La cecità o la dissonanza cognitiva di molti è evidente in queste discussioni simulate. Chi governa a Bruxelles? E chi governa il cielo e lo spazio?
Quando la scienza riconoscerà finalmente la manipolazione lampante del cielo e, non da ultimo, gli ingerenze per nulla innocue della NATO?
Quando riconosceremo finalmente ciò di cui la NOAA parla da anni: la geoingegneria è in atto, a quanto si dice, senza alcuna intenzione.
La portata dell’inganno sta diventando via via più chiara, così è stato dimostrato negli ultimi anni. E le bugie cominciano a sciogliersi come neve al sole.
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GEOINGEGNERIA SOLARE: UNA SPACCATURA TRANSATLANTICA SOTTO IL SOLE
Gli scienziati europei invitano alla cautela nell’impiego delle controverse tecnologie di geoingegneria. Gli Stati Uniti, al contrario, stanno correndo in avanti.
Di Oona Lagercrantz
Quando i ricercatori di Harvard hanno presentato una tecnologia speculativa che blocca la luce solare disperdendo particelle riflettenti, hanno scelto l’Esrange Space Center, situato nell’estremo nord della Svezia, per un test pionieristico. Ma le proteste del pubblico nel 2021 li hanno costretti a cancellare l’esperimento.
La geoingegneria solare, nota anche come modifica della radiazione solare (SRM), mira a raffreddare il pianeta riflettendo la luce solare nello spazio. Propone tecniche come l’iniezione di aerosol stratosferico, l’oscuramento delle nuvole e gli specchi spaziali. Mentre gli Stati Uniti intensificano la ricerca, i consulenti scientifici dell’UE premono il pulsante di pausa, chiedendo un accordo globale per arrestare la diffusione. Una variabile chiave sconosciuta è l’approccio della prossima amministrazione Trump.
La spaccatura sulla geoingegneria solare sottolinea una profonda differenza transatlantica su come affrontare il rischio scientifico. Riecheggia i precedenti dibattiti sulle tecnologie innovative, dall’ingegneria genetica all’intelligenza artificiale. L’UE vuole una governance globale per mitigare il pericolo. Gli Stati Uniti preferiscono agire da soli.
Grazie ai finanziamenti del settore privato, gli Stati Uniti sono leader nella ricerca sull’ingegneria solare. I dirigenti della Silicon Valley stanno investendo nella speranza di fornire un rimedio rapido ed economico al cambiamento climatico. Bill Gates, fondatore di Microsoft, e Open Philanthropy, finanziata da Facebook, hanno offerto sostegno finanziario al Programma di ricerca sulla geoingegneria solare di Harvard, che ha gestito l’esperimento di geoingegneria in Svezia. L’Università di Chicago, Colorado State, Cornell e Princeton hanno avviato progetti di ricerca.
La diffusione dell’ingegneria solare su piccola scala sta decollando. La startup californiana Make Sunsets, fondata nel 2022, ha raccolto 1 milione di dollari in capitale di rischio e ora lancia palloni aerostatici riempiti di anidride solforosa per riflettere la luce solare. L’azienda vende “crediti di raffreddamento”: per 9,95 dollari promette di inviare “almeno un grammo delle nostre ‘nuvole’ nella stratosfera”. I primi test sul campo in Messico hanno suscitato ampie critiche e fatto arrabbiare il governo messicano, che ha vietato la pratica. Attualmente Make Sunsets opera negli Stati Uniti, dove il lancio dei palloncini è autorizzato.
Dall’altra parte dell’Atlantico, l’UE sta premendo sul freno. Questo mese, i consulenti scientifici dell’UE hanno pubblicato una nuova valutazione scettica, sostenendo che la geoingegneria solare non rappresenta una soluzione praticabile per combattere il cambiamento climatico. Gli scienziati affermano invece che la geoingegneria solare comporta una profonda incertezza, rendendo le tecnologie incoerenti con il principio di precauzione dell’Europa. I rischi includono cambiamenti nelle precipitazioni, perturbazioni dell’ecosistema e “shock da terminazione”: il rapido riscaldamento che potrebbe verificarsi se l’impiego della geoingegneria solare dovesse improvvisamente interrompersi.
Gli americani mangiano cibi geneticamente modificati da diversi decenni, mentre l’Europa continua a litigare sulla diffusione del gene editing. Le aziende americane si stanno affrettando con l’intelligenza artificiale, mentre l’Europa ha reagito con una nuova legge sull’intelligenza artificiale progettata per mitigare i potenziali rischi catastrofici.
L’Europa continua a credere nella governance internazionale delle nuove tecnologie potenzialmente pericolose. Poiché l’ingegneria solare avrà un impatto sull’intero pianeta, sarebbe necessario “un forte quadro di governance globale”, sostengono i consulenti dell’UE. Ma “non esiste un quadro di questo tipo e non è chiaro come possa essere creato”.
FONTE https://cepa.org/article/solar-geoengineering-a-transatlantic-split-under-the-sun/
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