque reflue.

A causa dell’impatto ambientale della navigazione, nel settembre 2003 è entrato in vigore l’Allegato IV della Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi per controllare lo sversamento in mare dei liquami. Sulle moderne navi da crociere sono installati dei bioreattori a membrana che depurano l’acqua per consentirne il riutilizzo.

Pulizia

Le acque reflue sono quelle provenienti da lavabo, docce, cambuse, lavanderie e tutte le altre attività di pulizia. Esse possono contenere una grande quantità di sostanze inquinanti, come detergenti, oli, grassi, metalli, composti organici, idrocarburi, avanzi di cibo oppure batteri come i coliformi fecali. Un prelievo effettuato dall’EPA e lo stato dell’Alaska ha rivelato che le acque reflue delle navi da crociera possono contenere inquinanti di forza variabile e livelli di concentrazione di coliformi fecali di molto superiori alle acque di scarico domestiche. Le acque reflue costituiscono la più grande fonte di inquinamento prodotta dalle navi da crociera (tra il 90 e il 95% del totale). Si stima che a bordo si producano dai 110 ai 320 litri al giorno per persona, mentre si ritiene che una nave con 3000 persone a bordo produca dai 330.000 ai 960.000 litri al giorno.

Rifiuti solidi

Tra i rifiuti solidi prodotti da una nave sono inclusi vetri, carte, cartoni, plastica e lattine di alluminio e metallo. I rifiuti solidi che entrano nell’oceano possono essere trasportati sulle coste e possono minacciare gli organismi marini ed umani, le comunità che vivono sui litorali, ed anche le industrie che usano l’acqua di mare. Le navi da crociera gestiscono questi rifiuti con trattamenti speciali, tra cui il riciclaggio. Tuttavia, il 75% viene incenerito a bordo, e la cenere generalmente viene dispersa in mare…

ARTICOLO INTEGRALE https://it.wikipedia.org/wiki/Impatto_ambientale_della_navigazione

 

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