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Il presidente della federazione mondiale degli scienziati scettico sul vertice di Parigi: «Inattendibili le previsioni a 15 giorni, figuriamoci quelle fatte sul lungo periodo»

Mentre lo intervistiamo è nel suo studio di Ginevra, impegnato al Cern. Antonino Zichichi, presidente della Wfs (World federation of scientist) e cioè della federazione degli scienziati mondiali, ha un atteggiamento scettico sulla pomposa riunione dei capi di Stato a Parigi sui problemi dell’ambiente. O meglio il suo scetticismo è rivolto alle previsioni drammatiche fatte sul riscaldamento del pianeta. Zichichi non entra nel merito, ma critica il metodo, il modo in cui si pretende di sapere cosa avverrà al pianeta tra dieci o addirittura cinquanta anni.

Eppure, gli chiediamo, esisterà un modo rigorosamente scientifico di trattare l’evoluzione del clima?

«Per descrivere in modo matematicamente rigoroso l’evoluzione del clima, sono necessarie tre equazioni differenziali non lineari fortemente accoppiate. Differenziali vuol dire che è necessario descrivere l’evoluzione istante per istante nello spazio e nel tempo (nel dove e nel quando). Non lineari vuol dire che l’evoluzione dipende anche da se stessa. Esempio: il mio futuro dipende anche da me stesso. Fortemente accoppiate vuol dire che l’evoluzione descritta da ciascuna equazione ha enormi effetti anche sulle altre.Questo sistema di tre equazioni non ha soluzione analitica; il che vuol dire nessuno riuscirà mai a scrivere l’equazione dell’evoluzione del clima. L’unica strada è costruire modelli ad hoc. Un modello matematico non è la verità scientifica ma l’equivalente del dire È così perché l’ho detto io; non a parole, ma scrivendo formule che obbediscono a ciò che io penso sia la soluzione».

Ma Lei mi sta dicendo che non si possono fare previsioni?

«Le sto dicendo che le previsioni hanno senso solo a breve termine. Quelle sul tempo di domattina hanno margini di errori bassissimi, quelle tra 15 giorni sono inattendibili. Si figuri una previsione sul clima a dieci anni. Quello che funziona bene è il cosiddetto «now casting»; lo abbiamo scoperto noi con un progetto pilota della Wfs in Cina studiando il Fiume Giallo che causava migliaia di morti per le previsioni a lungo termine che davano troppo spesso falsi allarmi.La gente ignorava gli allarmi restando a casa. Fino a quando noi abbiamo introdotto le previsioni a breve termine: «now casting». Ecco perché il presidente Den Xiao Ping mi ricevette a Pechino come fossi un capo di Stato e mi disse che avrebbe sostenuto l’istituzione di un laboratorio mondiale per una scienza senza segreti e senza frontiere come facciamo al Cern e a Erice nel Centro di Cultura Scientifica che porta il nome del pupillo di Fermi, Ettore Majorana».

Professore, Lei nega che ci siamo delle emergenze ambientali?

«Io mi limito a dire che ci sono 72 emergenze planetarie che a differenza di quelle climatiche sono verificabili, certe, scientificamente provabili. Una di queste ad esempio e riguarda l’oggi, è l’acqua. Servirebbero molte risorse per renderla disponibile e pulita per milioni di persone come ha ricordato Papa Francesco».

Non negherà che l’uomo inquina e con ciò potrebbe compromettere il nostro futuro, ma anche il nostro presente.

«Si facciano leggi che puniscano severamente l’inquinamento senza confondere i veleni con le problematiche climatologiche, come sono CO2 ed effetto serra. Bisogna demonizzare i veleni che vengono impunemente versati nell’atmosfera. L’ anidride carbonica (CO2) è cibo per le piante. Se nell’atmosfera non ci fosse stata CO2 non sarebbe nata la vita vegetale. E siccome la vita animale viene dopo quello vegetale noi non saremmo qui. L’effetto serra non è un nostro nemico. Se non ci fosse l’effetto serra la temperatura di questo satellite del sole sarebbe 18 gradi sotto zero. L’effetto serra ci regala 33 gradi».

FONTE

 

NOTA

Antonino Zichichi è fondatore del Centro Studi Ettore Majorana di Erice. La sua vita si intreccia con molte scoperte e progetti scientifici , come la realizzazione dei Laboratori nazionali del Gran Sasso. È stato presidente, dal 1977 al 1982, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e, dal 1986, è presidente del World Lab, un’associazione che aiuta lo sviluppo di progetti scientifici situati in paesi del terzo mondo.Zichichi ha operato, nell’ambito della fisica delle particelle elementari, presso i laboratori Fermilab di Chicago e il CERN di Ginevra. 

Antonino Zichichi, portò a Erice Edward Teller, consigliere scientifico di Ronald Reagan e uno dei padri della bomba all’idrogeno, ed Evgheny Velikov, consigliere di Mikhail Gorbaciov. L’incontro tra i due fu seguito nell’ 82 dalla “Dichiarazione di Erice”, un documento sottoscritto negli anni da diecimila scienziati di tutto il mondo, con il quale i governi sono stati sollecitati a garantire che la ricerca scientifica sia al servizio dell’uomo e non volta alla sua distruzione. Dalla fine dell’emergenza nucleare, ogni anno si è rinnovato l’appuntamento scientifico di agosto ad Erice per affrontare tematiche legate alle 53 “emergenze planetarie” (dall’effetto serra alla fame), ma sempre con un occhio particolarmente attento agli arsenali nucleari e alle guerre chimiche e batteriologiche. ….VEDI QUI

EDWARD TELLER: DALLO SCUDO STELLARE ALLO SCUDO INQUINAMENTO ALLO SCUDO SOLARE

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