Un software creato dalla start up israeliana “Tokai” consente ai governi occidentali di disporre della possibilità di accedere a tutte le telecamere e di alterare le riprese, in tempo reale o registrate, a proprio gusto e piacimento, senza lasciare traccia della modifica. Lo rivela il quotidiano “Haaretz”, ripreso in Italia dal “Corriere della Sera”, che ha sottolineato che tale software è stato realizzato dalla società fondata dall’ex premier d’Israele Ehud Barak e dall’ex capo della divisione cibernetica dell’esercito del Paese ebraico, Yaron Rosen.

Il “CorSera” ha evidenziato che la tecnologia del software fornito da Toka consente ai clienti di “penetrare il sistema di videosorveglianza – di un edificio governativo, di un hotel, di una casa – e anche le webcam semplicemente selezionando l’area geografica che interessa. Una volta dentro, è possibile osservare in diretta cosa succede davanti a queste videocamere, ma anche intervenire per mostrare quello che si vuole a chi quegli obiettivi li usa ufficialmente”. Tuttavia, in base ai documenti visionati dal giornale “Haaretz”, chi utilizza questo programma può anche accedere all’archivio video, individuare alcuni specifici momenti e cambiarli per ‘nascondere attività di intelligence’”.

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L’approfondimento di Fabio Duranti

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