Standard globali per la tariffazione delle emissioni di anidride carbonica

I sei grandi colossi europei del gas e del petrolio Eni, BG Group, BP, Royal Dutch Shell, Statoil e Total hanno inviato una lettera all’United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e si sono appellati ai governi di tutto il mondo per chiedere che siano introdotti degli standard globali per la tariffazione delle emissioni di anidride carbonica. “La nostra industria – è riportato nella lettera aperta dei sei amministratori delegati – sta affrontando una sfida: occorre soddisfare una maggiore domanda di energia emettendo  meno  CO2”. Le major ritengono che la tariffazione del carbonio scoraggerà le opzioni ad alto tasso di emissioni e ridurrà l’incertezza stimolando gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni e l’uso delle risorse giuste nei tempi  necessari.  “Ora  abbiamo  bisogno  – sottolineano ancora nella missiva – che  i  governi  di  tutto  il  mondo  forniscano questo  quadro regolatorio e crediamo che la nostra presenza al tavolo di discussione sarà utile per delineare  un approccio che possa essere pratico e fattibile”. FONTE

Riproponiamo la nostra indagine

CO2 – IL PETROLIO DEL FUTURO – VOLTIAMO PAGINA

Royal Dutch, Shell ed Unilever, unite ad un centinaio di multinazionali, tra le quali colossi come Bp, Alstom, Acciona, Electricite de France (Edf), Energy unit, Skab ed Aviva,

hanno chiesto di accordarsi sul prezzo globale per le emissioni di carbonio per contenere il global warming, sottoscrivendo un appello del Leaders Group on Climate Change, promosso dal principe del Galles Carlo…

Forse si è svegliato un senso di responsabilità?

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