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Dopo la (mancata) aggressione il dottor Matteo Bassetti, di professione virologo e fotomodello per Litrico, il medico che ne capisce più di quel “rincoglionito” di Montagnier, parla dei no vax come di “terroristi organizzati” chiedendone di fatto la messa fuorileggecome movimento eversivo. Ovviamente il dottor Bassetti – e molti altri come lui – si limita a prestare il suo ego di dimensioni ciclopiche alla propaganda di uno Stato che, di proroga in proroga di stato di emergenza, mira a instaurare un regime. E quale miglior scusa se non quella di additare come terroristi ed eversivi coloro che criticano tale regime, levando loro non solo la libertà di parola ma arrivando persino alla criminalizzazione?
In questa dialettica i manovratori della narrazione hanno riesumato le tecniche persuasive in voga nel famigerato Terzo Reich. E riprendiamo un discorso già fatto: perché a scuola non si studia in quale maniera il governo tedesco convinse una nazione moderna e culturalmente vivace come la Germania a seguirlo nelle sue follie?
In questi anni si è spesso ripetuto, in chiave antipopulista, che Hitler era andato al potere democraticamente. Vero. Però si è sempre omessa la seconda parte: come si è arrivati ad abolire la Costituzione tedesca? Perché il 27 febbraio 1933, un mese dopo l’insediamento del nuovo cancelliere, il Reichstag andò a fuoco pare a causa dell’azione di un estremista comunista, Marinus van der Lubbe. Questo fatto diede al neocancelliere il destro per far proclamare lo stato d’emergenza e per far firmare al vecchio presidente Paul von Hindenburg il famigerato Decreto dell’incendio del Reichstag che aboliva la maggior parte dei diritti civili garantiti dalla Costituzione tedesca del 1919.
Ma anche la persecuzione ebraica vera e propria nasce con un pretesto analogo. A scuola si studia la famigerata Notte dei Cristalli, ma pochi sanno perché fu scatenata. Fu di fatto la “risposta” all’attentato mortale del diciassettenne ebreo Herschel Grynszpan ai danni del diplomatico nazista di stanza a Parigi Ernst Eduard vom Rath. L’attentato era dovuto alla disperazione di un ragazzo nei confronti di un governo che aveva già escluso gli ebrei dalla vita pubblica con le Leggi di Norimberga, ma ora il governo nazionalsocialista aveva la scusa per scatenare la persecuzione in grande stile, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Bisogna essere davvero ciechi per non riscontrare tutte le analogie: basta sostituire “ebreo” con “no vax”, “leggi di Norimberga” con “green pass” e “Ernst Eduard vom Rath” con i vari “perseguitati dai no vax” di questi giorni, mentre invece “stato di emergenza” lo possiamo riprendere paro paro. E il bello è che quelli che stanno seguendo passo passo tutte le mosse di Baffino da Braunau si proclamano “antifascisti” e sino a ieri gridavano al pericolo fascista, che secondo loro era rappresentato da un food blogger col quale oggi governano pure.
A questo si aggiunga una dialettica davvero degna di un regime, fatta di “stanare”, “scovare casa per casa”, “sospendere i diritti civili a chi non si vaccina”, riportati dalle maggiori testate nazionali che ora paiono versioni 2.0 di “Der Stürmer” o del “Völkischer Beobachter”. Ma ora con che coraggio il 27 gennaio si renderà omaggio alle vittime di quella immane tragedia ripetendo a pappagallo “perché non si ripeta mai più”? Con che faccia insegnanti che si sono piegati a questa narrazione continueranno a martellare gli alunni con la gloriosa
Resistenza al nazifascismo? Chi non conosce la Storia è destinato a ripeterla.
Chiediamo quindi al dottor Bassetti e ai suoi colleghi di comparsata televisiva di piantarla di spararle grosse perché, come quell’apprendista stregone che é, può evocare demoni. Si contenti di fare l’Uomo Litrico per le sartorie pensando che sì, in fondo anche le divise delle SS furono disegnate da Hugo Boss.
ANDREA SARTORI