Uscì un film post-apocalittico, The Age of Stupid (2009), di Franny Armstrong, un  docu-drama (film per metà fiction e per buona parte supportata da immagini documentarie reali) interpretato da Pete Postlethwaite (attore che ha recitato in lungometraggi quali Nel nome del padre e I soliti sospetti) è ambientato nel 2055 su una terra devastata. Il protagonista si chiede “Perché non abbiamo fermato il riscaldamento globale quando ne avevamo l’opportunità?”.

La prima mondiale di “The Age of Stupid” si tenne  a New York nel 2009 per poi circolare il giorno dopo in 40 paesi.

The Guardian, ha definito  il film “la prima drammatizzazione di successo sui cambiamenti climatici per raggiungere il grande schermo”.

 

Recensione del film:

2055. Las Vegas è inglobata nel deserto, Londra brucia, i ghiacci polari si stanno sciogliendo. La vita è concentrata in un grattacielo fantascientifico piantato nell’artico, dove il protagonista del film mostra il suo archivio che racconta una catastrofe climatica a lungo prevista ma mai fermata: «La specie umana non è l’unica ad aver distrutto il suo ambiente, ma è l’unica ad averlo fatto consapevolmente: perché?»

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Il film era sostenuto da Greenpeace, Wwf e Friends of the Earth.

Il film si legge, è un grido forte.Si manifesta attraverso immagini di una terra devastata e con una colonna sonora di artisti quali i Radiohead. Ci mostra come potrebbe essere la nostra sorte in un futuro prossimo senza l’adeguata cura e la giusta salvaguardia del pianeta. 
Il trailer della proiezione punteva sulla conferenza ONU a Copenaghen.

TRAILER

FILM (  sottotitoli in italiano 1-6 )

 

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