Estate inzuppata e autunno bollente: un’annata da dimenticare per gli agricoltori. Perché le “bizze” del meteo rischiano davvero di mettere in ginocchio un comparto fondamentale per l’economia dell’Umbria, laddove la qualità della terra incrocia i suoi destini con la bontà dell’enogastronomia e i richiami del turismo.
“Oro” verde, che crisi.
«A pochi giorni dall’apertura anticipata dei frantoi – hanno spiegato gli esperti della Cia, Confederazione italiana degli agricoltori – le prospettive sono quelle di una netta riduzione, che rischia di sfiorare il 40% della quantità di olio prodotto.
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