VIDEORIPRESE DI NOTTE CON UN DRONE
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Ci annunciano i disastri dei prossimi mesi, ma non sanno prevedere quelli delle prossime ore. È perché i dati satellitari sono in mano ai militari? Nel 2007 fu l’Aeronautica Militare ad impadronirsi della gestione dei rilevamenti dati e delle previsioni meteo da comunicare sia alle sedi regionali che alla RAI. Una pagina del SENATO ITALIANO illustra questo passaggio rilevante che manda a casa i servizi regionali.
Comunque sia, sono state diffuse prospettive allarmanti per l’autunno 2022: ALLUVIONI e CICLONI sull’Italia Da dove provengono questi dati? Chi ha la sfera di cristallo?
Le danze sono già iniziate. Alluvioni disastrose nelle Marche.
«Una situazione apocalittica»
Una tragedia ha proporzioni enormi: la bomba d’acqua che si è riversata nel senigalliese ha causato la morte di otto persone: tra a Pianello di Ostra, Trecastelli, Barbara e anche nella nella frazione senigalliese di Bettolelle dove un uomo trovato senza vita nella sua auto. Altre persone risultano disperse, sempre a Barbara. VEDI QUI
Nessuno si aspettava la bomba d’acqua che ha colpito diverse zone delle Marche perché era stata diramata soltanto un’allerta gialla, quindi non grave.
NESSUN AVVISO METEO! E’ quanto ha detto il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, a Radio Capital. “Mi dicono che è stato qualcosa di improvviso – afferma il sindaco – noi abbiamo però avuto modo di parlare con delle persone dell’entroterra, e quando abbiamo saputo che c’erano delle forti piogge all’interno abbiamo emesso un’allerta, che è iniziata ieri sera alle 20.45, nella quale avevamo indicato ai cittadini di non muoversi da casa e di andare ai piano superiori. Poi, verso mezzanotte, è arrivata la bomba d’acqua.
VEDI QUI
Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday
Sono centinaia le imprese costrette a sospendere l’attività dopo l’alluvione che ha colpito Senigallia ed altre zone delle Marche. Infatti la “bomba d’acqua” ha trascinato con sé una valanga di fango che ha invaso i laboratori artigiani in zone a forte concentrazione imprenditoriale. Pesanti anche i danni a negozi, bar, ristoranti e strutture ricettive. CONTINUA
Alluvione Marche, ecco gli scatti radar del violento sistema rigenerante
Le immagini del violento sistema temporalesco visibile nella serata di ieri dal radar meteorologico, che mostrava il sistema a V-Shape in azione in queste zone
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ANALISI DI EVENTI DI PRECIPITAZIONE INTENSA COLLEGATI A TEMPORALI AUTO-RIGENERANTI
I temporali auto-rigeneranti I temporali auto-rigeneranti, o meglio cluster di multicelle con rigenerazione sopravvento, sono strutture temporalesche temibili a causa della loro persistenza su una determinata zona, dove possono portare violenti nubifragi o alluvioni lampo; questi sistemi a volte possono essere classificati come MCS e possono presentare la caratteristica forma a V.
I temporali auto-rigeneranti si sviluppano in un’atmosfera instabile e hanno bisogno di enormi quantità di energia per mantenersi attivi, energia che si presenta sul mare sotto forma di vapore e di calore disponibile; per questo motivo l’updraft del temporale deve “pescare” dal mare. Si è anche osservato che la loro formazione è più frequente in corrispondenza delle “secche” perché nelle zone di mare poco profondo la temperatura dell’acqua è maggiore. Per lo sviluppo di questi sistemi (Fig. 2.11) è necessario che le celle convettive siano agganciate da un forte getto in quota (10-12 km) che opera una sorta di “risucchio” dal basso verso l’alto e favorisce la risalita di masse d’aria caldo-umide. Dal satellite le celle temporalesche di questo tipo appaiono molto allungate, con l’incudine che si estende anche per centinaia di chilometri seguendo la corrente a getto.
L’appellativo di auto-rigenerante viene dato a questi temporali perché una volta formatosi il primo cumulonembo, e quindi scaricatosi il primo temporale, questo verrà trascinato via dalle forti correnti in quota, ma verrà rapidamente sostituito da un nuovo cumulonembo che andrà alla deriva, e il suo posto sarà preso da un terzo, e così via. Ad un osservatore il temporale apparirà stazionario, e le quantità di precipitazioni che ne derivano sono molto elevate e possono causare alluvioni lampo, in particolare nei mesi autunnali in Italia.
Vedi qui https://www.isac.cnr.it/sites/default/files/thesis/Morgagni_2012.pdf
Naturalmente non si parla della possibilità di interferenze, ma comunque si tratta di una tesi interessante. Analizza anche le condizioni che hanno portato alla formazione di temporali autorigeneranti in Liguria nell’autunno del 2011 e che hanno causato allagamenti nel Levante Ligure e nell’Alta Toscana e nella città di Genova nel 2011.
Marche, non è maltempo: è una crisi climatica con precisi responsabili, scrive Elisabetta Ambrosi tra le curatrici della newsletter “Fatto for Future”, dove tiene la rubrica “Verdi si diventa”. Ha una laurea in Filosofia, un Dottorato di ricerca in Etica e Filosofia…
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