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Il cielo di Budapest. Photo credit: Norbert Sakradi.

Meteo show in Europa, incredibile! Nubi nottilucenti mai viste così diffuse

Di Mauro Meloni

In varie parti dell’Europa, nelle ore del crepuscolo serale del 21 giugno dopo il tramonto si è avuto uno spettacolo favoloso in cielo con l’osservazione di nubi nottilucenti, non solo sulle regioni più settentrionali del Continente.

Anche in diverse nazioni a sud come Ungheria, Slovenia e Croazia, ad appena 45°N, le nubi nottilucenti coprivano oltre la metà del cielo. L’invasione di nubi nottilucenti di stasera potrebbe essere stata la più grande e diffusa mai osservata in Europa!

Ma cosa sono le nubi nottilucenti? Per i meno appassionati e per coloro che leggono per la prima volta questo termine, si tratta di nuvole che potremmo definire come “scappate di casa”. Tutte le nubi infatti risiedono in troposfera, lo strato d’atmosfera più vicino al suolo che si estende fino a 10-15 km d’altezza.

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Umag, Croatia. Photo credit: Maja Kraljik.

Le nubi nottilucenti invece si formano molto più in alto, tra i 76 e gli 85 km di altezza, fino alla mesosfera terrestre. La mesosfera è estremamente secca, circa cento milioni di volte di più rispetto all’aria nel Sahara. Anche la temperatura è molto bassa, fino a -143°C nella sua parte più alta.

Si definiscono nottilucenti, in quanto sono nubi che risplendono di notte perchè brillano di un colore blu elettrico nella prima oscurità del tardo crepuscolo. Ciò accade in quanto il sole, pur ben sotto l’orizzonte, brilla ancora all’altezza delle nuvole nottilucenti, illuminandole.

Questo tipo di nubi sono composte da cristalli di ghiaccio molto piccoli, fino a 100 nm di diametro, ovvero 1/10 000 di mm. I cristalli di ghiaccio si formano su nuclei di condensazione, come micrometeoriti o scarichi di razzi, oppure possono formarsi direttamente dal vapore acqueo.

Avvistamenti di nubi nottilucenti erano estremamente rari fino a poco tempo fa. La prima osservazione fu nel 1885, due anni dopo la grande eruzione del vulcano Krakatoa in Indonesia. Non è noto se esistesse una connessione effettiva tra l’eruzione e le nubi nottilucenti.

Gli avvistamenti sono rimasti rari per il resto del XIX e XX secolo, ma sono diventati molto più frequenti negli ultimi due decenni. Questo maggiore riscontro può essere spiegato con una maggiore consapevolezza del fenomeno e alla proliferazione di fotocamere digitali e smartphone.

Per taluni, la maggiore frequenza delle nubi nottilucenti deriverebbe dall’aumento del numero di lanci spaziali, o per via di altri cambiamenti climatici (ndr alias modificazioni atmosferiche intenzionali ). Le nuvole nottilucenti si presentano in varie forme, ma di solito presentano un aspetto filiforme e filamentoso, con ondulazioni.  FONTE

Le nubi nottilucenti e la mesosfera: servono più studi sul tema …Vedi QUI

LE SPETTACOLARI NUBI NOTTILUCENTI SI DIFFONDONO FUORI DALL’ANTARTICO

Il primo filmato satellitare della stagione della NASA

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2020/nasa-aim-spots-first-arctic-noctilucent-clouds-of-the-season-polar-mesospheric

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