Shock ambientale: ZDF affronta il problema dei rifiuti tossici derivanti dallo smantellamento delle turbine eoliche

Le turbine eoliche non sono rispettose dell’ambiente. Si tratta solo di profitto e il governo è complice. Questo, in breve, è il contenuto del documentario recentemente trasmesso da ZDF-Frontal; una vera sensazione per un mezzo di comunicazione mainstream! Il vento sta cambiando direzione rispetto alla frenesia climatica?
Fonte: www.globallookpress.com © IMAGO/Alexander Wolf

Alla fine del 2024, in Germania sono state contate statisticamente oltre 30.000 turbine eoliche, di cui 28.766 impianti eolici terrestri e circa 1.566 impianti offshore in mare.

Di Rainer Rupp

Da anni ci viene inculcato, in ogni occasione possibile e immaginabile, il mantra verde secondo cui le turbine eoliche sarebbero ecologiche e una componente essenziale della cosiddetta transizione energetica verso un’energia rinnovabile e a buon mercato. Inoltre, lo smaltimento delle turbine non rappresenterebbe alcun problema: tutto assolutamente semplice. I critici, che da tempo sostengono il contrario, sono stati relegati dai media mainstream, tra cui lo stesso ZDF, nell’angolo dei teorici del complotto e dei negazionisti del clima. E ora arriva questo incredibile documentario di ZDF-Frontal. Il titolo del documentario è: “Dove finiscono i rifiuti delle turbine eoliche quando vengono smantellate?”

Il link al documentario di ZDF, assolutamente da vedere, lo trovate qui .

All’inizio, il conduttore pone due domande: “Vi dico due frasi e potete riflettere su quale delle due sia falsa.
Primo: La promozione dell’energia eolica è di per sé a favore della natura.
Secondo: Gli operatori delle turbine eoliche sono fondamentalmente persone rispettose dell’ambiente.” Poi il conduttore stesso fornisce la risposta: “Beh, sono entrambe false”.

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E questo è solo l’inizio, direttamente da ZDF. Il documentario continua affrontando il modo in cui in Germania si gestiscono le turbine eoliche più vecchie, attenzione, non quelle non funzionanti. Questo approccio viene presentato come emblematico di diverse problematiche. Da un lato, c’è la politica di sussidi statali, che si concentra esclusivamente sull’aumento della produzione di energia, ignorando le conseguenze ambientali e i costi legati allo smaltimento delle turbine. Diventa chiaro che:
a) nel settore delle cosiddette energie “rinnovabili” – come in qualsiasi altro settore economico – l’attenzione è generalmente più rivolta al profitto che alla riduzione dell’impronta ambientale dannosa, e
b) la politica mostra spesso poca volontà di affrontare e correggere gli evidenti problemi che essa stessa ha creato. Sì, il conduttore di ZDF-Frontal lo dice davvero. E poi inizia sul serio, criticando le turbine eoliche come “non rispettose dell’ambiente”. Si tratterebbe solo di profitto, con il governo coinvolto. Nel corso del programma viene confermato ciò che i critici avvertono da sempre: le turbine eoliche sono composte da materiali altamente tossici, il cui smaltimento è estremamente complesso. Inoltre, ZDF ammette: le turbine vengono smantellate perché non ricevono più sussidi. Smantellamento corretto?

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In effetti, la presunta transizione energetica si basa su una serie di altre falsità. L’esempio più recente sono le cosiddette “comunità di energia rinnovabile”, che dovrebbero consentire di consumare localmente l’energia prodotta localmente – un’assurdità totale, così come l’affermazione che l’energia sia rinnovabile, che le turbine eoliche proteggano l’ambiente o forniscano energia economica. Il problema dello smaltimento, in particolare delle pale del rotore, viene ignorato con noncuranza. Fortunatamente, ZDF ha ora affrontato il tema, ponendo una delle molte domande che i sostenitori e gli operatori delle turbine eoliche evitano: “Per essere leggere e al contempo stabili, le pale sono composte da diversi materiali incollati tra loro, che sono difficili da separare. ‘Frontal’ chiede: dove finisce il rifiuto delle turbine eoliche che non può essere riciclato?” Il problema che viene implicitamente sollevato è la contaminazione causata dall’abrasione di questi collanti tossici e materiali compositi dalle superfici anteriore e posteriore delle pale. Se la turbina si trova in aree agricole, queste non dovrebbero più essere utilizzate per la produzione di cibo dopo un certo periodo, per evitare danni alla salute derivanti dal consumo dei prodotti. Ai cacciatori, ad esempio, si consiglia ormai di non consumare il fegato di cinghiali abbattuti in regioni con turbine eoliche a causa della contaminazione.

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Le pale dismesse vengono stoccate in enormi discariche, indipendentemente dai possibili danni che ciò comporta. Le pale, lunghe dai 50 agli 80 metri e pesanti tonnellate, non sono facili da trasportare e vengono spesso tagliate sul posto. Le pale sono composte da resine sintetiche rinforzate con fibre di vetro o carbonio. L’abrasione, inevitabile sulle estremità anteriore e posteriore delle pale, si disperde in un ampio raggio, contaminando i terreni. Le microparticelle rilasciate sono paragonabili per nocività all’amianto, contengono PFAS, una serie di sostanze chimiche pericolose, tra cui il bisfenolo A, e vari metalli. Queste sostanze nocive non sono state rilevate solo nel fegato dei cinghiali, ma anche nelle cozze nei parchi eolici offshore. A ciò si aggiunge il problema dello smaltimento. In un video di Schwarzwald-TV sul mega-impianto eolico “Holzschlägermatte” vicino a Friburgo, i residenti riferiscono che le enormi pale del rotore sono state semplicemente tagliate sul posto e abbandonate. La polvere di taglio altamente tossica si è così diffusa nell’area. Le turbine sono state sostituite per motivi economici. Le vecchie strutture non erano più redditizie, poiché i sussidi erano stati eliminati. Le turbine eoliche sono una fonte di guadagno per molti, una vera macchina da soldi. A pagarne il prezzo sono i contribuenti. Questo è esattamente ciò che il servizio di ZDF ha criticato, trasmesso già all’inizio di settembre, ma ampiamente o completamente ignorato dagli altri media. È stato il sito web austriaco alternativo per scienza e politica (tkp) a garantire che il servizio di ZDF-Frontal non finisse rapidamente nel dimenticatoio. FONTE 

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